Buon Venerdi Entucci il libro che ho scelto per voi quest'oggi è La strega della fonte, gia citato qualche giorno in questo blogtour

Mi schiarisco la gola, cercando di ignorare gli sguardi incuriositi degli altri draghi. Spero di averli interpretati bene, e che non siano, invece, ostili.    

«Ci rivediamo» sussurro. E il drago abbassa lievemente la testa.    

«Metti le mani davanti a te, con i palmi rivolti verso l'alto» dice Skelribel. 

Mi volto a guardarla e annuisco, accorgendomi dello sguardo perplesso di Roran.

Faccio come mi ha detto la strega, e il drago poggia dolcemente il muso sulle mie mani. È una sensazione stranissima. Il suo muso è coperto di pelle dura e coriacea ma calda, e il suo fiato mi accarezza leggermente le dita. Alza nuovamente lo sguardo per fissare i suoi occhi nei miei.    «Anch’io sono felice di vederti» dico, e sento gli occhi pizzicare dall'emozione.   

 Il drago mi riserva un'ultima occhiata, poi si volta, apre le sue enormi ali e spicca il volo. Il vento che produce mi spazzola indietro i capelli e gli angoli della veste, mentre lo guardo uscire dall'apertura sul soffitto.    

Mi volto verso Skelribel. «Come si era ferito?» chiedo, e so perfettamente che sa di cosa sto parlando. Lei fa spallucce. «Era parte della prova o è stato un incidente?» chiedo ancora. Adesso mi sento confusa.    «Un po' entrambi» dice lei, senza guardarmi, e per un attimo provo un moto di rabbia nei suoi confronti. So che non me lo direbbe mai, men che meno in questo momento, ma se avesse fatto del male al drago solo per la sua prova…    

Non voglio nemmeno pensarci, perché in tal caso non riuscirei più a nutrire lo stesso rispetto che provo adesso nei suoi confronti.

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