Ti Racconto una Leggenda

by - venerdì, dicembre 16, 2016


Salve Entucci !!!! Insieme alla streghetta Emanuela del blog Il Mondo di Sopra abbiamo pensato di proporvi la rubrica Ti racconto una leggenda dove pubblicheremo delle leggende prese dal web o fatti realmente accaduti. E da tanto che non pubblico questa rubrica vi starete chiedendo come mai ho scelto questo periodo per ripubblicarla, be semplice il natale è alle porte e quale migliore occasione se non questa. Girano tantissime leggende intorno a natale e questa e una di esse....

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C'era una volta, in un paese tra i monti, un vecchio mercante. L'uomo viveva solo, non si era mai sposato e non aveva piu' nessun amico.

Il vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno. Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo. Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò: - Fratello, - gli gridarono - non vieni? 

Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli. Era un mercante e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva. 

Per tutta la vita era stato avido e avaro e non gli importava chi fossero i suoi clienti e che cosa facessero.

Ma dove andavano? Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello di quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. 

E lui non aveva niente, lui che era ricco. 

Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. - Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami. E cominciò a piangere. Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.

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