Recensione: Come inciampare nel principe azzurro di Anna Premoli

by - giovedì, aprile 28, 2016

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Un'autrice da 250.000 copie
Vincitrice del Premio Bancarella
Autrice del bestseller Ti prego lasciati odiare
Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero?

È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del mondo, in Corea del Sud!

Maddison, però, è solo all’apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto americano, non le rende affatto facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!


È la prima volta che mi capita di dare un giudizio negativo ad un libro per colpa della protagonista, ma Maddison è davvero insopportabile.

Ha un lavoro ben pagato e nemmeno tanto pesante ma lei se ne lamenta, non ha interesse per quel lavoro, non intende farci carriera e mi sta bene a molti non piace il lavoro che fanno ma a lei interessa solo la moda e lo shopping ma ci può stare anche questo.

Quando poi le viene data una promozione e la grande opportunità di trasferirsi per un anno a Seoul, in Corea del Sud fa mille scenate e non vuole andarci e va bene che magari non sono tutte come me che a un'occasione simile farebbe salti di gioia toccando il cielo ma lei ne fa una malattia e lì si lamenta per ogni cosa, anche quando il suo capo Mark (coreano) la porta nel quartiere italiano. Trova sempre qualcosa di cui lamentarsi e essere in disaccordo. 

Perfino quando per alcuni giorni va nella sua tanto amata New York ha il coraggio di lamentarsi! 
Maddison rende la lettura pesante ed è un peccato perché la storia è davvero carina e la scrittura dell'autrice è fluida e coinvolgente.  Comprendo che non tutti possano trovarsi a proprio agio in un posto nuovo e magari a Seoul ma Maddison è troppo pesante da sopportare. 

La storia che nasce fra lei è Mark è bella, travolgente e passionale ma con il brutto caratteraccio che ha lei è capace a rovinare tutto. Mi spiace dare poche stelline ma davvero non mi sono divertita a leggerlo.

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