Recensione | Give me Wings To Fly di Laura Costantini
Titolo: Give Me Wings to Fly
Genere: Romance
Autore: Laura Costantini
Editore: Independently published
Data di Uscita: 15 dicembre 2021
Pagine: 215 pagine
ISBN-13: 979-8779983655
Voto:★★★★
Genere: Romance
Autore: Laura Costantini
Editore: Independently published
Data di Uscita: 15 dicembre 2021
Pagine: 215 pagine
ISBN-13: 979-8779983655
Voto:★★★★
Trama: Ha vinto un talent show. E non glielo perdonano. È bello come un angelo. E non glielo perdonano. Ha rinunciato al titolo nobiliare che gli apparteneva per dedicarsi alla musica e farne lo strumento per combattere l'ipocrisia degli omofobi e dei benpensanti. Li ha sfidati e adesso è in pericolo. Che ne sarà di KL?
Una canzone, “Give me wings to fly”, ultimo successo dei KL and the Victorians, band glam-rock. La candidatura ai Grammy. Un video dove il frontman, androgino e bellissimo, indossa grandi ali nere e poco altro. Ed è scandalo. Gli haters si scatenano contro il pessimo esempio di un uomo bello come una donna che “travia” gli adolescenti convincendoli a truccarsi, a mettere lo smalto, a sperimentare la propria sessualità, quale che sia. E arrivano le minacce di morte. Una strategia di marketing? Fake creati ad arte? Ma l’odio si rivela reale e KL si trova nel mirino di chi vuole punirlo nel modo più definitivo. Al suo fianco il chitarrista Stan Van Hold, imponente e affascinante come un re degli Elfi, e il fotografo Robert Stuart Moncliff, l’amore mai dichiarato e vissuto.
Una storia ispirata ai personaggi della serie “Diario vittoriano” (goWare), al vampiro Raistan Van Hoeck creato da Lucia Guglielminetti e ai commenti carichi di odio e omofobia che sono stati scagliati contro la band dei Måneskin per il loro look fluid-gender e per essere stati scoperti con un talent show.
Disclaimer: m/m threesome, linguaggio esplicito, erotismo, ferimenti.
«Non importa, se noi siamo felici. Siamo adulti consenzienti.
Possono umiliarci se siamo noi per primi a sentrci sbagliati. Ti senti sbagliato?»
«No»
Gli mise le dita sulle labbra.
«Siamo insieme»
«E tutto il resto l'ho dimenticato», terminò Kiran per lui.
I personaggi di Laura Costantini sono in grado di penetrare la pelle e di fare breccia nel cuore, te li senti addosso, vivi e vegeti, come se li conoscessi da una vita, tanto che non puoi rimanerne indifferente: entrano a far parte del tuo immaginario, del tuo bagaglio di storie e rimangono lì a farti compagnia a lungo.
Così come mi ero già innamorato di Deveraux e Aster, ancora una volta Laura fa centro raccontando la storia di Kiran e Robert in versione 2.0 potremmo dire.
Perchè?
Perchè Kiran di Lennox e Robert Moncliff sono i protagonisti della serie Il Diario Vittoriano di Laura Costantini che fanno un salto temporale di circa cento anni per raccontarci una nuova storia, con nuovi intrecci e nuovi risvolti, soprattutto grazie alla presenza di Stan Van Hold ispirato al vampiro Raistan Van Hoeck di Lucia Guglielminetti.
Innanzitutto, ci troviamo di fronte a una storia d'amore travagliata, degna dei migliori romance, che vede i due amanti separati dopo un evento del loro passato di cui non ci è dato sapere (almeno non all'inizio).
Per un caso fortuito, Robert viene incaricato di intervistare Kiran, leader della band KL and the Victorians che spopola tra giovanissimi e meno giovani grazie alla bravura del suo cantante e frontman, a cui piace molto giocare con la sensualità e con ammiccamenti a una certa fluidità di genere. Atteggiamento che gli costa minacce di morte e un vero e proprio attentato.
L'attentato è ciò che fa unire e ritrovare Kiran e Robert dopo tanto tempo, dapprima schivi, intimoriti dall'altro, ognuno andato avanti con le proprie vite. Kiran sta frequentando Stan il chitarrista della band, mentre Robert convive con la figlia del proprio capo, che presto sposerà. Ma uno scambio di sguardi e la paura di perdere Kiran un'altra volta, daranno a Robert il coraggio di lasciare le certezze della sua vita e della sua posizione, per concedersi nuovamente all'amore della sua gioventù, quell'amore sempre negato, di cui non ha mai osato parlare ad alta voce, quell'amore ostacolato dalla sua stessa famiglia e da chi lo circonda, come fosse qualcosa di sporco e immorale.
Questo dà un colpo di grazia a Stan, il ragazzo statuario di origine olandese che, per quanto abbia provato a non rimanere invischiato nella rete di KL, non può fare a meno di amarlo per il suo animo nobile, per il suo costante pensiero agli altri piuttosto che a se stesso, per la sua premura, la sua bellezza, le sue altre innumerevoli qualità. All'inizio Stan decide di non avere più nulla a che fare con lui e con la band, ma un incontro fortuito e passionale con Robert rimescola le carte.
L'amore omosessuale e il poliamore vengono trattati da Laura con estrema delicatezza, tanto da rendere mai note stonate durante la narrazione gli atteggiamenti dei personaggi, anzi, sembra così naturale il loro percorso interiore e umano che non ci stupiamo quasi dell'epilogo sentimentale.
Sullo sfondo una caccia all'uomo. Qualcuno vuole fare del male a KL, qualcuno vuole distruggerlo e annientare tutto ciò che rappresenta. Omofobia, paura del diverso, una certa visione bigotta del mondo sono i veri ostacoli alla realizzazione professionale e umana dei nostri protagonisti.
E se KL stesse sbagliando tutto? Se questa sua apertura lo rendesse davvero sbagliato?
No...
Saranno Robert e Stan a farglielo capire, Robert e Stan a sostenerlo, fino a portarlo all'apice del successo musicale che ha sempre meritato.
La scrittura di Laura è sublime, vi rapirà come poche cose. Leggetelo, fate un piacere a voi stessi e al mondo!
A prestissimo, Francesco
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