Recensione | Al Di Là di Borgo Opaco
Buon pomeriggio dolcissimi lettori siete pronti per un halloween da brividoo bene allora non c'è niente di meglio che immergersi nella lettura di un libro oscuro, ricco di colpi di scena e tanto altro...
Al di là di Borgo Opaco non è il classico romanzo fantasy, l’autrice nonostante sia al suo primo esordio è riuscita a racchiudere all’interno sia la sua esperienza sull’esoterismo, sia messaggi sulla spiritualità pagana, ponendo l’attenzione sull’eclettismo: cioè che è possibile trovare diversi culti connessi in maniera armonica tra loro. Il romanzo già dalle prime pagine ci catapulta in una storia antica, al sapore di una favola dove di giorno il borgo è un misto di creature fantastiche, esseri umani e streghe, ma di notte il buio fa paura e porta al lettore la sensazione di sentirlo urlare.
Moon, la nostra protagonista, è un’adolescente alla ricerca di se stessa, incapace di capire quale sia giusto o sbagliato perché troppo confusa dai traumi che si porta dentro. Provenza, l’antagonista, è il male in assoluto. La tenebra più oscura, ma pagina dopo pagina, impariamo che il male non nasce così… ma lo diventa.
Al di là di Borgo Opaco viene catalogato come dark fantasy eppure mescola diversi generi letterari fino ad arrivare a toccare le sponde del romanzo di formazione, perché l’evoluzione dei personaggi diventa la nostra. Evolviamo come loro, accettando e perdonando le nostre stesse scelte. L’attenzione del lettore si pone allo stesso tempo su quella che è la cura dei dettagli estetici che l’autrice Emanuela A. Imineo ha inserito nel romanzo: a partire dalla mappa che ci indica i luoghi del romanzo, alle illustrazioni del libro che ci portano a cogliere i dettagli dei personaggi e ai piccoli dettagli di ogni capitolo.
Al di là di Borgo Opaco non ha un lieto fine e stupisce come un’autrice emergente sia stata capace di coinvolgere il lettore a tal punto da non aspettarsi quella fine. La suspense creata è sempre alta, l’adrenalina corre veloce ad ogni pagina soprattutto quando entrano in scena gli anti eroi fino ad esplodere arrivati all’ultima pagina.
Ogni dettaglio è ricco e minuzioso, ci sembrerà davvero di camminare tra i vicoli di Borgo Opaco e di sentire ogni odore del Bosco dei Sussurri. Personalmente ho amato Le Montagne dei Dimenticati, dimora dei cattivi, ma il freddo perenne e quel senso di freddezza glaciale l’ho sentito anche sulla pelle.
A fine romanzo con sorpresa l’autrice ha creato un sito interattivo del romanzo dove è possibile trovare il borgo che si illumina ad ogni passaggio del mouse e, come lo stesso romanzo, nasconde pagine all’interno dove è possibile trovare vere curiosità sulla stregoneria e il paganesimo.
Un romanzo d’esordio che lascia senza fiato e che mi fa urlare a squarciagola la necessità di avere il volume successivo, nonostante questo sia autoconclusivo.
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