- Vedi di rimetterli in sesto, staliere - ordinò Poseidone

- Scopri cosa c'è che non va  e sistemalo. quando avrai finito, potrai chiedere a uno dei tritoni di portarti su da me, nella sala del trono. Io ora ho un appuntamento con Elio.-

Il re degli abbiasi fece una breve pausa aggrottando la fronte prima di aggiungere: 

- Non riesco a immaginare che cosa voglia da me quello stupido di mio cugino. Acqua e fuoco non vanno d'accordo, sai...-.  E con questo si precipitò verso un foro sul soffitto della caverna, facendo uscire nello slancio una nuvola di pesciolini rossi dalla barba .

Una volta lasciato solo con gli animali Demo si mette subito all'opera per curarli, ma si accorge che la scatola donatagli da Efesto e scomparsa cosi impaurito da quello che gli avrebbe fatto Poseidone se non avesse rimesso in sesto gli ippocampi va a cercarla ma senza nessun risultato cosi mentre fa ritorno alle stalle si imbatte in Eunice, una Nereide, con in braccio la scatola.

Nel vedere la scatola Demo si tranquillizza, Eunice confessa di averla rubata pensando che fosse un ottimo dono da dare alla regina del mare, ma quando la scatola prendendo vita l'ha rimproverata dicendole che avrebbe subito l'ira di Poseidone ha deciso di portarla indietro.

Demo un po' irritato prende con prepotenza la scatola e si precipita dagli Ippocampi per curarli, seguito dalla Nereide. Inizialmente gli animali non si fanno toccare dal nostro stalliere cosi, Eunice per farsi perdonare decide di aiutarlo insegnandogli un trucchetto per calmarli.

- Io conosco un trucchetto magico per tenere buoni gli ippocampi - disse lei guardando distrattamente le creature che scopriva di nuovo i denti e appiattiva sulla testa le orecchie. 

- Nel caso ti interessasse... - Trucco magico, hai detto?

- Questo trucco - rispose lei e scivolò verso il cavallo marino afferrandolo per le narici e torcendogliele prima che avesse la possibilità di reagire. Poi avvicinò la testa dell'animale al suo viso e gli soffio delle bollicine su per il naso.  Immediatamente il cavallo abbasso le palpebre e si ammansi, quasi appisolandosi.

- Prova a ripeterlo!- ruggì Poseidone, mentre l'acqua ribolliva.

-Ti accontento subito: i miei cavalli celesti possono battere i tuoi lenti e stupidi ippocampi come e quando vogliono! - gridò l'altro dio con il volto paonazzo, sistemandosi la corona di raggi solari sulla testa. era Elio il dio del sole. i suoi occhi mandavano lampi incandescenti, che illuminavano la caverna e scaldavano l'acqua.   

A qui inizio la fantastica sfida degli deii, infatti Ermete propone hai due una gara per decretare quali fossero i cavalli più veloci, cosi Demo è costretto a rimanere ancora negli abbissi per preparare i cavalli marini in occasione della gara, ma la cosa si complica quando un giorno Elio lo preleva dagli abissi e lo porta a casa sua per curare uno dei suoi cavalli celesti, chiedendogli di boicottare i cavalli di Poseidone, altrimenti eviterà di fornire le balle di fieno, per le Vacche del Sole. Secondo voi cosa farà il nostro stalliere? Accetterà la proposta del dio del sole? Be questo spetta a voi scoprirlo...