Racensione | La Mesmerista di Sara Simoni
Salve amici, oggi parliamo del romanzo La Mesmerista di Sara Simoni, primo romanzo di una trilogia, edito da Acheron Books, casa editrice che si occupa prevalentemente di fantasy italiano e che ha sfornato negli anni dei piccoli gioielli.
Titolo: La Mesmerista (#1)
Genere: Fantasy Romance Ucronico
Autore: Sara Simoni
Casa Editrice: Acheron Books
Data di Uscita: 7 Luglio 2022
Pagine: 300
Ebook: 6.99 euro
ISBN-10 : 8832198916
ISBN-13 : 978-8832198911
Casa Editrice: Acheron Books
Data di Uscita: 7 Luglio 2022
Pagine: 300
Ebook: 6.99 euro
ISBN-10 : 8832198916
ISBN-13 : 978-8832198911
Voto: ★★★★★
Trama: 1920. Costretta ad abbandonare la valle trentina dove è nata a causa degli ideali politici della sua famiglia, la giovane Lena, ladra, bugiarda e mesmerista, ora vive di espedienti a Livorno, sul confine con le terre occupate dall’impero austroungarico, uscito vittorioso dalla Grande Guerra. Quando quello che avrebbe dovuto essere il colpo della vita si rivela un fiasco colossale, Lena finisce nelle mani della guardia regia. L’unico modo per evitare una condanna è diventare la pedina di un ispettore disposto a tutto pur di cancellare la minaccia mesmerista dal regno, anche a usare i loro stessi poteri. Lena dovrà infiltrarsi nel palazzo e nella vita di Bastiano Adimari, uno degli uomini più ricchi della città, per rubare una preziosa arma che potrebbe cambiare gli equilibri europei. Ma Bastiano non è quello che Lena immaginava e, tra segreti e scelte terribili, il gioco dell’inganno rischia di intrappolare anche lei...
Il cuore si rompe se lo metti nel posto sbagliato. E l'unico posto dove un cuore sta bene è nel petto in cui è nato. Punto e basta, semplice così.
Parto dal presupposto che non è il primo romanzo di Sara Simoni che leggo, ma il quarto e questo mi ha indotto da subito altissime aspettative per l'uscita di questo romanzo (visto che ho adorato Dolomites - Cuore di Rovi, uscito lo scorso anno) e d'altra parte di poter osservare da vicino l'evoluzione di Sara in quanto scrittrice e posso dire che il risultato finale è una bomba.
La Mesmerista rientra già di diritto nella top 10 di questo 2022 senza se e senza ma.
Ma andiamo nello specifico, senza fare spoiler...
In un mondo ucronico in cui l'Italia è uscita sconfitta dalla Prima Guerra Mondiale, lasciando i territori del Nord nelle mani dell'impero austro-ungarico (che invece è all'apice della sua potenza), un ruolo fondamentale è giocato dai mesmeristi.
Per chi ha qualche nozione storica, la pratica del mesmerismo in voga nel '700 si rifaceva alle idee del medico tedesco Mesmer, il quale ipotizzò che l'organismo umano dovesse la propria funzionalità a delle correnti magnetiche che lui definiva "magnetismo animale", pertanto l'applicazione di calamite in punti in cui il flusso si interrompeva, poteva curare diversi malanni.
Ovviamente idee campate per aria, ma che Sara riprende abilmente dando loro quel tocco di magia sufficiente a rendere credibile la presenza dei mesmeristi, addestrati nell'Accademia Imperiale di Vienna e quindi sotto il controllo dell'impero austro-ungarico. La pena per i mesmeristi in Italia è invece la morte.
Nella Livorno del 1919 si svolge la nostra vicenda, che vede per protagonista Lena, una giovane mesmerista senza casa e senza famiglia che cerca di guadagnarsi da vivere come può, tra furti e inganni, fino a che l'incontro con l'ispettore Doria non la trasforma in spia per il governo ai danni del giovane Bastiano Adimari, che porta sulle spalle il fardello di una pesante eredità.
Conosciamoli nello specifico.
Lena era diversa. Era autentica, come se per un solo istante
si fosse concessa il lusso di abbassare le difese,
la corazza che si portava sempre addosso.
Le cose che diceva, il modo in cui le diceva...
Sarebbe andato avanti a parlare con lei per giorni e giorni.
Era così strano.
Strano trovare una persona che ascoltava.
Lo faceva sentire... meno solo.
Lena con tutti i suoi segreti, con tutte le sue sfaccettature, Lena che è una giovane donna intrepida, forte nelle situazioni ardue e difficili, perché ha imparato a contare solo su se stessa, perché il mondo è infido e non ci si può fidare di nessuno. Soprattutto di lei.
Ho amato il personaggio di Lena, intenso, passionale, deciso che nasconde una grande insicurezza, una grande paura di fondo: non essere abbastanza, non riuscire a farcela, rimanere sola.
Sì, perché quando le persone che ami ti vengono strappate davanti agli occhi, non puoi fare altro che lottare per sopravvivere, per guadagnarti il tozzo di pane per campare avanti e ti riduci a fare qualsiasi cosa, senza pensare alla morale, ai sentimenti, alla ragione stessa.
E Lena lo impara da subito, anche troppo bene, soprattutto considerando il fatto che la sua sola esistenza è un pericolo. I mesmeristi sono un pericolo e deve fare molta attenzione a proteggere la propria identità, se non vuole rischiare una condanna a morte.
Questo fino a che non incontra l'ispettore Doria.
Un uomo che fin dall'inizio mi ha dato una strana sensazione di ambiguità, di cui non conosciamo i pensieri, visto che Sara decide di non regalarci il suo POV narrativo, quanto piuttosto le sensazioni che trasmette di volta in volta a Lena e Bas.
Ebbene, Doria è un uomo dalla personalità forte, un uomo d'azione, ex-soldato, ispettore, un uomo del governo e come tutti gli uomini di governo ha non solo qualcosa da nascondere, ma qualcosa da ottenere. Quando incappa in Lena capisce che l'unico modo per raggiungere il suo obiettivo è sfruttare la ragazza e le sue abilità, promettendole non solo la salvezza, ma il raggiungimento del suo più grande sogno: rivedere e riabbracciare la propria famiglia. Dimenticare Livorno e la vita da profuga.
Doria tiene a Lena in un modo malsano, quasi ci si rispecchia, per questo la tiene in considerazione, offrendole una via di fuga dopo averla arrestata. Potremmo definirlo il classico uomo di potere che induce una ragazzina senza nulla a lavorare per lui in cambio del cielo con un diro.
Peccato che Bas si mette di mezzo.
"Hai distrutto la mia vita e ogni mia certezza. La testa mi dice di non ascoltare nemmeno una delle tue parole, perché sono veleno. Ma il cuore lo vuole, il tuo veleno, fino all'ultima goccia. E io non so più come metterlo a tacere"
Se di Lena la vera natura è intuibile fin dalle prime pagine, il personaggio che più colpisce per la sua complessità ed evoluzione è senza alcun dubbio Bastiano Adimari, detto affettuosamente Bas da sua sorella gemella Emilia e poi da Lena stessa.
Bas in cui mi sono identificato molto più che in Lena, perché nonostante il suo terrore per il contatto umano e il suo apparente distacco dal mondo che lo circonda, è forse il personaggio più empatico di tutti. Quello che cerca di mettersi nei panni degli altri, anche se probabilmente non ha idea di ciò che pensano e di ciò che li muove per la maggior parte del tempo, ma è uno che ci prova, consapevole dei propri limiti.
Limiti dietro cui si nasconde e che al tempo stesso cerca di superare immergendosi completamente con la testa nei libri, sua unica fonte di gioia e di interesse.
Questo fino a che non incontra Lena.
Lena lo cambia, lo sconvolge, o forse direi che Lena tira fuori il vero Bas, quello rimasto nascosto troppo a lungo nella corazza dello studioso insensibile, ma che nasconde una forza straordinaria, molto più di quanto ci aspettiamo.
Bas che lotta per la propria famiglia dopo la dipartita prematura del fratello, che giunge a mettersi in pericolo pur di salvare la propria casa e la propria sorella dal tracollo, per evitare che i segreti del fratello adesso pesino su di loro.
Saranno Lena e Bas insieme a sciogliere la matassa, a risolvere un mistero a cui l'ispettore Doria ha lavorato per anni. Ma questo è possibile solo fidandosi. Quando entrambi capiscono che da soli non sono nulla, ma che la presenza dell'altro nella propria vita li rende completi e in grado di spostare le montagne, allora scatta qualcosa.
Una lettura mozzafiato, in cui la componente romance rende il tutto più fluido e naturale, anziché forzare la narrazione come tanto spesso accade.
Ho trovato diversi plot-twist ben gestiti e quasi geniali, per non parlare degli ultimi risvolti del caso a cui Lena lavora. Sì, Sara sparge indizi lungo tutto il romanzo, ma anche se certe cose si intuiscono, rimangono sotto la superficie, fino a che non sono Lena e Bas a mostrarcelo, quando anche loro scoprono cosa succede.
Credo davvero che questo romanzo sia destinato a un pubblico quanto più ampio possibile e che merita davvero tanto, non solo per la bravura della sua autrice, ma per l'idea originale e così bene esposta.
Leggetelo e non ve ne pentirete!
Adesso non c'erano più bugie a proteggerla. E anche se era sempre stata solo lei quella pericolosa, in quel momento Bas aveva il potere di distruggerla. Perché reggeva il suo cuore tra le dita, e se solo avesse stretto troppo l'avrebbe mandato in pezzi.
A prestissimo, Francesco!
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