Salotto letterario

by - venerdì, maggio 26, 2017

Buon Giorno entucci e buon venerdi, ritornano le interviste agli autori, e la nostra ospite di oggi è Ilenia  Bernardini. Conosciamola insieme

Ilenia Bernardini nasce a Rimini l’11 ottobre 1988, ma vive in provincia di Pavia, con suo marito Marco e due cani. Ha iniziato ad appassionarsi alla lettura fin da piccola, diventando presto una divoratrice di libri. Da ottobre, gestisce un blog letterario con due care amiche, il “Pretty in Pink Blog Letterario”. Ama i romanzi a lieto fine, da eterna romantica qual è. Dopo aver aiutato come lettrice beta altre giovani autrici, ha deciso di mettersi alla prova con la scrittura. Dopo una breve esperienza in self, firma il contratto con Butterfly Edizioni, con la quale pubblica “Amore dietro le quinte”.

- Ben ritrovata Ilenia la settimana scorsa ci hai parlato di te come blogger adesso parlaci di te come autrice, quando è nata la tua passione per la scrittura? Scrivere è stato il tuo desiderio da sempre?

Ho iniziato alle elementari. I temi erano la mia passione, soprattutto quelli dove la fantasia non aveva limiti. Per un po’  scrissi un diario, romanzato, in terza persona. Con la scuola media, sono arrivate le insicurezze, e misi da parte questa passione, questo sogno. A marzo 2016, proprio per cercare di cancellare queste insicurezze, ho iniziato a scrivere. Volevo dimostrare a me stessa che potevo farcela!

- Cosa vuol dire per te scrivere?

Scrivere è terapeutico per me. Quando mi metto al computer, quando sono davanti al foglio bianco, mi estraneo dalla realtà. Non esistono problemi, dubbi, insicurezze, paure, dolore, niente. Solo io e il foglio. Posso scrivere qualunque cosa, ho il controllo su tutto.

- Chi è stata/o la tua musa ispiratrice?

Non so se ho una musa ispiratrice, ma sicuramente due persone sono state fondamentali per farmi riprendere a scrivere. Mio marito Marco che, nonostante non possa sopportare i romanzi rosa, mi ha spinta a mettere nero su bianco la storia che avevo in mente. E la mia migliore amica, Erika, che ha creduto nelle mie capacità ancora prima di me.

- La tua prima storia trascritta su pagina.

Se non contiamo le storie inventate da piccola, il mio romanzo... in versione self si chiamava “Ciak e...Amore!”.

- Quanto metti di tuo, nelle storie che racconti?

Inizialmente pensavo di poter lasciare fuori me stessa. Scrivere qualcosa di estraneo, ma capitolo dopo capitolo, ho capito di non riuscirci. Scrivo di getto, ci metto l’anima e finisco per mettere tutta me stessa, nei protagonisti o nelle cose che descrivo.

- Quando scrivi una storia nuova, hai dei rituali scaramantici?

Conta come rito scaramantico quello di salvare su cinque chiavette usb diverse, mandare il file aggiornato via mail a me stessa e alla mia migliore amica?😆

- Self o Casa Editrice? Quale preferisci e perché?

Ho iniziato come self, anche se l’esperienza è durata a malapena due mesi. Ho pubblicato in self per dimostrare a me stessa che ci ero riuscita, che potevo superare i miei blocchi mentali. Per la mia storia, mi sono sempre prefissata una casa editrice e ci sono riuscita. Volevo migliorare la mia scrittura, lavorare con persone professionali, capaci. Rifarei la stessa scelta mille altre volte!

- Quanto tempo dedichi in una giornata alla scrittura?

Da quando mio marito lavora nel turno di notte, direi dalle 22 alle 4 del mattino. Ora più, ora meno.

- Qual è il momento che preferisci della stesura di un manoscritto: la stesura, l’editing o la fase finale?

La stesura senza dubbio! Amo lasciarmi trasportare dalla storia, farmi travolgere dagli eventi.

- C'è un genere che mai e poi mai scriveresti? Perché?

Un fantasy! Ho bisogno di realismo, di una storia d’amore... da lettrice non riesco a immedesimarmi nel protagonista di un fantasy, quindi non riuscirei a scriverlo.

- Ti piacerebbe provare a scrivere un genere diverso dal tuo, se è sì, quale genere vorresti sperimentare?

Non mi piacerebbe provare a scrivere un giallo, ma bisogna studiare bene la storia, un intero genere. Le cose o si fanno bene o non si fanno affatto!

- Hai mai scritto due storie contemporaneamente?

Ehm, solo due?! In questo momento ne sto portando avanti quattro... una seriamente, le altre sono appuntate qua e là, ma non riesco a tenerle chiuse in una cartellina.

- Quando scrivi  ti concentri più sulla parte descrittiva oppure sui dialoghi?

Nella prima fase, non mi concentro su nessuna delle due. La prima stesura è istinto puro, le mani scrivono senza ragionarci troppo. Nel corso delle mille volte che il testo viene riletto, aggiungo dove serve qualcosa, che sia un dialogo o una descrizione. Mi rendo conto di avere una mente più cinematografica, quindi penso più al dialogo.

- Parliamo un pò di Amore dietro le quinte, ultimo acquisto in casa butterfly com'è nato?

A marzo 2016 iniziai a prendere in considerazione l’idea di scrivere, fu l’ultimo pensiero prima di andare a dormire. Quella nottte sognai il libro, la trama, i protagonisti... tutto!! La mattina mi svegliai e scrissi tutto quello che ricordavo... erano tipo 30 pagine!

- Com'è strutturato il romanzo?

Il romanzo vanta il doppio punto di vista alternato, in prima persona. Da lettrice, preferisco i romanzi così raccontati, perchè mi aiutano maggiormente a entrare nella storia.

- C'è qualcosa o qualcuno che ha alimentato la tua ispirazione mentre lo scrivevi?

Ho preso spunto da qualunque cosa mi circondava. Un lato del carattere di un amico poteva essere perfetto per quel personaggio, quella cosa accaduta in vacanza poteva tornare utile in un passaggio... insomma, ho pescato nella mia vita quando avevo bisogno di sbloccarmi.

- Ti va di raccontarci di un perasonaggio che ti ha dato qualcosa in più rispetto altri? Quel personaggio, che anche dopo tanti libri e trame scritte, rimarrà indelebile nel tuo cuore?

Sarò sempre legata alla mia protagonista Blair. Scrivere di lei è stata la mia cura, grazie a lei ho capito cosa dovevo cambiare nella mia vita e, soprattutto, come dovevo fare.

- Che messaggio vorresti dare con il tuo romanzo?

Il mio romanzo lo posso riassumere con una frase, usata come citazione iniziale: “A chi non teme muri, perché sa di poterli abbattere”. Una citazione trovata quasi per sbaglio, mentre cercavo una frase particolare da inserire in un certo contesto. È quello che fanno i miei protagonisti, abbattono i muri, quelli dell’anima, quelli tirati su per autoconservazione, che al momento ci aiutano ma ci frenano, non ci fanno vivere a pieno la vita. Lo dico per esperienza, sono una regina a costruire i muri o, meglio… lo fa la mia insicurezza.. ma con le persone giuste al nostro fianco, è possibile abbatterli. Il rumore dei mattoni che cadono è il più bello che si possa sentire.

- Progetti futuri? Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi lavori.

Nel giro di poco, conto di finire la stesura del secondo romanzo. È una storia più matura, più difficile da scrivere rispetto ad “Amore dietro le quinte”: i protagonisti saranno Anne e Matt, sorella e migliore amico di Chuck, protagonista del primo libro. Poi potrebbe esserci un progetto a quattro mani, con una cara amica... vedremo! Ne penso mille al giorno :P

- Cosa consigli a qualcuno che vuole intraprendere la tua stessa strada?

Non sono nessuno per dare consigli, me ne rendo conto benissimo da sola, ma vorrei darlo lo stesso. Restate umili. Combattete per il vostro sogno, ma con i piedi ben piantati per terra. Le liti che si leggono sui social tra autrici sono mosse dalla mancanza di umiltà, troppo spesso ci si sente già arrivate, “Famose”... è lo sbaglio peggiore che si possa fare!

- C’è qualcosa di te che vuoi dire che non ti ho chiesto?

Stranamente, per una chiacchierona come me, sono senza parole. Ho amato le tue domande, complimenti!

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