Filippo Lubrano: Le lumache Non Dovrebbero Morire Di Maggi (Recensione + Teaser)
Editore: Linee Infinite Autore: Filippo Lubrano Titolo: Le Lumanche, Non Dovrebbero Morire Di Maggio ISBN - 978-88-6247-043-8 pag. 106 Prezzo: € 8,00 |
Quattro
città per quattro storie: le vite di Gaelle, Chuck, Bimbo e Jan
scorrono parallele, come quelle di miliardi di persone. Ognuno, perso
nei suoi affanni, continua a vivere spinto da una forza inarrestabile
che non concede tregua. Le tappe sono obbligate, simili, inevitabili;
nessuno sembra poter veramente decidere della propria esistenza. Un
avvenimento impercettibile quanto inaspettato trasforma il banale in
eccezionale: una lettera anonima sconvolge la percezione della realtà e
invita a reagire. Da questo momento quelli che erano degli individui
anonimi diventano i protagonisti della propria vita, veri personaggi di
un romanzo ancora da scrivere. Con una scrittura agile e sperimentale,
Filippo Lubrano ci accompagna alla scoperta delle infinite possibilità
umane, attraverso le pagine di un libro disincantato ma poetico,
costruito a spirale come il guscio di una lumaca. Anzi, di una
chiocciola, che ha l’immensa fortuna di potersi davvero sentire a casa.
Ovunque si trovi.
Attenzione di seguito anticipazioni sulla trama!
In questo mini libro composto da un centinaio di pagine più o meno, vediamo accavallarsi in contemporanea 4 storie, i cui vede protagonisti un bambino, un barbone, una spogliarellista e un allevatore di lumache, ma entrambi sono legati da un unica persona. Atraverso dei piccoli riferimenti alla vita delle lumache e le storie di ogni singolo personaggio, lo scrittore Filippo Lubrano incarna gli ideal-tipi di una società senza romanticismi. Il libro è suddiviso in tre parti Prima, Dopo e Ora, il tutto gira intorno ad una misteriosa lettera dove il contenuto in essa racchiuso li porta a Praga e li invita a reaggire e ad andare avanti con le loro vite.Ogni personaggio ha una sua storia ma quello a cui mi sono maggiormente affezionata e il bambino al quale ho dato il nome di jack. Un piccolo bambino indifeso al quale nel giro di una notte si ritrova senza il papà ma poi tutto d'un tratto ritorna ma nella sua assenza il bambino affronta quest'abbandono in modo singolare dice di non essere piu un bambino piccolo ma un bambino grande troppo tenero *_* vi cito una parte della storia che mi ha fatto veramente tenerezza:
"Dentro allo zaino avevo messo i plasmon, ma anche i biscotti alla mrla per quando ne avevo voglia. Quando ero piccolo credevo che il giorno in cui sarei diventato Grande la mamma mi avrebbe dato un fagotto come Remy,un fagotto col suo bel bastone di legno.La scimmietta l'avrei trovata poi, cammin facendo, per le strade del mondo. Il mondo era un posto molto grande che ci conteneva tutti, e andava oltre la montagna di Pitelli, Sestri Levante e anche Capo Vaticao. Lo zaino sulle spalle invece mi pesagià dopo la curva di via Prione, e subito vorrei tornare a casa, ma oggi sono diventato Grande, e i grandi non hanno fagotti attaccati ai bastoni di lego. E soprattutto non torno indietro."
Che tenerooo solo per questo il libro merita 4 stelline ^_^
2 commenti
sensazionale la trovata della trama e del titolo!
RispondiEliminaLo voglio proprio leggere, grazie per avermelo fatto conoscere
RispondiEliminaI commenti sono sempre graditi. E' bene ricordare però che i commenti offensivi o irrispettosi verranno immediatamente cancellati.
Grazie