La Bambola di Daniela Jannuzzi (Recensione)

by - lunedì, febbraio 16, 2015

Titolo: La Bambola
Autore: Daniela Jannuzzi
Illustratrice: Consuelo B.
Prezzo Kindle: € 0,99
Prezzo Cartaceo: € 7,00
Formato: Formato Kindle e Cartaceo
Editore: Lettere Animate Editore (8 settembre 2014)
 
Sinossi: In un giorno qualunque Miranda esce in ritardo dal lavoro e, mentre corre per andare a prendere la sua bambina alla scuola di ballo – preoccupata per la reazione che potrebbe avere per i molti impegni della mamma, donna divorziata e lavoratrice – s’imbatte in un negozio che trova all’improvviso sulla sua strada ma che non ricorda di aver mai visto prima d’ora: La Piccola Bottega Dietro L’angolo, che all’apparenza sembra solo un negozio d’antiquariato mal organizzato.

Avvicinatasi alla vetrina, però, Miranda nota un oggetto che cattura subito la sua attenzione: una bambola di porcellana vestita in stile ottocentesco, curata in ogni dettaglio e tenuta a regola d’arte, che in qualche modo l’affascina. Tuttavia non ha ulteriore tempo da perdere e sta per andar via, quando un movimento attira di nuovo la sua attenzione e con la coda dell’occhio le pare di vedere il giocattolo muoversi. Guardando meglio la donna nota che qualcosa sul volto della bambola è mutato...

Buon pomeriggio entucci eccoci con una nuova recensione, quest'oggi tocca a la bambola un breve racconto della scrittrice Daniela Jannuzzi la quale ringrazio per la copia del libro.

Una storia molto breve di circa 50 pagine, miranda divorziata con una figlia a carico, per farsi perdonare per il weekend mancato, compra alla figlia di 7 anni, da un rigattiere, una bellissima bambola d'epoca che porta il nome di Joy. Da quando questo giocattolo entra a far parte delle loro vite iniziano ad accadere fatti inspiegabili nella loro casa, disegni strappati, peluche sventrati ecc ecc, non vado oltre perchè altrimenti vi svelerei troppo della trama e vi rovinerei la lettura, vi dioco solo che gira tutto intorno a questa bambola.

Devo essere sincera il racconto anche se breve e molto intenso, ben scritto, fresco, ti incuriosice a tal punto che ti porta a leggerlo tutto d'un fiato, in varie occasioni leggendolo mi venivano in mente alcune scene del film Chuky la bambola assassina "Ciao mi chiamo chuky vuoi giocare con me" con la sola difernza che Chuky era di gomma mentre Joy e di ceramica. Un racconto avvincente che si avvicina all'Horror drammatico, che mi ha fatto tornare bambina, quando all'epoca guardavo sulla rai Hai Paura Del Buio o Piccoli Brividi .

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