I Colori Della Nebbia, Mary e Frances Shepard

by - lunedì, settembre 30, 2013


Disponibile in edicola: 2 Ottobre 2013
Disponibile sullo shop: 17 Settembre 2013
Prezzo: € 6.00

Italia, 1815 - Mantova, stretta nella morsa del nebbioso autunno, non è più un luogo sicuro per Matilde Vicolini. Dopo essere stata testimone di un orribile delitto, la giovane cerca di farsi forza e tornare a vivere, ma la strada per riconquistare la serenità è ancora lunga. La buona società è in fermento per la visita dell'Imperatore d'Austria, e quando la giovane incontra William Roschmann, a un ballo, ogni sua certezza vacilla. William è un ufficiale austriaco, ferito nel corpo e nell'anima durante la battaglia di Austerlitz. Fra loro è subito passione, ma una serie di attentati minaccia la vita di Matilde e ogni promessa di felicità sembra svanire. Fra complotti, delitti e il nascente fervore indipendentista che attraversa la città, riuscirà il coraggio di un uomo a mantenere la pace nel Lombardo-Veneto? E l'amore di Matilde sopravvivrà alle tenebre?

In Occasione del Loro romanzo d'esordio le scrittrici Mary e Frances Shepard, ci hanno concesso una piccola intervista conosciamole insieme ^_^



1.      Benvenute sul blog. Cominciamo subito con il chiedervi di voi. Chi sono Mary e Frances?

M. Siamo due ragazze con la passione per i libri e la scrittura. Ci siamo conosciute all’Università, ma solo dopo abbiamo scoperto che entrambe scrivevamo. Ognuna di noi aveva già scritto in proprio e abbiamo deciso di buttarci nell’avventura di provare a scrivere un romanzo a quattro mani. Da diversi anni curo un blog dedicato ai libri, L’arte dello scrivere… forse e questa mia passione accompagna ogni mia giornata praticamente.

F. Abbiamo scelto uno pseudonimo che ci identifica come sorelle, questo dice molto di noi. Amiamo fare shopping insieme, quando gli impegni lavorativi ce lo consentono. Quando non ci possiamo vedere ci scriviamo chilometriche mail, zeppe di spunti, visioni, approfondimenti. Siamo una la spalla creativa dell'altra.


2.      I vostri sono pseudonimi. Ci volete svelare la vostra vera identità e perché avete scelto questi nomi? Perché non firmarvi con i vostri veri nomi?

M. Io sono Mariachiara Cabrini di lavoro faccio l’impiegata e sono laureata in Storia dell’arte. Sono nata e cresciuta a Mantova e ho 31 anni. Ho una smodata passione per i libri e la scrittura e sono piuttosto testarda di natura, nonché a volte troppo fantasiosa e riflessiva. Mi piace vedere il lato ironico della vita e ho sempre tanti progetti in corso. Ho appena concluso un'iniziativa che è durata più di un anno e che ho pubblicizzato sul mio blog: insieme ad altri volontari che hanno risposto al mio appello, abbiamo tradotto un intero libro dall’inglese all’italiano gratuitamente e con editing compreso in modo da aiutare l’autrice, Amy Lane, ad autopubblicarsi nel nostro Paese.
La scelta di usare deli pseudonimo è legata al genere romance e al nostro amore per esso e per le autrici che vi appartengono che più amiamo. Personalmente io adoro Mary Balogh.

F. Sono Francesca Cani, ho 32 anni, vivo e lavoro a Mantova. Sono sposata da un anno con il mio eroe: Matteo. Sono la passionale del duo, quella che non conosce mezze misure, che spinge sempre a introdurre qualcosa di drammatico ed emozionale in ciò che scriviamo. Sono sportiva, anche un po' irrequieta, amo viaggiare (sto rispondendo a questa intervista sul volo di ritorno da Knok, Irlanda). Quando scrivo sono una perfezionista, costringono Mary a rimanere giorni sullo stesso pezzo fino a che non mi soddisfa. Lei è la più paziente del duo, se non si era capito!

3.      Ora parliamo del vostro romanzo d’esordio “I colori della nebbia”. Un romanzo storico, ambientato nel 1815 a Mantova. Volete parlarci di questa vostra storia?

F. I colori della nebbia racconta un'epoca particolarmente densa di avvenimenti, si pensi alla recente conclusione delle guerre napoleoniche, alla Restaurazione del potere politico imperiale nel Lombardo - Veneto. La popolazione doveva essere molto provata, il mantovano da fonti storiche era un territorio martoriato. Ci si trovava, a ben vedere, come prima di un balzo, con il fiato sospeso. Proprio in questi anni nasceva anche lo spirito indipendentista italiano, perciò parlare della storia d'amore fra una borghese italiana e un maggiore dell'esercito austriaco è stata una sfida stimolante. Un modo per testimoniare la vittoria dell'amore su ogni differenza.

M. Abbiamo deciso di ambientarla nella nostra città, primo perché la conosciamo come le nostre tasche e secondo perché ha veramente un’atmosfera magica. Immaginate una città che sorge dalle acque circondata da tre laghi, quasi sempre coperta da una sottile nebbia che le dona un’aura di mistero. E la storia stessa che il libro racconta è un mistero, fitto di complotti, intrighi, un misterioso colpevole da portare allo scoperto, ma anche la storia di un amore profondo che aiuta due persone rimaste ferite in modi diversi a guarire, insieme, e a costruirsi un futuro nonostante il mondo che le circondi sia nel caos a causa degli sconvolgimenti politici dell’epoca.


4.      Matilde è la giovane protagonista del vostro libro. Quanto di voi c’è in lei? Chi più fra le due la rappresenta?

M. Io ho seguito più Matilde, mentre Francesca ha seguito più il personaggio di William, ma alla fine i personaggi ci rispecchiano entrambe. Matilde può apparire fragile, specialmente all’inizio del libro, titubante e impaurita, ma dentro è forte e tirerà fuori questa forza quando il suo amorea appena scoperto sarà messo in pericolo. Mai sottovalutare una donna. E’ una verità che i cattivi della nostra storia impareranno a loro spese. Nella figura di Matilde è molto importante anche la sua famiglia, che la appoggia  e la incoraggia. E’ stato molto importante per me costruirle intorno un nucleo famigliare verosimile e realmente affettuoso, ma anche con i piccoli difetti di ogni parentado.

F. Io mi sono occupata più dei personaggi maschili, Edmund, Eusebio, William, perciò ho forse meno punti di contatto con Matilde. Comunque, credo sia importante dire che la stimo, condivido le sue scelte e le sono molto affezionata. infatti, se all'inizio ci eravamo divise le parti, Matilde a Mary, William a me, andando avanti con il progetto ci siamo spesso invertite le parti.
Ogni donna che abbia affrontato o stia vivendo un momento di crescita e cambiamento, il famoso distacco dal nido, capirà perfettamente Matilde e sorriderà dei suoi piccoli, grandi dubbi.

5.      A chi delle due è venuta in mente questa storia e come siete arrivate alla scelta di scriverne un libro?

M. L’abbiamo costruita insieme: ci siamo chieste di cosa volevamo parlare cosa raccontare e  tutto è partito in particolar modo dai personaggi, prima sono venuti i protagonisti e poi di conseguenza tutta la storia.

F.  Abbiamo fatto una cosa naturale, credo, ci siamo unite per affrontare un mondo difficile, come quello dell'editoria in Italia. Abbiamo fatto fronte comune, ma non so dire esattamente quale idea sia appartenuta a una o all'altra, poiché il romanzo è nato dal confronto costante. La fase iniziale, quella in cui dovevamo formarci un ritratto dei protagonisti è stata la più dura, poi da lì è nata la storia.

6.      La scelta del titolo di chi è stata e qual è il suo significato?

F. Abbiamo stilato una lista di titoli possibili e l'abbiamo sottoposta alla nostra editor, lei ha scelto I colori della nebbia perché è legato a un passo del romanzo. Non si può anticipare altro, perché è divertente individuare il motivo di un titolo non proprio comune in un romanzo.

M. La scelta del titolo è stata molto lunga. Abbiamo buttato in campo molte ipotesi, molte proposte e poi i Colori della nebbia ha convinto entrambe. All’inizio nella prima stesura il romanzo si era intitolato Risvegliarsi all’amore, ma citare la nebbia avendolo ambientato a Mantova, era praticamente d’obbligo. Inoltre il titolo è legato ad una frase che troverete all’interno del romanzo.

7.      Quali musiche vi hanno accompagnato nella stesura del racconto?

M. Devo ammettere che non ho ascoltato delle canzoni particolari mentre scrivevo i capitoli di questo romanzo, nonostante i libro stesso sia pieno di musica visto che William suona il pianoforte. Però sono un’amante dell’opera lirica e nella mia mente quando penso al romanzo lo collego all’overture dell’opera verdiana La forza del destino, una delle mie musiche preferite.

F. Scrivendo di William, della sua passione per la musica, del suo essere da un lato un soldato e dall'altro un uomo che vive le emozioni con intensità, ho ascoltato molto Mozart. William ama la sua musica, perciò la amo anch'io.

8.      Dalla vostra biografia si legge che siete accanite lettrici. Qual è un libro che avete letto e che vi ha rapito il cuore e perché?

F. Uno dei romanzi che ho amato e letto diverse volte è Ritorno a Cold Mountain, di C. Frazier. Ho fatto il tifo e condiviso la disperazione e la passione di Tatiana e Alexander, di Il cavaliere d'inverno, così tante volte da aver sgualcito il libro. Adoro i classici, come Austen, Bronte,  Alcott. Nel genere romance, posso dire di avere una preferenza assoluta  per un'autrice: Mary Balogh.

M. Devo dirne solo uno?  Ma è difficilissimo! I libri che ho amato in modo particolare sono tanti e di molti generi. Amo molto Jane Austen, ho un suo busto sulla mensola, e tra i suoi romanzi sono molto legata a Persuasione, ma amo anche Mary Balogh e tra i suoi romanzi adoro The famous heroine. Poi tra i miei libri indimenticabili ci sono Padiglioni lontani, di M. M. Kaye, Lo specchio dei sogni di Stephen R. Donaldson, L’onore dei Vor di Lois McMaster Bujold…..e adoro anche molto le serie urban fantasy di Patricia Briggs e Nalini Singh, ma potrei citarne molti e molti altri.

9.      Se la vostra storia diventasse un film quali sono gli attori che scegliereste per interpretare William e Matilde?

M. Le nostre scelte sarebbero state per Matilde,  Alexis Blendel, l’attrice che interpretava Rory nel telefilm Una mamma per amica, e per William l’attore che interpreta Thor al cinema, Chris Hemsworth.

F. Sì, assolutamente loro! Non trovate anche voi che formino una splendida coppia?

10.  Potete svelarci qualcosa su i vostri progetti futuri?

M. Siamo già al lavoro sul seguito del romanzo I colori della nebbia.

F. Abbandonare Mantova e i Roschmann sarebbe stato impossibile, dico solo questo.

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