Review Party | Il vuoto di Yamauba

by - lunedì, maggio 10, 2021

Da oggi è possibile acquistare nelle migliori librerie e in tutti gli store online Il vuoto di Yamauba di Emanuela A. Imineo, edito da Press & Archeos. 

ISBN: 978-88-32211-56-6 
Collana: Postalchimìe 
Pagine: 200 ca. 
Formato: 13x19.8 Prezzo: € 14,00

Giappone, età feudale. Yamauba è divenuta mamma di uno splendido bambino. Il marito, stanco di quella donna che ormai ha trovato nel figlio il fulcro dell’esistenza, escogita con sua madre un piano per liberarsene: spingerla al suicidio, facendole credere di aver avvelenato il piccolo col proprio latte.  
Così avviene e Yamauba, additata come strega e aggredita dagli abitanti del villaggio, è costretta a rifugiarsi in una caverna sui vicini monti. Convinta di aver ucciso il figlio decide di lasciarsi morire ma, per volere degli Dei, Yamauba sopravvive scivolando nella follia.  
Tra foreste cupe e distese innevate, la sua unica compagnia saranno gli Yōkai: spiriti crudeli e pericolosi, votati all’inganno. Guidata da uno di essi, Yamauba cederà ai peggiori istinti, nutrendosi di carne umana e accettando di perdere l’anima. 

L’Autrice: Emanuela A. Imineo è stata inserita nella lista dei maggiori Book Influencer italiani (2020). Appassionata di esoterismo  

Ho iniziato a conoscere Emanuela come la strega del Il mondo di sopra, sono passati anni e la mia stima per lei è cresciuta fino a iniziare a leggerla come autrice e a capire quanto si può amare un tipo di scrittura così evocativo e intenso. Il suo romanzo d'esordio Al di là di Borgo Opaco, mi ha permesso di conoscere un lato di lei che non conoscevo: un lato cupo e tenebroso, che mi ha fatto amare ogni suo personaggio. Il vuoto di Yamauba è qualcosa, invece, di diverso. La casa editrice stessa avverte il lettore dicendo che il libro va al di là di ogni tipo di genere ed è assolutamente vero: in questo romanzo autoconclusivo, l'autrice sembra attraversare tutti i generi letterari, passando a modo suo attraverso anche i romanzi rosa, mostrandoci un lato dell'amore diverso, l'altra faccia della medaglia - come lei stessa la definisce - che a volte ostenta il controllo. Emanuela A. Imineo appartiene a quel gruppo di scrittori a cui non interessa raccontare una storia a lieto fine o a farsi amare dai lettori attraverso il filtro letterario a cui si è abituati. Emanuela A. Imineo appartiene a quel gruppo di scrittori che scrive e basta, che immersa nella sua storia, lascia il segno con ogni parola. La sua penna sembra essere alla continua ricerca di confrontarsi con quel lato oscuro che alla fine tutti noi abbiamo, quell'abisso che ci appartiene ma che non abbiamo il coraggio di guardare in faccia. Emanuela A. Imineo affronta l'oscurità e lo fa nei migliori dei modi: con personaggi che si incastrano alla perfezione nella nostra vita. Se con Borgo Opaco avevamo conosciuto personaggi adolescenti, qui ci troviamo di fronte a personaggi che all'età adulta ci sono arrivati da un pezzo. Yamauba è una donna con un passato difficile visto l'epoca in cui vive - ci troviamo nel pieno feudalesimo del Giappone dove il patriarcato veniva coltivato ogni giorno dalla stessa famiglia - La nostra protagonista per via di un matrimonio combinato, è la moglie di Akuma, un uomo che detiene il controllo su ogni cosa. Entrambi sono figli dell'alta borghesia e per ampliare la propria economia, le due famiglie decidono di combinare il matrimonio. Yamauba si innamora comunque perdutamente dell'uomo e tenta in ogni modo di scendere a compromessi con se stessa pur di non perderlo e coltivare la loro felicità, ma con il passare del tempo Yamauba non riesce a mascherare ciò che è: una donna che ha bisogno di lottare, di dire la sua, di coltivare le sue passioni anche se il villaggio inizia a indicarla come strega. Akuma diventa violento, non gli basta chiudere Yamauba in casa e solo quando la donna partorirà il loro unico figlio, Akuma si renderà conto che deve farla sparire, deve annientarla, fare in modo che si uccida pur di levarsela di torno e ritornare alla sua vita fatta di conti e lavori contrattuali. Yamauba è costretta a fare i conti con la scelta di suo marito e quando le verrà strappato suo figlio dalle braccia, piano piano inizierà a scivolare nella follia fino a perdere completamente l'anima. 

"Come si può uccidere chi è già morto dentro?"

Emanuela A. Imineo con minuziosa ricerca e cura nei dettagli, pagina dopo pagina, ci porta a conoscere il folklore giapponese fatto di spiriti cupi e inquietanti. Le loro parole, le loro manifestazioni e i loro inganni ci arriveranno attraverso Yamauba, dritte al petto. Yamauba cerca di combattere, ma ci troveremo spinti anche noi verso il baratro dell'oscurità. In questo romanzo non ci sono buoni sentimenti, non è di sicuro un romanzo facile da digerire e non è per tutti, ma allo stesso tempo, tutti dovrebbero leggerlo.

Emanuela A. Imineo ci mostra il volto della vera oscurità e il suo stile narrativo diventa un'arma affilata dove le parole feriscono e ci fanno sanguinare parecchio. Un romanzo coinvolgente, dal quale è difficile staccarsi. Un ritmo serrato e unico che non ci dà la possibilità di scegliere, dobbiamo arrivare forzatamente all'ultima pagina. Il vuoto di Yamauba urla la sofferenza, il dolore, l'indifferenza di un uomo forse troppo sottomesso alla tradizione della sua famiglia, sottomesso all'amore di una madre che l'ha cresciuto ossessionata di aver per sempre il suo bambino. La forza del romanzo è racchiusa nelle immagini potenti che vengono evocate dalle parole dell'autrice. Leggere Il vuoto di Yamauba significa vedere cosa si nasconde nell'abisso e che faccia può nascondere l'amore. 

Un piccolo avviso: arrivati alla parola fine ci si renderà conto che Yamauba ci mancherà e da lettrice e fan accanita di questa grandiosa autrice, spero con tutto il cuore che un giorno ci riporterà tra le montagne Shirouma a scoprire come vive ancora Yamauba. Un romanzo capace di farci infiammare l'anima. Complimenti a Emanuela A. Imineo, sperando che il suo meraviglioso avvenire ci porti a leggere ancora storie grandi come questa. 



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