Recensione | Exilium Katabasis di Andrea Piera Laguzzi e Hilary Sechi

by - mercoledì, agosto 24, 2022

Salve a tutti amici, oggi parliamo del romanzo Exilium Katabasis scritto dal duo Andrea Piera Laguzzi e Hilary Sechi, primo romanzo di una dilogia, che si conclude con Exilium Anabasis, entrambi editi da IDEA Immagina Di Essere Altro, casa editrice italiana che tratta diversi generi dal fantasy alla narrativa e che vi consiglio di tenere d'occhio!

Titolo: Exilium Katabasis (#1)

Genere: Urban Fantasy 
Autore: Andrea Piera Laguzzi e Hilary Sechi
Casa Editrice: IDEA Immagina Di Essere Altro
Data di Uscita: 9 Aprile 2021
Pagine: 408
Ebook: 4.99 euro
ISBN-13 ‏ : ‎ 
979-1280266033
Voto: ★★★★★

Trama: A seguito della caduta dal paradiso, gli angeli ignavi hanno iniziato il loro esilio sulla Terra. Dopo millenni, solo due di loro sono sopravvissuti e hanno continuato il lavoro assegnatogli come punizione dal padre. Ma la loro visione del mondo, degli uomini e di sé stessi è lentamente cambiata. Vogliono tornare a casa e, per farlo, hanno bisogno di un rituale che fa gola anche all'inferno... In una Genova alternativa, oscura e decadente, il loro percorso si intreccerà con quello di due donne che, loro malgrado, si troveranno nel bel mezzo di una guerra soprannaturale a cui non potranno sottrarsi.


Parto col dire che avevo l'hype a mille per questo romanzo e che quando l'ho avvistato a Lucca Città di Carta non ho potuto fare altro che prenderlo di corsa.

Ci è voluto un po' prima che arrivasse il suo turno di lettura, ma non me ne sono assolutamente pentito. L'estate mi ha riservato belle sorprese dal punto di vista letterario ed Exilium entra di diritto nella top 10 dei libri più belli del mio 2022.

Ma perchè ne sono così entusiasta, vi chiederete?

Innanzitutto Exilium Katabasis è un urban fantasy tutto italiano, non solo perchè le sue autrici sono italiane, ma perchè è ambientato a Genova, dove le ragazze hanno scelto di collocare il luogo della caduta di Lucifero dal Paradiso. Sì, perchè in Exilium ci troviamo all'alba di una guerra sul punto di esplodere tra i demoni e gli angeli per la riconquista di quel Paradiso da cui furono scacciati. Ma se pensate di trovarvi di fronte all'ennesimo fantasy con protagonisti le creature della religione cristiana, non potete essere più lontani dalla verità...

Assoluti protagonisti di questo romanzo sono i due angeli ignavi gemelli Af e Hemah (noti agli amici con i nomi di Gregorio e Bartolomeo), gli angeli della collera divina, che nel momento della Caduta decisero di non schierarsi nè con Dio, nè con Lucifero.

Af perchè era stato il braccio destro di Lucifero inizialmente, per poi tradirlo in un secondo momento; mentre Hemah a causa dell'amore nei confronti del fratello. Questo porta entrambi a vivere la propria punizione sulla terra, il primo come angelo sobillatore, il secondo con la condanna a guarire solo gli individui deplorevoli.

In un modo o in un altro, i due angeli si integrano con l'umanità, tanto che Bart (Hemah) arriva a innamorarsi e sposa un'umana, Lucrezia, da cui ha due figli, dei nephilim (destinati a vagare nel limbo dopo la morte).

Qui, di fatto, comincia la nostra storia. 
Gregorio coinvolge Bartolomeo in un'impresa folle: utilizzare il piatto della bilancia del Bene e del Male dell'arcangelo Michele per aprire un portale verso il Paradiso in modo da ricevere il perdono del Padre. 
Tutto bello, potremmo dire, fin qua, se non fosse che Greg ha sottratto il piatto ai demoni Abyzou e Pruslas; se non fosse che per aprire il portale è necessario un sacrificio; se non fosse che anche gli arcangeli sono sulle tracce del piatto; se non fosse che aprire quel portale significherebbe riversare le schiere demoniache sia sulla terra che in Paradiso.
Per evitare questo Michele lancia una maledizione sui due ignavi... 
Cattedrale di San Lorenzo, dove è possibile aprire il portale verso il Paradiso, 
luogo della caduta di Lucifero.
Non mi dilungo oltre sulla trama per evitare grossi spoiler. Ho cercato di raccontare con meno dettagli possibili l'antefatto, in modo da fare una panoramica sui personaggi e sui punti di forza del romanzo.

Innanzitutto, direi che la carta vincente è stata la rappresentazione dei personaggi, dai demoni, agli angeli ignavi, agli arcangeli, alle due sorelle umane Lorena e Azzurra.
Tutti vengono descritti con tale chiarezza da permettere loro di prendere vita. Non solo perchè Andrea e Hilary sono state brave nel farlo, ma perchè sono riuscite a dare a loro delle sfaccettature così realistiche da lasciare di stucco.
Ho apprezzato molto, infatti, che angeli e demoni assumano le sembianze di esseri umani per vivere in mezzo a loro, che siano dotati di poteri straordinari, ma con limiti legati alla loro "forma mortale", che si lascino trasportare da emozioni di ogni genere, dalla rabbia, all'amore, all'empatia, all'apatia vera e propria.
Da questo punto di vista è peculiare la figura di Uriele, l'arcangelo di mezzo, che nel corso dei secoli deve aver dimenticato che gli angeli sono i "buoni" e invece tende sempre a strafare, a macchinare in segreto, ad agire di nascosto dai suoi fratelli, per raggiungere i propri scopi e obiettivi, che poi siano nobili è un altro discorso. Il fine non giustifica i mezzi!
Potremmo dire che Uriele rappresenta quegli uomini che passerebbero sui propri simili pur di realizzare se stessi, non importano le conseguenze, c'è un bene superiore! (tipico degli estremisti religiosi, per esempio).
Il mio preferito è invece Raffaele, che non ha paura di esprimere la propria debolezza e fragilità, la sua natura empatica e compassionevole, il suo desiderio di aiutare l'umanità in qualche modo. Di fatto è quello tra i tre che, sebbene sia costantemente bisfrattato, mostrerà maggior forza di tutti.

Discorso analogo si può fare per i demoni: Lucifero, Agaliarept, Abyzou e Pruslas.
Inutile dirvi che mi stanno abbondantemente sulle scatole, però fanno il loro lavoro e lo fanno più che bene e Lucifero ha quella punta di attrattiva dei cattivi tutti d'un pezzo.
Pruslas è il peggiore, rappresentato come questa massa di pece, pus, mosconi, vespe e tafani, una creatura ripugnante in tutto e pet tutto, persino tossico-dipendente.

Ma passiamo ai quattro protagonisti.
Lorena e Azzurra sono due sorelle che interferiranno non poco nella quest dei nostri due angeli ignavi. Sono due personaggi che fanno dell'umanità la propria forza e che, per questo, riescono a conquistare un posto di diritto nel cuore del lettore.
Entrambe le ragazze si portano sulle spalle il peso di un'infanzia difficile, fatta di abusi, violenze e privazioni ed è interessante vedere come entrambe reagiscano agli stessi eventi in modo diverso.
Lorena è una furia, tanto che Greg la soprannomina "iena" in modo affettuoso, ma è un personaggio cazzutissimo. Ha il fuoco nelle vene, di cui la cresta rossa che ha come acconciatura è conferma. Si nasconde sotto una corazza di spavalderia, per non mostrare la paura, la fragilità, il dolore. Tutto è relegato in un angolo così che lei appaia sempre forte e indomita, non importa la situazione.
Poi c'è Azzurra, su cui le violenze del nonno hanno avuto conseguenze devastanti non solo sull'anima e sulla mente, ma sul fisico. Azzurra che ho capito e compreso a fondo, che ha paura di essere abbandonata e che per questo si lega agli altri con tutta se stessa, comportandosi forse anche in modo subdolo in qualche caso pur di non perdere le persone a cui vuole bene (ma ehi, chi siamo noi per giudicare?). Azzurra che, alla fine, rimane con un pugno di mosche tra le mani, proprio a causa della sua paura di rimanere sola...
Una parabola assolutamente umana che ci permette di amare e apprezzare queste due ragazze, i cui POV sono tra i più interessanti in assoluto nella seconda parte del romanzo.

Per quanto riguarda invece Bartolomeo e Gregorio, ho fatto fatica all'inizio a comprenderli, a comprendere le reali dinamiche tra i due, a fare il tifo per loro. Forse all'inizio ero più tentato di tifare per Bart, mi sembrava l'eroe tormentato che per amore del fratello ha sacrificato tutto e ha perso tutto, ma che poi ha fatto buon viso a cattivo gioco, ricostruendosi poco alla volta (dinamica dei fratelli Salvatore più o menoXD). Greg dalle prime pagine sembra un malvivente, il ragazzaccio di turno e il fatto che ci venga mostrato il suo potere di controllare le menti degli umani per "sobillarle" e metterli gli uni contro gli altri, già ci fa fare una certa idea (sbagliata) di lui.
La seconda parte del romanzo rivoluziona le carte in tavola e il bad boy Gregorio si rivela quello quasi (e dico quasi) da coccolare, sia per il modo in cui sceglie di prendere le parti di Lorena e Azzurra, aiutandole, ma soprattutto per il forte affetto che lo lega al fratello e per la devozione che gli mostra, nonostante tutto.
Bart invece mi ha fatto scendere il cuore nelle calze, come si suol dire...
(Parentesi comica) Sì, fratè capisco che hai vissuto un'eternità di travagli, che hai perso prima l'amichetto in Paradiso, poi moglie e figli, però quando vedi che qualcuno cerca di impedirti di finire nella bocca del leone, un po' meno...
Il dissidio di Bart è evidente, così come è evidente la violenza che fa a se stesso per non assecondare i suoi istinti "benevoli" quanto piuttosto insistere nel perseguire ciecamente un obiettivo che, onestamente, credo non lo condurrà da nessuna parte, ma non voglio fare spoiler...

Cosa ne sarà di questi bellissimi personaggi? Per fortuna Hilary e Andrea mi hanno spedito oggi Exilium Anabasis e lo scoprirò prestissimo, perchè credetemi dopo aver letto questo romanzo ne vorrete sempre di più!
Grazie ragazze per questo bellissimo viaggio fatto insieme, non vedo l'ora di continuare a viaggiare e sognare con voi.

A prestissimo, Francesco

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