Review Party | Inanna - Mitologia Sumera di Emanuela A. Imineo

by - mercoledì, novembre 02, 2022

Titolo: Inanna - Mitologia Sumera
Genere: Horror Retelling Mitologico 
Autore: Emanuela A. Imineo
Casa Editrice: O.D.E. Edizioni
Data di Uscita: 26 Ottobre 2022
Pagine: 216
Ebook: 2.99 euro
ISBN-13: 979-1281052154
Voto: ★★★★★

Trama: Inanna è Dea della natura e della bellezza, regina dei Cieli e della Terra. È sorella di Ereshkigal che, invece, non è più nulla.
Inanna proverà a discendere negli Inferi per salvarla, perché Ereshkigal è diventata Dea oscura, relegata nel Kurnugi, il Paese del non ritorno.
Inanna dovrà lasciare sette cose di sé in ogni livello infernale che attraverserà per raggiungere la regina delle tenebre.
La disperazione senza fine dei dannati graffia via il meglio di chiunque la attraversi. Cosa resterà di lei?
Inanna è una rivisitazione in chiave horror del poema sumero “La Discesa di Inanna negli Inferi”.
Due sorelle, un'ombra e il dolore di dover vivere.

Mi presento all’Inferno per ciò che sono e dovrò essere. Innocente per quello che ero e Dannata per quello che ho fatto. Se proprio questa deve essere la mia punizione, voglio che venga messa da parte la vecchia me e ci sia spazio per la regina che l’Inferno richiede.






Non è il primo libro di Emanuela che leggo, per cui è stato bello tornare a immergersi nella poesia che solo lei riesce a ricreare con le sue parole.
Questo e molto di più è Inanna - Mitologia Sumera, edito da O.D.E. Edizioni.
Un romanzo che si presenta in veste orrorifica, ma che al suo interno si srotola sotto forma di fiaba oscura, con i toni tipici del mito e delle favole della buonanotte.

La storia riprende il mito sumero de La Discesa di Inanna agli Inferi, che racconta il misterioso viaggio della dea Inanna presso sua sorella Ereshkigal, dea della luna e poi regina dell'Oltretomba, che anziché accoglierla con tutti i riguardi che le spetterebbero, la dà in pasto ai suoi sacerdoti oscuri, che decidono di trattenerla nel Kurnugi perchè colpevole... di che? Non ci è dato di saperlo.

Qui Emanuela rivisita il mito delle due dee, facendo covare rabbia e risentimento alla regina Ereshkigal, che da sempre si è vista portare via l'affetto del padre da parte della sorella. Gelosia che la porta a compiere un atto di vendetta nei confronti del padre, che le costa l'esilio nel Kurnugi e la perdita del suo amato. Sarà la stessa Inanna a pronunciare la sentenza, rendendosi colpevole della trasformazione della sorella in una dea vendicativa e senza pietà alcuna.

Quando le tenebre cominciano a coprire la Mesopotamia, di cui Inanna è regina e protettrice, la dea decide di fare visita a Ereshkigal per poter scongiurare il pericolo e finalmente risolvere i dissapori con sua sorella.
Per farlo, Inanna dovrà rinunciare a parte di sè, parte della sua umanità, del suo amore, di se stessa.
Lascia la fedele Ninshubur, compie un sacrificio umano per poter accedere al Kurnugi e man mano che procede lungo i portoni infernali, dovrà consegnare alla creatura dell'oltretomba qualcosa di suo, fino a perdere completamente se stessa.

Se volessimo analizzare il tema portante dell'opera, è certamente l'amore.
Per Inanna, Ereshkigal e Ninshubur l'amore è ciò che muove le loro azioni, i loro gesti e le loro speranze, ma è anche la loro più grande sofferenza.
Per Inanna amare vuol dire rinunciare a se stessa e perdersi, sacrificarsi per coloro che ama;
per Ninshubur vuol dire dedicare la propria vita a un'altra persona, non importa quale sia il prezzo che gli altri pagheranno;
per Ereshkigal l'amore è tradimento, dolore, paura, sconfitta, ecco perchè diventa NULLA. Il dolore e le ferite provocatele dall'aver amato e perduto sono il suo tormento più grande.
L'inferno le regala la possibilità dell'oblio: rimuovere dal suo animo qualsiasi traccia di umanità rimasta, permettendole di nutrire ancora e ancora quel dolore con le anime dei dannati, i cui tormenti le fanno dimenticare il proprio, la rinvigoriscono, la cambiano, trasformandola in una belva.

By IrenHorrors on DeviantArt

Ma chi è Ereshkigal davvero?
Come si conclude il viaggio di Inanna?

Senza fare spoiler, posso solo dire che Emanuela tronca il mito al punto d'incontro tra le due sorelle, facendoci discendere nella follia di entrambe, di quella che ha dato tutto e si è persa e di quella che ha preso tutto per perdersi a sua volta, in un ciclo di eterno ritorno.

Un romanzo che a mio avviso ha poco di horror, per quanto ci siano diverse scene al limite dello splatter, ma le descrizioni di Emanuela permettono di non staccare gli occhi dalla pagina, anche quando si vorrebbe allontanare da sè quel dolore e anestetizzarlo. 
Perchè forse la discesa di Inanna è la discesa di ognuno di noi nel suo buio, nel suo animo più profondo, è il percorso che ognuno di noi fa confrontandosi con l'oscurità che si porta dentro, quella che ci tiene svegli di notte, quella che nutriamo con le nostre ansie e le nostre paure, quella che ci rende folli e stupidi, quella che nonostante tutto ci dice che è possibile amare, ma che ci ricorda quale sia il prezzo di questo atto sconsiderato!

CONSIGLIATISSIMO!

Un grazie sentito a O.D.E. ed Emanuela per avermi invitato a partecipare a questo Review Party,
a presto, Francesco








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