«Mi raccomando, ricomponiti al meglio e magari dì che ti sei appisolata nel salottino al primo piano, così non faranno troppo caso alla tua aria sbattuta!» Ammicca prima di voltarsi a dare una veloce controllata al suo riflesso nello specchio sopra al comò. « ho un aria sbattuta?» sbarro gli occhi avvertendo la mia autostima scendere.

Riccardo mi si avvicina nuovamente con passo felice, la camminata di un ragazzo molto soddisfatto di sé, si china sul letto verso di me, appoggiando il peso sulle mani accanto ai miei fianchi, mentre mi squadra con fare attento disegnato sul bel volto. « Sessualmente sbattuta!» aggiunge sorridendo con un compiacimento che potrebbe anche risultare irritante, ma che io al momento trovo piuttosto sexy!

La mia autostima risale!  «Oh! Così va meglio direi.» Asserisco con la testa sollevando il mento impettita. 

«Se riesci, fai un salto nel bagno al primo piano e dammi almeno dieci minuti di vantaggio. Okay?» Il suo tono è nuovamente perentorio mentre si avvicina alla porta, aprendola lentamente per poter sbirciare nel corridoio. 

«Sì... okay...» Rick mi lancia un occhiolino da sopra la spalla e poi se ne va, portandosi appresso l’asciugamano, senza dire altro su quello che è successo tra noi. 

Ora che ci penso non mi ha nemmeno detto se gli è piaciuto, o se io gli sono piaciuta! E poi pensavo mi coccolasse un po’ di più, o quanto meno che mi baciasse ancora prima di andarsene! Mi sa che dovrò farci una bella chiacchierata, perché okay il non dovermi aspettare molto da lui, ma almeno le buone maniere sì, accidenti! 

Mi rivesto in tutta fretta, controllando il mio riflesso nel vecchio specchio tutto macchiato. Sono messa meglio di quanto credessi. Posso farcela, direi. Di diverso dall’ora di pranzo ho solo questo particolare luccichio che vedo riverberarmi negli occhi, ma immagino che sia inevitabile dopo tutto quello che è appena successo. Prima di uscire do un’ultima occhiata all’alcova che per sempre custodirà il ricordo e il segreto di questa mia prima volta. Osservo a lungo quel vecchio e un po’ opprimente letto a baldacchino dal legno molto scuro, ricoperto da pesanti coperte verde bottiglia. Cerco di imprimermi l’immagine di questo momento, di questo luogo, e prendendo un profondo respiro esco anche io."

Un Adorabile Bastardo, pag. 99