Milano da morire di Achille Serra e Giovanni Di Sorte (Recensione)
Titolo: Milano da morire
Autore: Achille Serra e Giovanni Di Sorte
Editore: Giunti
Genere: Noir
Pagine: 187
Prezzo: 9,90€
Sinossi: Scritto a quattro mani da Achille Serra e Giovanni di Sorte, "Milano da morire" è ambientato nella Milano degli anni '70 fra desiderio di benessere e di soldi facili da un lato e violenza quotidiana delle manifestazioni di piazza, dei crimini della malavita spicciola e delle bande organizzate dall'altro. Appena arrivato da Roma per dirigere la Squadra Mobile nel capoluogo lombardo, il commissario Rocchi si ritrova ben presto ipnotizzato e sedotto dalla magia delle notti milanesi, con i locali scintillanti, il dinamismo sfrenato, la voglia di apparire.
Quando Marco Cavalli, ricco proprietario di un famoso night nonché noto playboy, viene trovato morto nel suo appartamento, tutti gli indizi sembrano convergere su una persona: Anna Martini, la vicina di casa, da sempre invaghita del giovane e gelosa della bellissima figlia Chiara, che ha avuto una relazione con la vittima. Ma Rocchi non si lascia ingannare dalle apparenze: il quadro pare fin troppo semplice e lineare. Solo il fine intuito del commissario riuscirà a portare alla luce una verità sconvolgente, che nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare.
Senza infamia e senza lode. Mi è piaciuto e non mi è piaciuto. Non mi ha entusiasmata più di tanto ma non mi ha nemmeno fatto schifo leggerlo, perché comunque è una sorta di libro/inchiesta che scava nella vera Milano e non in quella dove tutto funziona bene e non ci sono difetti.
Apre gli occhi ai lettori, magari per quelli che vivono totalmente da un'altra parte dell'Italia come me e non hanno la minima idea di ciò che si nasconde in una città definita capitale morale d'Italia (forse un secolo fa...). So che chi a Milano ci vive e ha letto questo libro, ci è rimasto particolarmente male e addirittura qualcuno ha interrotto la lettura perché ha preso il libro come una denuncia.
In effetti lo è, alcune parole sembrano uscite da un tribunale: cifre e indagini accurate, scandali che deturpano la città... Insomma, se volete passare qualche notte insonne in preda alla preoccupazione, leggete questo romanzo. Libro scorrevole nella lettura nonostante la difficoltà di averlo scritto a quattro mani. Il talento di entrambi gli scrittori è evidente.
Non so spiegare il perché non mi abbia colpita più di tanto nonostante - ripeto - lo definisco interessante, deprimente ma istruttivo, utile ma che a volte fa quasi incavolare. Magari tutta quella gente piena di pregiudizi, una volta letto questo romanzo, la pianterà di asserire con certezza e convinzione, che a "Milano funziona tutto perfettamente e la qualità della vita è altissima" e che "queste cose succedono solo al sud".
Paragonate Milano ad una persona che magari conoscete di vista e guardate con ammirazione: bellissima, maestosa, lussuosa, dove sembra che tutto sia al suo posto. Non è mai così, tutti abbiamo un lato nascosto, tutti scavando nel profondo di ognuno di noi, possiamo trovare cose inimmaginabili o comunque che mai ci saremmo aspettati di trovare.
Milano non è solo Duomo, settimana della moda o negozi di lusso, Milano è anche questa: una città con brutture e tristezze che ne deturpano la sua apparente e intoccabile bellezza.
Ringrazio la casa editrice Giunti per l'omaggio.
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