L'Uomo Di Marmo, Miriam Ghezzi (Recensione)

by - lunedì, giugno 09, 2014

Autrice: Miriam Ghezzi
Isbn: 9788898067176
Pagine: 180
Formato: 14x21 cm
Prezzo: 14 Euro
Ebook: disponibile a breve.

Il David di Michelangelo è un po’ come Pinocchio; con le dovute differenze di grandezza e di materiale, s’intende, ma in sostanza resta un fantoccio di marmo con sembianze umane che vorrebbe struggentemente diventare una persona vera.

In una notte buia e tempestosa alla Galleria dell’Accademia, il destino sembra concedergli un’opportunità, facendogli incontrare un’improbabile fata turchina del ventunesimo secolo, che per la testa ha tutt’altro che fiabe a lieto fine: Vera, ladra e appassionata d’arte, sfiora per un capriccio questo colosso di marmo e se lo ritrova davanti vivo, in carne e ossa, ma senza cuore. Da qui inizia l’avventura di una creatura scolpita nel 1504 catapultata nel Duemila, e di una ragazza che, suo malgrado, si deve fare carico di un uomo di pietra e aiutarlo a diventare un uomo vero.



Tempo fà quando la scrittrice Miriam Ghezzi mi contattò privatamente per chiedermi di creare una piccola segnalazione sul nostro blog che riguardasse il romanzo, L'Uomo di Marmo - Non dite che l'Arte è senza cuore, accettai immediatamente e la prima cosa che dissi a riguardo fu che questo romanzo secondo me avrebbe spaccato per via della storia originale e anche molto simpatica, da allora per me è iniziata un estenuante e lunga attesa per l'uscita di questo romanzo, e quando mi venne recapitata una copia dalla casa editrice (la quale ringrazio per avermi omaggiata di questo a parer mio splendido libro) Immaginatevi il mio entusiasmo e dopo averlo letto in meno di 24 ore lo confermo e lo ribadisco.  Il Libro inizia cosi:

"È una scelta obbligata. Non potrei fare altrimenti.
So che mi ero giurata di non seguire la strada di mio padre. Volevo essere onesta. E vivere senza paure.
Ma non potrebbe funzionare; perlomeno, non in questo paese.
Sì, perché qua in Italia uno studia per vent’anni e più, facendosi un culo così per avere sempre ottimi voti e il miglior curriculum; e poi, quando finisce l’università, ha davanti due vie.
Se imbocca quella buona, vivrà da precario, malpagato e con la prospettiva di non avere un posto fisso fino alla senilità. E se imbocca la strada cattiva… probabilmente ci rimarrà per sempre come accattone senza lavoro."

In queste prime righe la scrittrice delinea il degrado che si ha in Italia in questi ultimi tempi, infatti ritroviamo Vera la nostra protagonista, a  rubare su commissione per vivere, la storia ha inizio proprio agli uffizi di firenze mentre si trova a mettere in atto il piano che ha studiato per rubare la Nascita Di Venere del botticelli per conto del Giapponese. Ma qualcosa quella serva non va secondo i piani, infatti oltre a ritrovarsi il famoso quadro del botticelli si ritrova anche con il famosissimo David di Michelangelo, opera che esercita su vera un certo interesse e un certo fascino.

"Appoggiai la fronte sulla sua gamba e abbracciai da li tutto quello che potevo « vieni via con me »  mormorai, dando voce ad  un pensiero che mi era frullato in testa sin dal liceo « Vivi come Galatea per Pigmalione »"

e bene si queste semplici parole e questo piccolo desiderio fan si che la famosa statua prende vita cosi per magia. Lei incredula per quello che stava succedendo e vista la situazione in cui si trovava agì d'impulso e decise di portarlo via con sè.

"«È il colpo del secolo! Meglio del furto di Munch!»
«Rubare la Venere di Botticelli non è da meno, vorrei dire.»
«Sì, ma il David è una statua… Ed è pure una leggenda!» Iole esultò con un gemito e aggiunse
«Dov’è?» «In cucina» mormorai, desiderando quasi che non mi udisse. «In cucina?» ripeté sbalordita. Decisi di farla breve. «David!» chiamai «puoi venire in soggiorno?»"

Da qui inizia la parte divertente della storia. Il David creato dalla scrittrice è una sorta di pinocchio, voi vi chiederete cosa accomuna questi due personaggi be è molto semplice entrambi voglio diventare dei ragazzi veri nel caso del David un uomo vero.

"Mi tastai il collo con le dita, alla ricerca della carotide.« Vieni, tocca.» Descrivere l'emozione che lo pervase è impossibile. Si mise a tremare. Staccò le dita dal mio collo e ispezionò il proprio con foga. « Perchè non posseggo il cuore?» «Forse Michelangelo non te l'ha fatto» insinuai.
mi guardò con una mortificazione cosi grande che mi fece pentire di aver parlato." 

Per far si che tutto ciò avvenga la nostra protagonista dovrà mettersi d'impegno è insegnare a quest'omone fatto di marmo tutto quello che bisogna sapere per vivere nel nostro tempo, leggere scrivere saper parlare ecc. ecc.

Nel corso della lettura non si può fare a meno di ridere come ad esempio quando, Vera rientra dal supermercato e David si accinge a sistemare la spesa mettendo le cipolle nel forno, lo zucchero in frigo e il sugo di pomodoro nel microonde, che ridere stavo morendo XD, a questa se ne aggiungo tante altre e ogni volta e uno spasso, ma la cosa più bella e la storia d'amore che nasce tra di loro fino ad arrivare a un finale davvero commovente, pensate che alla fine verso gli ultimi capitoli mi sono messa a piangere per poi terminare con un pizzico di umorismo per sdrammatizzare l'accaduto. Ho molto apprezzato lo stile della scrittrice, è strano come un piccolo desiderio possa cambiare la vita, in questo caso ha cambiato la vita di Vera ed è riuscita a farmi apprezzare l'arte più di prima.



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