Recensione | Bear, Otter e Kid di T. J. Klune (The Seafire Chronicles #1)

by - lunedì, luglio 11, 2022

Salve amici, come va?
Le temperature afose di questi giorni ci fanno desiderare il mare e la frescura 
e non esiste niente di meglio di un buon libro per "rinfrescarsi".


Titolo: Bear, Otter e Kid
Autore: T. J. Klune
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 470
ISBN: 979-1220702010
Serie: The Seafare Chronicles #1
Genere: Romance
Ebook: 4,49 €
Cartaceo: 15,20 €
Il Mio Voto ★★★☆

Trama: Bear McKenna non ha ancora diciotto anni quando la madre lo abbandona per rifarsi una vita con un altro uomo. Gli lascia un centinaio di dollari e Tyson, detto Kid, il fratellino di appena sei anni. Bear rinuncia a tutto per prendersi cura di lui. Passano tre anni, i due se la cavano, ma Bear deve rassegnarsi a condurre una vita quasi solitaria. Fino al ritorno di Otter. Otter è il fratello maggiore del suo migliore amico. Il loro rapporto va avanti tra alti e bassi, tra cose non dette e incomprensioni. Ma stavolta sono costretti ad ammettere la natura del sentimento che li unisce. Per Bear la cosa più importante resta il benessere del fratellino. Non può permettersi le complicazioni di un legame sentimentale. Ma non merita anche lui qualcosa di più al mondo? Non merita anche lui di avere qualcuno al suo fianco?




L'esordio di T. J. Klune è avvenuto con Bear, Otter and The Kid, qui nell'edizione italiana di Triskell Edizioni.
Una storia a metà tra un romanzo di formazione e un romance lgbtq, che affronta con tono scanzonato e ironico (con toni anche eccessivamente drammatici talvolta che danno al tutto un sapore di cringe), tematiche quali il coming out e l'accettazione di sè, l'abbandono, il dover crescere da soli, il prendersi cura di un fratello o di una sorella.

E su questo ultimo punto che il romanzo tocca vette altissime. Il rapporto tra Bear (Derrick McKenna) e Kid (Tyson McKenna) è ciò che rende la storia emozionante. Quando la madre dei due li abbandona per seguire un uomo da poco conosciuto, la vita di Bear viene stravolta del tutto, Tyson ha solo 5 anni e tocca a lui prendersene cura, rinunciando ai suoi sogni, ai suoi progetti, al suo futuro.
La presenza di Creed, Otter e Anna nelle vite dei due è di fondamentale importanza perché almeno i primi tempi funzionino alla grande, questo fino a quando Otter non decide di lasciare tutti per andare a San Diego a fare il fotografo ...
Per Bear, l'addio di Otter è doloroso, anche peggio di quello della madre, perché Otter era il suo porto sicuro, il suo rifugio. Ecco perché il suo rientro è disorientante. Rivanga il passato, un bacio, sentimenti inespressi e la necessità di Beat di mettersi a nudo di fronte ai propri sentimenti.
Quello che lega Bear e Otter va oltre qualsiasi cosa, anche contro una madre in grado di distruggere la serenità e la felicità dei propri figli, per puro atto egoistico...

Il rapporto di Bear e Otter cresce e si consolida di pagina in pagina, portando entrambi i protagonisti a crescere, ognuno a suo modo. Se per Bear questo vuol dire imparare ad accettare se stesso e i suoi sentimenti per Otter, per Otter vuol dire fare un passo indietro quando è necessario, accettando gli spazi dell'altro.
Questo aiuta anche Bear a capire che quando si sente solo e spaesato il peso del mondo non è sulle sue spalle, che non è solo a portarlo, ma che deve fidarsi di chi lo ama, solo così potrà affrontare qualsiasi ostacolo.
Grazie a un siparietto tra il tenero e il cringe sarà lo stesso Kid a farglielo capire, con la schiettezza che solo un bambino di 9 anni superintelligente può avere.

Una menzione speciale ba alla Signora Paquin, che è uno spasso e che diventa per Tyson e Bear un importante punto di riferimento.
Bear, Otter, Kid, Anna, Creed e la Signora Paquin diventano così una piccola famiglia disastrata, che impara a supportarsi e a sostenersi nel quotidiano, giorno dopo giorno, fino a far quadrare il cerchio, provando a vivere ogni giorno forti dell'amore che ognuno prova per l'altro.
L'epilogo apre al secondo capitolo della saga e ci lascia con diversi punti di domanda.
Vi assicuro che comprerete di corsa il secondo volume per sapere come si evolverà il tutto.


P.S. Il 3.5 è per il cringe eccessivo, per gli sproloqui nosense di Bear e per un eccesso di ripetizioni che hanno reso la lettura un po' troppo lenta. Giustifico che è stato il romanzo d'esordio di Klune e ci sta totalmente.
In compenso, la storia merita davvero!

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