Review Party | Un Intero Attimo Di Beatitudine (Revisionato)

by - venerdì, marzo 29, 2019

Buon Giorno a tutti oggi voglio parlarvi di un romanzo speciale, che ci fa riflettere sulla bellezza della vita e non solo.
Titolo: Un intero attimo di beatitudine
Autore: Chiara Parenti
Genere: New Adult
Editore: DeA Planeta
Link d'acquisto: In fondo alla pagina

Sinossi: Arianna Brandi non è certo una ragazza che passa inosservata: capelli rossi come il fuoco e occhi pieni di rabbia. La rabbia di chi ha già perso tutte le cose che contano davvero: la famiglia, l'innocenza, la voglia di credere nel futuro. Infatti, da quando il padre se n'è andato, sparito nel nulla senza lasciare traccia, la vita di Arianna non è stata più la stessa.

Qualcosa si è spezzato, e lei ha cercato rifugio nelle compagnie sbagliate, tra alcol, feste e notti infinite. Le cose cambiano il giorno in cui Arianna viene bocciata e la madre la costringe a lavorare nel bar di un piccolo paese alle porte di Siena. Per Arianna quello è l'inferno, l'estate peggiore che possa immaginare. Almeno fino al momento in cui incontra Daniel.

Lui è tutto ciò che Arianna non è: timido, riservato, serio. Se ne sta seduto in un angolo del bar con una vecchia macchina fotografica tra le mani, sempre solo. Tra i due l'amore scoppia come una scintilla inaspettata, sorprendente. Lui la trascina nel suo universo misterioso, lei trova il modo di ricucire i pezzi della propria vita.

Daniel sembra essersi materializzato dal nulla per salvarla, per portarla via sul suo cavallo bianco come un cavaliere dall'armatura scintillante. Eppure, Arianna non sa che il ragazzo che le ha rubato il cuore nasconde un segreto. E che, forse, sarà lei a salvare lui.

Una storia romantica sull'amore e sulle seconde possibilità. Quelle che la vita ci regala, sempre e comunque.


*ATTENZIONE DI SEGUITO SPOILER*

Arianna e la tipica ragazza che non passa inosservata, di bell'aspetto, un po' ribelle, ma con dentro una rabbia talmente grande da avercela con il mondo intero. In primis con sua madre la quale pensa essere la causa di tutto quello che le è successo 607 giorni fa.

Da quando il padre se ne andato, ad Arianna è caduto il mondo addosso, ha iniziato ad innalzare una "diga" nei suoi ricordi vedendo la realtà in maniera talmente diversa da portarla a darsi via cosi.. senza ripensamenti. Ma un giorno l'incontro con un esile pettirosso al bar dove lavora cambia tutto.

Lei torna a guardare il pettirosso. «Gli uccelli sono messaggeri» dice, quasi come se stesse pensando a voce alta. «Ci affascinano dagli inizi del mondo perché padroni del cielo e quindi vicini alla dimora degli dei. Sono creature magiche. Se è arrivato fin qui è per dirti qualcosa.»

Arianna alza lo sguardo e vede a qualche metro da lei vicino alla fontana un misterioso ragazzo che la fissa, con in mano una Polaroid. 

Lo osservo a mia volta e avverto una specie di turbamento nel petto, mentre i suoi occhi affondano lentamente nei miei. Non saprei come definire questa sensazione: è come se il ragazzo non mi stesse guardando fuori. Ma dentro.

Quello stesso giorno fa la conoscenza di Carlo, Carlito per gli amici, figlio di Walter padrone del bar, ma non solo infatti scopre che la sua ex migliore amica Carmen frequenta il bar dove inizierà a lavorare, a causa di Carlito il quale le da lezioni di salsa.

Oh well, whatever, never mind, mi dico. 
«Davvero?» fa Carlo. «Certo, Arianna e io siamo cresciute insieme! È stata la mia migliore amica fino a… ehm… poco tempo fa…» A quelle parole e allo sguardo nostalgico che le accompagna, provo un’improvvisa fitta allo stomaco. 

Un amicizia terminata qualche anno prima a causa di una sciocchezza se cosi vogliamo chiamarla. Ma non tutti i mali vengono per nuocere e l'amicizia tra le due non perderà tempo a riaffiorare e a rafforzarsi più che mai.
Carmen mi rivolge un sorriso comprensivo. 
«Lo so che non vuoi ricordare quella sera, Ari. Ma per me è tutto a posto adesso, davvero. E so che ti dispiace, te lo leggo negli occhi ogni volta che mi parli.» E a queste parole il macigno che ho sul petto da così tanto tempo, improvvisamente si solleva e si disintegra scontrandosi con lo sguardo colmo di affetto che Carmen mi rivolge. 
 
Dopo una settimana di lavoro al bar, Arianna incontra nuovamente quel misterioso ragazzo seduto all'ultimo tavolo vicino la piazzetta, a leggere un libro i loro sguardi si incrociano nuovamente e anche questa volta come la prima volta non c'è malizia nel suo sguardo, e Arianna inizia a provare sensazioni a lei sconosciute, ma per il momento tra i due rimane solo silenzio anche perché Walter le vieta di parlare con quel misterioso ragazzo taciturno e di bell'aspetto, fino a quando un giorno il clic di una macchina fotografica rompe il silenzio tra i due...

Mi fiondo al tavolo e scoppio. «Si può sapere che diavolo vuoi?» Il ragazzo resta in silenzio per un istante e affina lo sguardo studiando la mia reazione spropositata. Poi scoppia a ridere e non
posso fare a meno di notare come da vicino il suo sorriso sia terribilmente dolce. 
Le mie guance divampano in un vero incendio e inspiro a fondo desiderando di non aver mai incrociato il suo sguardo. L’irritazione prende il sopravvento e con un gesto di stizza allungo la mano per farmi consegnare la foto che stringe tra le sue. All’improvviso alza gli occhi su di me con aria dispettosa. Non mi piace questa espressione divertita, soprattutto non mi piace l’effetto che ha sul mio stomaco.

Quello stesso giorno il ragazzo misterioso una volta andato via, lascia  sul tavolino una fotografia che la raffigura con gli occhi chiusi che beve la birra con una piccola frase scritta sulla striscia bianca della polaroid

TESTA ROSSA AL PIT STOP

Non si sa per quale strano motivo ma quelle 5 parole scritte su carta, strapparono un piccolo sorriso alla nostra Arianna. Quello fu il giorno in cui la sua vita inizio a cambiare. Quella prima foto fu come una sorta di rituale tra i due ogni giorno il ragazzo misterioso prima di andarsene lasciava sul tavolino una foto che la raffigurava accompagnata da una piccola frase: Testa rossa al traguardo, Testa rossa ai blocchi di partenza.

Mi chiama “Testa Rossa”. Mi piace, mi fa sorridere.      Così è questo il momento che preferisco, quello che mi ritrovo ad aspettare per tutto il giorno: quando lui se ne va e io posso andare a prendere la mia foto.  E non sgarro, non mi avvicino mai prima per sbirciare. No, sto semplicemente alle regole e aspetto.

Le cose cambiano pero quando il  ragazzo misterioso non si fa vedere per una settimana al bar, Arianna ne sente la mancanza e si chiede che fine abbia fatto. Infatti appena si rifà vivo, Arianna con una scusa cerca di avvicinarlo chiedendogli di seguirlo senza dare nell'occhio. Lui sorpreso da questa sua reazione fa come dice e non appena esce dal bar la raggiunge con un sorriso stampato sul volto.

«Allora, si può sapere dove sei stato per tutta la settimana? Eri in vacanza o cosa?»
Lui solleva l’angolo della bocca in un sorriso divertito. «Ciao anche a te.»

Da quel giorno i due iniziano a frequentarsi, diventano inizialmente amici per arrivare ad innamorarsi l'uno dell'altra, ma qualcosa si mette tra di loro, non un ragazzo o una ragazza qualcosa di peggio che non sto a dirvi, perché dovrete scoprirlo voi continuando a leggere questa bellissima storia d'amore. 

Inizialmente quando mi chiesero di partecipare a questo review ero molto euforica, perché già conosco la scrittura della parenti grazie al romanzo La Voce Nascosta Delle Pietre  che non vi ho ancora recensito ma lo faro a breve, e ammetto che arrivata a meta del romanzo mi era venuta voglia di abbandonarlo non per qualcosa ma perché avevo paura che uno dei protagonisti fosse un malato terminale tipo il romanzo Bianca come il latte Rossa come il sangue, infatti ho letteralmente minacciato l'autrice che se sarebbe successa una cosa de genere a uno dei protagonisti principali della storia, avrebbe dovuto scrivermi un finale alternativo, non per qualcosa ma odio le storie strappalacrime dove alla fine muore qualcuno, io amo il lieto fine, i finali da favole dove alla fine te ne esci con il  vissero per sempre felici e contenti, quei finali tristi e macabri non fanno per me. Ma  ho voluto lo stesso continuare a leggerlo e farmi da sola del male perciò ho continuato fino a quando non sono arrivata ad un punto dove mi sono bloccata per paura di proseguire per l'esatezza a 44 pagine dalla fine infatti ad oggi la lettura e ferma li e non so quando riuscirò a proseguirla, anche se la voglia è tanta scoprire come va a finire mi fa ancora più male perché già immagino come finirà e per il momento non me la sento chissà forse un giorno in altre circostanze lo scoprirò. Detto ciò il romanzo è bellissimo e faccio i miei complimenti a Chiara per questo capolavoro letterario che io personalmente se non fossi stata costretta non avrei letto di mia spontanea volontà.
***Aggiornamento 04/04/2019***
Con le lacrime agli occhi riapro questa recensione con un amaro nel cuore che mi ha convinta ancora di più a stare alla larga Da questo genere di storie. Questa notte alle 3:05 ho terminato il romanzo ed è successo quello che temevo di più... l'ho iniziato alle 2:30 e ho proseguito la lettura con le lacrime agli occhi, le ultime 44 pagine per me, che non amo il genere, sono state strazianti ma ammetto di essere rimasta soddisfatta del finale nonostante lo SHOCK iniziale. Chiara con questo romanzo ci invita a guardare le cose in maniera diversa. Quello che per noi potrebbe sembrarci banale come ad esempio, un gruppetto di ragazzi che corrono dietro ad una palla, visto con altri occhi invece potrebbe essere una delle cose più belle mai viste. La bellezza interiore, e questo che l'autrice ci invita  a scoprire in ognuno di noi, inoltre ci fa capire che la vera amicizia nonostante alti e bassi, torna sempre a bussare alla tua porta.

Affilo lo sguardo, incuriosita. «Cosa sei, un agente segreto? Perché non puoi dirmelo?»
 «Ho detto che non posso ancora dirtelo.» 
Scuote la testa, come se mi stesse sfuggendo una cosa evidente. 
«Tu non presti attenzione ai dettagli, Testa Rossa!»

Rinnovo nuovamente i miei complimenti a Chiara, sei riuscita farmi capire un aspetto della vita che non conoscevo.

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