Recensione: Te lo dico sotto voce di Lucrezia Scali
Titolo: Te lo dico sottovoce
Editore: Newton Compton
Autrice: Lucrezia Scali
Prezzo: € 0,99
Cop. Rigida: 4,90/9,90
Pagine: 288
Mia ha trent'anni, un pessimo trascorso con gli uomini e una madre che le organizza appuntamenti al buio. Ogni notte sogna il suo principe azzurro, ma al mattino si sveglia accanto a un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo ispido. Durante il giorno, invece, gestisce una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino e coordina l'attività di pet therapy presso l'ospedale locale. Tuttavia nella vita di Mia sembra non esserci più spazio per l'amore. O, almeno, così pensava prima di conoscere Alberto, un affascinante medico, e Diego, un poliziotto che si è appena trasferito dalla Puglia. La freccia di Cupido riuscirà a colpire la persona giusta per guarire il cuore di Mia?
Buon pomeriggio cuoricini librosi, come state?
Il mio non è un periodo roseo, proprio per questo motivo, mi trovo costretta ad andare a rilento con le recensioni, ma mai a rinunciare ad una buona lettura.
In questi giorni particolari, ad alleviare le mie giornate sono stati Mia, Bubu e Diego, tre dei protagonisti principali di questo carinissimo romanzo.
Devo ringraziare mi cugina Elisa, che per Natale ha pensato bene di regalarmi il romanzo della Scali, edito Newton, CE , che amo particolarmente 🙂
Elisa conosce da sempre il mio amore viscerale per i pelosetti e per le storie dove nasoni a tartufo riempiono le pagine.
Non riuscirei ad immaginare la mia vita senza i quattro zampe, e come Mia, aiuto i pelosetti meno fortunati, Mia, lo fa nella sua clinica veterinaria, io per strada, non sono una veterinaria, non avrei il coraggio di vedere soffrire un animale, ma ammiro chi con coraggio e dedizione lo fa.
Al fianco di Mia, a farle compagnia e a darle sostegno c'è Bubu, il suo fedelissimo cane, un ottimo aiutante anche nel nuovo progetto della giovane veterinaria... Bubu, affianca Mia nella per terapy, un progetto che la vede impegnata. Per qualche ora a settimana con dei bambini, in ospedale per le ragioni più disperate. Bubu, Casper, ( un cane, sequestrato ad un padrone bestia) Mia e Federica sua collega, cercheranno di portare un po' di serenità a Martina. Lukas ed altri bimbi . La Pet terapy, è stato uno delle parti che mi hanno capito di più, Lucrezia ha saputo mescolare bene gli elementi: sensibilità, ironia, e conoscenza profonda sul comportamento animale, e solo chi li ama davvero, sa descrivere la loro anima. Ho trovato divertente l'ironia dei bambini, la loro innocenza, in modo particolare, ho apprezzato la simpatia talvolta pungente di Martina, in lista d'attesa attesa per un trapianto di cuore, covinta di parlare il CANESE.
CHI DI VOI PARLA IL CANESE?
Non ricordo un giorno della mia vita nella quale un pelosetto, anche due, non abbia riempito le mie giornate, di conseguenza il CANESE lo parlo da quando ero molto piccina, ultimamente sono alle prese con l'italiano/gattese 😅.
Anche se inizialmente vi ho citato tre dei protagonisti : mia, Bubu e Diego ,( un poliziotto pugliese trasferitosi a Torino, che collabora con la clinica nel momento in cui bisogna prelevare un animale da padroni assenti o troppo maneschi) avrete la possibilità di conoscere tutti i personaggi nelle loro sfaccettature, ognuno ricoprirà un ruolo importante per tutta la durata del romanzo .
Una storia di rinascita, la rinascita di Mia, con alle spalle un passato doloroso, che ha segnato il suo cuore e la sua anima. Una nuova storia d' amore forse già scritta dalle stelle , amici pelosi, che con il loro comportamento bizzarro, vi strapperanno un sorriso. Lucrezia, sarà in grado di trasportarvi per le vie di Torino, in quella clinica dove il rispetto per gli animali viene prima di qualsiasi cosa.
Ragazze, sono consapevole, che viaggio tipo treni Italia, che arrivo sempre tardi con le mie letture e che sicuramente molte di voi avranno già letto il libro, proprio per questo, sarei davvero curioso di conoscere la vostra opinione su di esso, sulla storia in generale, sullo stile di scrittura etc etc.
Personalmente è il primo romanzo che leggo di Lucrezia, l'ho trovato scorrevole, semplice, ed a me la semplicità contornata da originalità piace molto. Preferisco uno stile semplice ad uno stile ricercato, ma che nasconde le minestre riscaldate. Ultimamente di "mi sembra di conoscere questa storia" è diventato un tormentone.
Complimenti Lucrezia, Martina, Bubu, Diego e Company, sono entrati in punta di piedi nel mio cuore.
Bene, ora vi saluto con tanti tanti tartufi umidi 😉
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1 commenti
Ho amato questo libro... mi sono sentita un po' Mia... come non regalarlo a te che come me ami i pelosi? Una bella recensione per un ottimo libro :-)
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Grazie