Aspetto La Vita Che Passi e Intanto Faccio Qualcosa, Sergio Rancati (Recensione)
Titolo: Aspetto la vita che passi e intanto faccio qualcosa
Autore: Sergio Rancati
Casa Editrice: Linee Infinite
Pagine: 299
Prezzo: 12,90 €
TRAMA: Aveva lavorato una vita in tre dimensioni, fra i disegni e sulle impalcature. Le aveva attraversate, percorse, esplorate e vissute in tutti i sensi dall’inizio alla fine, avanti e indietro, sopra e sotto, destra e sinistra. Larghezza, Altezza e Profondità era il nome delle tre sorelle che non aveva mai avuto e che aveva allevato da buon padre in ogni singolo istante in cui si era adoperato.
Gondrano è un pragmatico, per lui i fatti valgono più delle chiacchiere. La vita stessa è un fatto, una successione di eventi da gestire in conformità con le leggi e il buon senso. Ma quando il passato riaffiora prepotente e pretende dalla vita della figlia ciò che lui ha negato alla propria, così, come un seme che muore in se stesso per germogliare, Gondrano squarcia il velo che lo imprigionava con il giogo della colpa per rinascere all’esistenza autentica. Con l’aiuto del piccolo Buster e accarezzato dai ricordi della moglie, Gondrano affronta intrepido il viaggio di ritorno verso casa nel tentativo di salvare la figlia. Fra imprevisti avventurosi e calate nell’abisso del proprio cuore, il protagonista indaga profondamente sul senso dell’esistenza, ricerca che lo porterà, fra mille peripezie, verso un finale inaspettato e coinvolgente.
Si Ringrazia La Casa Editrice Linee Infinite Per La Copia Del Libro
Impressioni, percezioni, luce e tenebre, terra e acqua, fuoco e aria, non si potrà mai dare una risposta corretta e adeguata al grande interrogativo che ogni uomo si pone durante il cammino della sua vita: “Chi sono io?”.
Con una certa superficialità rispondiamo certi e sicuri: “Sono un uomo!”.
Niente di più errato, non possiamo solo definirci semplice materia, siamo qualcosa di più: di finito e infinito al tempo stesso, di certo e incerto nella stessa misura.
Ma allora cosa siamo? Non siamo corpi celesti, troppo lontani; non siamo natura, troppo perfetta; siamo solo attimi di eternità che si librano nell’aria come tenere e timide farfalle, cercando invano la nostra ultima ora felice prima che tramonti il sole.
Siamo il bello e il brutto di uno stesso dipinto che non cambierà mai.
Qualcuno potrebbe chiedersi: "Ma questa cosa sta dicendo?". Beh, leggete il libro e lo capirete. E' una storia molto appassionante. Il lungo viaggio che il nostro protagonista deve affrontare, lo porterà a un finale inatteso, imprevedibile, compromettente e pregiudizievole.
L'ho trovata una lettura abbastanza impegnativa questa del libro di Sergio Brancati, ma tuttavia ben scritta, scorrevole che offre anche molti spunti di riflessione.
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