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My Secret Diary


Salve Entucci, oggi ospitiamo una tappa del blogtour dedicato al nuovo romanzo di Ilaria Militello (la nostra Eruve), Angel Inside.

Intervisteremo e conosceremo così uno dei protagonisti: Lorenzo, il bellissimo figlio di Lucifero.

Diamogli il benvenuto nel nostro salottino e scopriamo chi è...


Indipendente è cresciuto solo, senza l’aiuto di nessuno. Non ha potuto godere dell’affetto dei genitori. Forte, indipendente e fiero di sé.

Solitario, schivo e alle volte ha modi un po’ bruschi, ma se lo si conosce bene, è anche dolce e premuroso, affettuoso e dolce, ma questo è un lato che è riuscito a tirare fuori con Aurora.
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Buona giornata Entucci oggi voglio presentarvi un personaggio particolare. Sto parlando del bellissimo Alex, protagonista maschile del libro Love Vampire Di Ilaria Militello oggi e qui con noi per raccontarci la sua storia ^_^
 
Non ricordo con esattezza la mia nascita. Sono passati così tanti anni e i ricordi di quando ero umano iniziano a sbiadire. Sono immagini confuse nella mia mente.
 
Era notte, questo ricordo e le urla di mia madre. Basta. Nemmeno più la mia infanzia ricordo, ma ho ben vivido il ricordo di quando sono rinato.
 
Sì rinato, perché sono morto e mi sono risvegliato come vampiro. Una bestia assetata di sangue che uccideva spinto dalla sete.
 
Nemmeno gli sguardi dolci e imploranti dei bambini mi facevano pena. Nemmeno le fanciulle che piangevano disperate mi placavano, ero un mostro.
 
La consapevolezza di avere dei poteri che non potevano essere fermati mi avevano dato alla testa e la sete faceva tutto il resto. Non vado fiero del mio passato e non posso dimenticarlo. Sarà il mio tormento per l’eternità.
 
La notte in cui sono rinato però non è stato un errore, se oggi non fossi un vampiro non avrei potuto conoscere lei, il mio amore. La mia Lùlea. La mia esistenza non avrebbe un senso per me senza di lei. Siamo parte l’uno dell’altra e lo siamo da secoli, da sempre e lo saremo per sempre.
 
Ora sono un vampiro migliore, ben lontano dall’assassino che privava bambini e giovani donne del proprio futuro. Non sono un santo e non sono da perdonare. Sarò dannato questo lo so. Ma so anche che sono dannatamente fortunato di essere un vampiro. Se fossi rimasto un normale ragazzo ora non potrei stare con lei. Non ricordo quasi più nulla del mio passato, ma non me ne dispiace, ora guardo al futuro, alla mia eternità con lei. Il mio nome? Alex.
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Buon pomeriggio Entucci oggi voglio presentarvi un personaggio particolare Sto parlando della splendida Lùlea protagonista principale del libro Love Vampire Di Ilaria Militello oggi e qui con noi per raccontarci la sua storia ^_^ 

Sono nata il sei dicembre. Era una notte luminosa. La luna piena illuminava tutto come se fosse giorno. Il vento soffiava lieve e costante. Sembrava una notte come tante per chi non sapeva che stessi nascendo io. Mia madre sapeva perfettamente perché la natura quella notte aveva rivolto l’attenzione alla mia nascita. Lei sapeva chi ero in realtà e chi sarei stata. 

Fra pianti e dolori finalemente dopo un’ora di sofferenze venni alla luce e il vento iniziò a soffiare furioso e la luna divenne più grande e luminosa. 

«Signora la sua bimba è pallida, troppo!», disse il dottore a mia madre. Lei non disse nulla, sapeva che non ero in pericolo. Sapeva che io non ero una comune bambina. Sua figlia non sarebbe mai stata come tutte le altre, avrebbe avuto un futuro ben diverso.

«Non le dirò nulla, mai», disse mia madre accarezzandomi dolcemente mentre dormivo beata nella mia culla.

«Nemmeno di suo padre?», disse una vociona forte. Era il mio adorato nonno Adam. Dolce e pacioccoso.

«Nemmeno di lui», disse seria mia mamma. Aprii dolcemente gli occhi, quei miei occhioni celesti e lucenti. Mia madre mi prese fra le braccia sorridendomi piena d’amore e mi baciò dolcemente.

«Sarai solo una bimba, una normale bimba». Sorrisi ingenuamente sentendo quella strana sensazione che avvertivo alcune volte con certe persone. 

Mia madre e mio nonno uscirono dalla stanza non appena mi riaddormentai e una mano fredda mi accarezzò la guancia.

«Dormi angelo mio, quando sarai grande e pronta tornerò da te bambina mia». 

Questa è la mia nascita, la mia storia. Storia di una ragazza diversa dalle altre. Una ragazza speciale come dice adesso il mio Alex. Una ragazza normalmente fuori dal comune. Chi sono? Lùlea.

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Caro Diario e da tanto che non ti scrivo... da lunedi iniziano gli esami ed io ho una fifa blu se riesco a passarli il 12 marzo darò la tesi e finalmente smetterò di studiare che bello*___* ho finito di studiare dieci minuti fa e guardando l'orologgio si sono fatte le tre meno venti , gli occhi iniziano a chiudersi e la stanchezza inizia a farsi sentire, domani mi toccherà studiare più di oggi e l'ultimo gioro be speriamo che dio me la mandi buona XD vado a nanna ti lascio con questa splendida song che grazie ad un mio carissimo amico sono riuscita a trovarla ^__^ e queste bellissime cartoline create da me che raffigurano alcuni personaggi dei romanzi che ho letto hihi 




buona notte a tuttiiii a domani se riesco <3 <3 <3  


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Ciao a tutti miei carissimi ent oggi voglio parlarvi di un personoggio a me molto caro il quale ho preso in prestito il suo nome  ^_^ sto parlando di Arwen figlia più giovane di Elrond e Celebrían; i suoi fratelli maggiori erano i gemelli Elladan e Elrohir. Si dice reincarnasse le sembianze di Lúthien Tinuviel, e fu chiamata Undómiel, poiché era la Stella del Vespro del suo popolo. Come è narrato ne "La Storia di Aragorn e Arwen", che si trova nell'Appendice A de Il Signore degli Anelli (dopo il terzo volume, Il Ritorno del Re), quando Aragorn aveva vent'anni incontrò Arwen per la prima volta a Gran Burrone, dove egli viveva sotto la protezione di Elrond. Arwen, che allora aveva oltre 2700 anni, era recentemente ritornata alla casa di suo padre dopo aver vissuto per un po' con sua nonna Galadriel a Lórien. Aragorn s'innamorò di Arwen a prima vista. Circa trent'anni dopo, i due si ritrovarono a Lórien; quella volta, Arwen ricambiò l'amore di Aragorn; allora "si giurarono eterna fedeltà" sulla collina di Cerin Amroth. La prima vera apparizione di Arwen ne Il Signore degli Anelli è a Gran Burrone, quando gli Hobbit arrivarono lì, e Aragorn fu visto con lei — il primo indizio della loro relazione. Dopo, quando la Compagnia dell'Anello arrivò a Lothlórien, Aragorn ricordò il loro precedente incontro e si fermò riverente presso Cerin Amroth. 

[Ai piedi della collina trovarono Aragorn seduto immobile e silenzioso come un albero; teneva in mano un piccolo dorato fiore di elanor e nei suoi occhi brillava una luce. Era immerso in qualche dolce ricordo: guardandolo, Frodo capì che stava rammentando le cose quali erano un tempo nel medesimo luogo. I foschi anni erano scomparsi dal volto di Aragorn, ed egli pareva vestito di bianco, un giovane sire alto e splendente; delle parole in lingua elfica volavano dalle sue labbra a qualcuno che Frodo non vedeva: Arwen vanimelda, namarië![*] Disse, traendo un sospiro; poi tornando dai sogni alla realtà, guardò Frodo e sorrise. «Qui è il cuore del Reame Elfico in terra», disse, «e qui dimorerà per sempre il mio cuore, a meno che non vi sia una luce oltre le oscure strade che ancora dobbiam percorrere, tu ed io. Vieni meco!». Prese Frodo per mano e si allontanò dal colle di Cerin Amroth, e non vi tornò mai più con umane sembianze.

[*]Arwen cara,addio!

Il signore degli anelli-La compagnia dell'anello]

Arwen ritorna di nuovo nella storia quando, prima di prendere i Sentieri dei Morti, Aragorn incontrò un gruppo di Dúnedain (la sua gente, proveniente dal Nord), e i fratelli di Arwen, Elladan e Elrohir. Gli portarono un vessillo di tessuto nero: un dono fatto da Arwen, e un segno che lo incoraggiò a prendere il difficoltoso sentiero. Quando il vessillo fu spiegato alla Battaglia dei Campi del Pelennor per rivelare l'emblema di Elendil in mithril, gemme e oro fu il primo, trionfante annuncio del ritorno del Re.

Finalmente, Arwen arrivò a Minas Tirith dopo che Aragorn era diventato Re di Gondor e Arnor, e si sposarono.

[Era il giorno prima di Mezza Estate, quando dei messaggeri giunsero da Amon Dîn, e dissero che dal Nord arrivavano splendidi cavalieri, e si avvicinavano alle mura del Pelennor. E il Re disse: «Finalmente sono giunti. Che tutta la città si prepari!». Ed alla Vigilia di Mezza Estate, quando il cielo era blu come zaffiro e bianche stelle sbocciavano a oriente, mentre a occidente era ancora dorato, e l’aria fresca e fragrante, i cavalieri giunsero dalla via del Nord ai cancelli di Minas Tirith. In testa cavalcavano Elrohir ed Elladar con uno stendardo d’argento, seguiti da Glorfindel e da Erestor e da tutta la gente di Gran Burrone, e vi erano anche dama Galadriel e Celeborn, Sire di Lothlórien, montati su cavalli bianchi e accompagnati dalla gente della loro terra, con manti grigi e bianche gemme nei capelli; ed ultimo arrivò Messere Elrond, il più potente fra Uomini ed Elfi, reggendo lo scettro di Annúminas, ed al suo fianco su un grigio palafreno cavalcava Arwen sua figlia, Stella del Vespro del suo popolo. E Frodo, quando la vide arrivare scintillante nella sera, con le stelle sulla fronte e una celeste fragranza intorno a sé, fu colto da grande meraviglia e disse a Gandalf: «Infine comprendo perché abbiamo aspettato! Questa è la fine. Adesso non soltanto il giorno sarà splendente, ma anche la notte sarà meravigliosa e benedetta, ed ogni paura svanirà!». Allora il Re accolse gli ospiti, ed essi smontarono dai destrieri, ed Elrond depose lo scettro e mise la mano di sua figlia in quella del Re, ed essi si recarono insieme nell’Alta Città, e tutte le stelle sbocciarono in cielo. Ed Aragorn, il Re Elessar, prese in moglie Arwen Undómiel nella Città dei Re il giorno di Mezza Estate, e la storia della loro lunga attesa si concluse così.

Il signore degli anelli-Il ritorno del re]

I quattro passaggi descritti sopra sono le uniche apparizioni di Arwen nella storia, non considerando La Storia di Aragorn e Arwen. Giudicando solo secondo la visibilità, Arwen è per lo più un personaggio secondario ne Il Signore degli Anelli di Tolkien, ma nondimeno appare dettagliatamente nelle Appendici. Interpreta anche un ruolo nella trama che è sproporzionato al numero di scene in cui appare. Arwen era un'ispirazione e una motivazione per Aragorn, che, come Elrond aveva stipulato, doveva diventare nientemeno che Re di Gondor e Arnor prima di poterla sposare. Quando Éowyn s'innamorò di Aragorn fu la sua fedeltà a Arwen a trattenerlo dal ricambiare. Questo parzialmente motivò il conseguente eroico desiderio di morire di Éowyn durante la Battaglia dei Campi del Pelennor, che ebbe maggiori ripercussioni per la difesa della Terra di Mezzo.

La Storia di Aragorn e Arwen dice che Arwen ebbe da Aragorn un figlio, Eldarion, e come minimo due figlie di cui non si fa il nome. Rinunciò alla vita nel 121 della Quarta Era, a Cerin Amroth, un anno dopo la morte di Aragorn. A quel tempo, aveva 2,901 anni.

la prossima volta vi raccontero piu approfonditamente la storia di Aragorn e Arwen che è molto interessante ve lo assicuro alla prossima ^_^
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