Salotto Letterario: intervista ad Angela Meloni

by - lunedì, giugno 13, 2016


Buongiorno carissimi Entucci! Prima di iniziare con il post vero e proprio, mi duole fare una premessa che probabilmente sarà poco gradita. Io e le mie colleghe siamo ben felici di poter fare pubblicità agli autori che ci contattano. Postiamo recensioni, segnalazioni e interviste. Non abbiamo mai chiesto nulla in cambio e mai lo faremo. Ci fa piacere fare un po' di pubblicità e siamo sempre contente di scoprire nuovi talenti e nuove opere vista la nostra comune passione per la lettura. L'unica cosa che nemmeno chiediamo ma che speriamo venga naturale, è l'educazione di chi ci contatta. Siamo ragazze semplici con una passione in comune, quindi non apprezziamo le persone che stanno sedute su un piedistallo credendosi gli scrittori migliori del mondo. Non apprezziamo chi si atteggia, chi si sente superiore e ci guarda dall'alto in basso trattandoci con sufficienza. Ci rendiamo disponibili, ci prendiamo del tempo per venire incontro a chi ci fa delle richieste e l'unica cosa che dovremmo ricevere in cambio, è solo rispetto e partecipazione. Ti facciamo un favore, ci impegniamo per offrirti ciò che chiedi, quindi il minimo da parte tua sarebbe metterci un po' più di entusiasmo e passione in ciò che dici. Le frasi stile telegramma o i monosillabi usateli quando necessario. La presunzione non è una bella caratteristica. Se pretendi in maniera poco gentile determinate cose che poi ti vengono comunque date, allora perché non ti sforzi di rispondere correttamente? Parliamo e scriviamo in italiano... o mi sbaglio? Se poniamo una determinata domanda, perché rispondi con roba che non c'entra nulla con ciò che ti viene chiesto? Se ti comporti come se fossi tu a fare un favore a noi, proponendoci le tue opere, non meravigliarti allora di premesse come questa. Detto questo, che spero e credo di aver scritto in maniera pacata ed assolutamente educata, passiamo al post del giorno: intervista all'autrice Angela Meloni, che ha contattato il nostro blog per poterle porre delle domande inerenti i suoi scritti e per farsi quindi conoscere.



Biografia dell'autrice: Angela Meloni nasce ad Alghero (SS) nel 1980. E' scrittrice e poetessa. Nel 2011 pubblica la sua prima raccolta di poese intitolata "Nudità", presso una casa editrice sarda. Nel 2014, edito dalla Youcanprint, pubblica una raccolta di racconti intitolata "La stanza rosa". E nel 2016, sempre con Youcanprint, pubblica una seconda raccolta di poesie intitolata "La mia penna sanguina e altri versi". Angela ha sempre amato la parola scritta. Da bambina, vedere parole stampate su un libro, l'affascinava e spesso si domandava che in modo una persona riuscisse a inventare una storia. La sua domanda trovò risposta il giorno in cui prese in mano una penna per scrivere la sua prima poesia. Da quel giorno cominciò a scrivere e più scriveva, più si accorgeva di quanto fosse stimolante e allo stesso tempo doloroso, riuscire a mettere la propria anima a nudo solo con una penna e un semplice foglio di carta. Nel corso di questi anni Angela ha scritto molto e la sua scrittura, giorno dopo giorno, è diventata un rifugio.

1. Ciao Angela! Benvenuta nel nostro Salotto Letterario. Prima di tutto ti ringrazio per aver scelto il nostro blog per farti conoscere ulteriormente. Chi è Angela lo scopriamo leggendo la tua biografia, quindi ti chiedo: come ti definiresti in tre aggettivi?


Dolce, comprensiva e romantica.

2. Ricordi l'esatto momento in cui hai iniziato a scrivere? Dov'eri e cosa facevi.

Era un pomeriggio del lontano 2002, mi trovavo a casa nel salottino e ascoltavo la radio quando ad un certo punto sentendo una canzone di un gruppo famoso, ora non ricordo chi fosse, presi carta e penna cominciando a scrivere la mia prima poesia. Un momento che tengo custodito nel mio cuore.

3. Perché hai iniziato a scrivere? Dalla tua biografia leggiamo che le parole scritte su carta ti hanno sempre affascinata, ma c'è stato un qualcosa in particolare che ti ha spinto ad iniziare?

Scrivo per esigenza, per liberarmi dal peso della vita.

4. Qual è il genere che più preferisci leggere e perché?

Mi piacciono i generi sentimentali e fantasy perché rilassano lo spirito, ma leggo anche romanzi gialli come Le inchieste del commissario Magrait di Georges Simenon e Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle.

5. Quanto tempo dedichi in un giorno alla scrittura?

L’autrice ha preferito non rispondere a questa domanda.

6. Da chi o da cosa ti lasci ispirare quando scrivi?

Dai libri che leggo, dalla musica che ascolto.

7. Self Publishing o Casa Editrice: quale preferisci e perché?

Sempre Self Publishing per la libertà che ti offre. Decidi tu quando pubblicare, che cosa scrivere, se fare il seguito del tuo romanzo oppure no, come deve esser creata la copertina. Con l’autopubblicazione metti in moto la tua creatività a 360°.

8. Sei riuscita a pubblicare subito la tua prima raccolta o, come spesso accade, hai ricevuto dei rifiuti?

Dopo aver pubblicato la raccolta di poesie intitolata Nudità, ho subito scelto di autopubblicarmi.

9. Hai mai pensato di mollare tutto?

Sì, a volte.

10. Quando scrivi, ti preoccupi del giudizio delle persone che ti leggono o è un problema che non ti poni?

L’autrice non sapeva cosa rispondere a questa domanda.

11. Quali sono state le difficoltà più grandi che hai trovato mentre scrivevi?

L’autrice non sapeva cosa rispondere a questa domanda.

12. Parlaci un po' della tua prima raccolta di poesie intitolata "Nudità". Quanto tempo ci hai messo per completarla? E' stata difficile la scelta del titolo? Come ho detto prima ne ho lette alcune e le ho trovate molto intime e personali, la tua anima è messa a nudo: è stato difficile poi renderle pubbliche o era il tuo intento fin dall'inizio?

Nudità nasce nel lontano 2011. Ho scritto le poesie che sono racchiuse in quel libro in cinque mesi. Dopo aver scritto le poesie e raccolte quindi in un file di word, rileggendole mi è venuta in mente la parola nudità, nudità dell’anima, mettersi a nudo esprimere i propri pensieri e quindi le emozioni. Pubblicarle non è stato difficile.

13. "La Stanza Rosa" viaggia su un unico filo conduttore: l'amore in tutte le sue forme. Lo hai scritto da donna per le donne oppure è rivolto a chiunque, appunto, ama l'amore?

E’ rivolto a tutti.

14. Ne "La mia penna sanguina e altri versi", pubblicata proprio quest'anno, oltre all'amore vengono trattate altre emozioni e stati d'animo come solitudine, nostalgia... Ti sei lasciata ispirare da qualcosa in particolare per scriverle oppure anche queste poesie vengono da ciò che solo la tua anima ha provato o prova?

Sono tutte introspettive. 

15. Hai anche pubblicato un romanzo dal titolo "Un regalo inaspettato". Ne ho letto qualche stralcio e anche qui si parla d'amore. Cosa ti viene più facile tra lo scrivere poesie o un romanzo intero?

Un regalo inaspettato è un romanzo che avevo scritto diverso tempo fa. Ho deciso di pubblicarlo su Wattpad perché volevo conoscere un po’ il parere dei lettori. Se volte potete collegarvi nel sito e leggerlo.

16. Cosa consigli a qualcuno che vuole intraprendere la tua stessa strada?

Consiglio di leggere tantissimo, soprattutto molti classici.

17. Progetti futuri? Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi lavori?


Adesso sto ultimando un racconto e poi si vedrà. Intanto potete collegarvi al mio sito ufficiale dove troverete tutte le informazioni.


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Sintesi dell'Opera: Ho sempre amato la parola scritta. Da bambina mi affascinava vedere parole stampate su una pagina di un libro e spesso mi domandavo, in che modo, una persona riuscisse ad inventare una storia. La mia domanda trovò risposta il giorno in cui impugnai una penna per scrivere la mia prima poesia. Da quel giorno cominciai a scrivere e più scrivevo, più mi accorgevo di quanto fosse stimolante e allo stesso tempo doloroso, riuscire a mettere la propria anima a nudo solo con una penna e un semplice foglio di carta. Nel corso di questi anni ho scritto molto e la scrittura giorno dopo giorno è diventata un rifugio. In questo libro ho raccolto le poesie più significative composte nel corso di questa mia piccola vita. E’ una sorta di diario intimo, un percorso dell’anima dove la parte più profonda di me risale in superficie attraverso i versi. Il titolo Nudità nasce proprio da questo, l’anima si spoglia fino alla sua essenza.



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Sintesi dell'Opera: Cercare un posto non è facile, bisogna osservare tutto ciò che ci circonda e ascoltare in silenzio ogni rumore, suono che giunge dall’esterno e dall’interno del nostro cuore e camminare passo dopo passo per sondare il terreno cercando di entrare con discrezione e gentilezza nel cuore delle persone. La ricerca della nostra felicità, dipende da come dosiamo ogni cosa. Dipende dalla nostra forza interiore e dal coraggio di metterci in gioco ogni giorno. Cercare un posto, il nostro posto ambito e prediletto, non è cosa semplice perché a volte richiede tempo, sacrifici e molta pazienza. Bisogna esser umili e coscienti di ciò che facciamo e porci domande che mettano in moto il nostro cuore e la nostra mente, proprio come dice una nota canzone di Luciano Ligabue Metti in circolo il tuo amore.
Ecco! Mettiamo in circolo il nostro amore perché la vita stessa è amore.

Non è facile amare una persona fino in fondo , accettare tutto di lei, accettare la sua storia, i suoi problemi, le sue amarezze, i suoi pregi e difetti. In questo volume dal titolo La stanza rosa, ho voluto racchiudere otto racconti incentrati tutti sull’amore in ogni suo aspetto e forma: amore fisico, amore materno, amore perfetto quello letto nei libri delle favole, amore adolescenziale e tutti i personaggi di queste storie cercano un posto incontaminato da questa società ormai insana basata sui non valori, sull’ipocrisia e indifferenza, sull’esteriorità delle cose.


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Sintesi dell'Opera: Una raccolta di poesie d’amore ma anche su stati d’animo come solitudine e nostalgia.














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Sintesi dell'Opera: Una storia d'amore. Una giovane libraia single che vive con il suo gatto avrà un regalo inaspettato. Ha un'amica e un amico gay che la aiuteranno nella vita quotidiana
    
N.B. Mi scuso con tutti voi per via degli errori o refusi che potrete trovare nella storia. Purtroppo non ho fatto un editing professionale. 

    Grazie a chi mi leggerà
    
    La copertina è stata realizzata da me.


Di seguito trovare il link al suo sito internet:
Blog

Bene cari Ent! Eccoci giunti alla fine di questo post. Prima di lasciarvi e augurarvi un buon inizio settimana, voglio condividere con voi una frase di Sant'Agostino che, data la mia premessa iniziale, credo calzi a pennello:

Vuoi essere un grande?
Comincia con l’essere piccolo.
Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo?
Costruisci prima le fondamenta dell’umiltà.

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15 commenti

  1. Vi seguo ormai da tantissimo tempo e con rammarico devo dire che questo è uno degli articoli più brutti mai pubblicato. Come blogger mi trovo molto dispiaciuta all'idea che vi siete trovate di fronte ad una realtà del genere, dove il blog viene visto come un mondo da sfruttare e non da condividere e proporsi in punta di piedi. Sempre come blogger non mi sono mai trovata davanti ad un'intervista del genere, eppure se un autore mi piace, mi capita di volevo intervistarlo, ma così ti passa la voglia di pubblicare il tutto. Sembra quasi che l'autrice desse per scontato la vostra presenza, e sottoscrivo che non ho letto prima l'introduzione inserita, in quanto ero curiosa di arrivare al sodo dell'intervista, ma le risposte davano un senso di negatività e controvoglia che solo a conclusione leggendo l'introduzione ho capito il vostro rammarico. Vi auguro di selezionare meglio la prossima volta chi pubblicare o meno, in quanto è pur sempre una pubblicità gratuita che in questo caso non merita di avere.

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    1. Non posso fare altro che darti totalmente ragione su quanto hai detto circa questo articolo. Mi sono presa la piena responsabilità di tutto e ho deciso di pubblicarlo proprio per far vedere a chi ci segue e a chi pensa che qui si perde solo tempo inutile visto che nulla viene retribuito, quanto possa essere spesso complicato gestire un blog. E' la prima volta che ci capita una cosa simile, ma come ormai accade da un po' di tempo a questa parte, tutti questi "scrittori già arrivati" non hanno un briciolo di umiltà. E noi blogger che facciamo tutto questo per passione, veniamo criticate e sfruttate. Questo volevo far notare con questo post: la disponibilità fa parte di noi, così come il dare spazio a tutti, chiediamo solo rispetto per il nostro lavoro. Non credo sia pubblicità gratuita... ecco perché ho voluto inserire quella premessa. Io personalmente non apprezzo quegli autori che si credono ad un livello superiore e quindi mai mi sognerei di andare a leggere un loro scritto. La cosa che più mi ha, oserei dire, impaurita è stata la leggerezza con la quale l'autrice in questione ha glissato questo articolo. Si è soffermata solo ad una cosa: "E' stato poco carino inserire le domande a cui non ho risposto". Queste sono le persone che si definiscono scrittori di talento e queste cose credo vadano "denunciate". Ho usato una parola forte lo so, ma lo scopo di questo post è stato proprio questo: far valere noi come blogger e mostrare chi pretende di elevarsi ai livelli di Jane Austen o Marguerite Yourcenar senza però avere nemmeno le basi per poterlo fare. Ti ringrazio tantissimo per il tuo commento e per la tua apprezzatissima schiettezza.

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  2. c'è un detto carinissimo che dice "chi si vanta da solo, vale un fagiolo". Detto ciò auguro all'autrice di non trovarsi mai nella posizione contraria, cioè vale a dire una recensione con su scritto "questo non lo metto perchè non so cosa dire o non voglio scriverlo", una recensione quindi a metà. Scrivere le domande per un'intervista non è così semplice, in quanto ci vuole la ricerca stessa sull'autore da intervistare e su cosa scrive, su come muovere l'intervista e cosa tirarne fuori. Detto ciò prossima volta sfruttate il vostro tempo e le vostre energie nei migliori nei modi.. in altre cose!

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  3. bella intervista. non capisco perchè attaccarla! è stata coincisa anche se non ha approfondito. Ognuno si esprime nel modo in cui ritiene più giusto e bisogna rispettare le persone.

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    1. Angela sappiamo benissimo che sei tu l'autrice di questo commento. Direi che è ora di piantarla di dare i numeri, non credi?

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  4. Noi le persone le rispettiamo, cara Anonimo, dovrebbero rispettare noi quel tanto in più, visto che dedichiamo del tempo " gratuitamente" a favore degli autori.
    La mia amica, si è fatta in quattro per l' intervista, a lei il rispetto chi lo ha portato...

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  5. Cara Angela ops mi scuso volevo dire Anonimo, noi non abbiamo attaccato nessuno è stato espresso un parere riguardo a quest'intervista. Ognuno e libero di dire e pensare quello che vuole, e noi non abbiamo obbligato nessuno, é stata l'autrice stessa a chiederci un intervista e noi gentilmente abbiamo acconsentito a farla e gli sono state poste determinate domande. La cosa più strana è stata non rispondere a quelle domande che secondo noi "CHIAVE" dell'intervista stessa. Ok in due domande non sapeva cosa dire ci può stare ma nella domanda N°5 un minimo poteva essere scritto. Le Risposte CONCISE "non coincise" ci stanno pure in un intervista, ma non si può sorvolare su tre domande racchiuse insieme, rispondendo semplicemente con due parole. Inoltre chiediamo nuovamente scusa all'autrice "perchè già fatto in chat per una piccola discussione avuta sulle domande al quale non abbiamo avuto risposta" per averle dedicato il nostro tempo con quest'intervista.

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  6. Andrò controcorrente. Sono dalla parte della scrittrice. Le domande di questa intervista sono un po' sciocchine, senza offesa. Quanto tempo in un giorno dedichi alla scrittura? Preferisci scrivere una poesia o un romanzo "intero"? Ma dai! Sembra l'intervista fatta da una bambina delle medie.

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    1. Allora qui hai esagerato caro anonimo, le domande sono state poste in base a determinate conoscenze non ti permetto di offendere la mia collaboratrice. Se L'intervista risulta una bimbominkiata e per il semplice motivo che l'autrice ha sorvolato e deviato il discorso nelle domande poste. Non volevo dirlo ma il dubbio sorge li avrà pubblicati veramente lei questi romanzi? Ho c'è dietro qualcuno che gli scrive le cose? Data la nostra esperienza uno scrittore non si rifiuterebbe mai ha rispondere a domande importanti tipo QUANTE ORE DEDICHI ALLA SCRITTURA o domande simili abbiamo alcune interviste di autori self che a domande come queste hanno scritto poemi non come ha fatto lei che ha scritto due parole o ha evitato di rispondere

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    2. Ok, adesso si sta sfiorando il ridicolo. Primo: perché formarsi con l'anonimo? Stai dicendo la tua quindi che problema c'è a mettere la faccia? Io l ho fatto pubblicando questa schifezza di intervista (e non per le domande, ma per le risposte). E l'ho fatto proprio per far presente quanto schifo possano fare certe persone. Angela sappiamo benissimo che sei tu a scrivere questi commenti. Non siamo le prime persone ad avere queste opinioni su che tipo di persona sei. I problemi mentali posso essere curati, esistono cliniche adatte. Informati!

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    3. Guarda caso tutti coloro pro scrittrice, sono anonimi, perché non ci mettete la faccia come facciamo noi. E poi se le domande della mia amica, sono sciocchine, mi tappo la bocca sulle risposte, di norma siamo gente pacata, finchè non ci scartavetrano le @@@@ ognuno esprime la propria opinione, senza ombra di dubbio, ma noi non ci nascondiamo dietro un anonimo detto ciò caro anonimo falle tu le domande intelligenti 😘

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    4. Ora la parlantina è uscita fuori!!!! Rispondo anche qua, non vorrei che le sfuggisse il messaggio postato più sotto cara anonima... guarda caso, tutti coloro pro scrittrice sono anonimi, se le domande della mia amica, le risultano sciocchine, non mi esprimo sulle risposte, di norma io sono molto pacata, finché qualcuno non mi fa partire l' embolo e continua a scartavetrare le @@@@. Lei ovviamente può avere la sua opinione, fortunatamente siamo in un paese libero, ma se fosse convinta anche lei delle sue parole, non si nasconderebbe dietro ad un anonimo. Quando giudichiamo positivamente o negativamente qualcosa, noi ragazze ci mettiamo la faccia . Ora se le fa piacere risponda ai nostri commenti con il suo nome , e ci tolga il dubbio che non sia Angela... ah!!! Com' è labile la mente .

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  7. Scusa anonimo, ma hai letto le altre sue interviste? E' una persona che non ci sta molto con la testa, questa scrittrice. Non aggiungo altro.

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  8. Io di fronte a una cosa del genere non avrei nemmeno dato spazio all'autrice. Ok risposte concise MA non rispondere a determinate domande perché non sa cosa dire mi pare davvero "sciocchino" (utilizzo il termine dell'Anonimo). Se sei un autore oltre tutto self e vuoi farti conoscere DEVI parlare, DEVI interagire. Da autrice io faccio così.
    Da blogger invece mi aspetto RISPETTO per quello che viene fatto in maniera TOTALMENTE GRATUITA.
    C'è anche da dire che nel bene o nel male alla fine l'autrice si è fatta conoscere. Per questo motivo l'intervista non l'avrei pubblicata.

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  9. Non rispondere a delle domande perchè non si sa cosa scrivere mi sembra ridicolo. Non sono domande difficili, qualsiasi autore, basandosi sulla sua esperienza personale, saprebbe rispondere.
    Concordo con Diletta se ci si vuole far conoscere bisogna comunicare.

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