TRAMA: In fuga da una legione di soldati a cavallo, determinati a catturarla per conto del re, Ginevra trova rifugio in un castello abbandonato. Gli inseguitori fanno irruzione, ma ignorano che, in quel luogo all’apparenza vuoto, si cela una presenza spaventosa, uno spettro che si manifesta in tutta la sua potenza. Il fantasma, scatenando una furia disumana, li uccide tutti, ma risparmia la ragazza. Ginevra conosce così Laura, un tempo principessa, punita in vita per essersi ribellata a un matrimonio combinato e aver amato un soldato. Anche la fuggitiva le rivela di essere una principessa, condannata a morte a causa dell’amore proibito per Cassandra, la propria ancella. Vittime di un destino crudele, ma determinate a riscattarsi e a godere della felicità , stringono un patto: se Ginevra troverà il modo per offrirle una seconda vita con l’uomo amato, Laura le cederà il proprio castello, dove, grazie a un incantesimo, lei e Cassandra potranno vivere al sicuro da ogni male. Ma un’antica maledizione si abbatte su di loro e il tormento sembra essere, ogni giorno di più, il loro unico futuro…
Genere: Fantasy Romance
Autore: Emy White
Casa Editrice: Self-publishing
Data di Uscita: 30 Ottobre 2022
Pagine: 618
Ebook: 6.50 euro
Voto: ★★★★☆
TRAMA: Ivy Russo, una giovane fotografa, incontra un ragazzo misterioso davanti alla porta del suo appartamento.
Eron, un mercenario di bell'aspetto, incaricato di riportarla indietro dalla sua vera famiglia, la condurrà nel mondo magico di Delthian, da dove entrambi provengono.
Lì, la ragazza, ritroverà frammenti del suo passato perduto e capirà che le favole con cui è cresciuta, sono più reali e spaventose di come le ricordava.
“Tu sei quella luce di speranza di cui il nostro mondo necessita.
Di cui le nostre vite necessitavano.
Perciò, tenace e intrepida figlia mia,
sii prudente e non dubitare mai di chi sei davvero.”
Emy White ci presenta il primo capitolo di una nuova serie fantasy romance, dai tratti epici, un romanzo che tiene legati alle sue pagine, grazie alla magia che si respira tra le righe, grazie ai personaggi ironici e simpatici, i cui dialoghi diventano il punto di forza della storia, in grado di trasmettere un senso di freschezza.
Come nella maggior parte dei romanzi fantasy, anche qui troviamo la parabola di crescita della nostra protagonista Ivy Russo, che di punto in bianco si ritrova catapultata dal nostro mondo a uno completamente diverso, grazie all'incontro con Eron un mercenario assoldato per riportarla a casa.
Ivy è la principessa di Delthian, allontanata da casa per essere tenuta al sicuro.
Queste premesse ci permettono di apprezzare particolarmente la trasformazione di Ivy da ingenua e paurosa ragazza, in una donna intrepida, in grado di affrontare il pericolo dell'ignoto.
Per quanto mi sia piaciuto questo tratto della caratterizzazione della protagonista, forse sarebbe stato meglio ridurre l'età di Ivy dai 25 anni ai 16/17 anni, forse più in linea con la figura che ci viene rimandata dalla sua autrice, grazie alle descrizioni e alle interazioni con gli altri personaggi.
La storia di Emy è un perfetto connubio che mescola il fantasy classico con tratti che richiamano l'epica di grandi romanzi come Le Cronache di Narnia o Il Signore degli Anelli, a un romance tenero, delicato, adolescenziale, soprattutto grazie al triangolo che viene a crearsi tra la protagonista Ivy, il mercenario Eron e l'elfo Siè.
L'idea di fondo non è male e l'autrice è in grado letteralmente di trasportarci in terre lontane.
Questa storia ha tutti i numeri per fare di più ed entrare nelle classifiche best seller, visto il pubblico adolescenziale di riferimento.
Lo consiglo a tutti gli amanti del genere!
Non vedo l'ora di leggere un nuovo capitolo su Ivy.

Titolo: La Reincarnazione delle Sorelle KlunGenere: Horror Thriller
Autore: Manlio Castagna
Casa Editrice: Mondadori Collana Oscar Vault
Pagine: 564
Ebook: 9.99 euro
ISBN-13: 978-8804749066
Data di Uscita: 18 Ottobre 2022
Voto: ★★★★

Autore: Manlio Castagna
Casa Editrice: Mondadori Collana Oscar Vault
Pagine: 564
Ebook: 9.99 euro
ISBN-13: 978-8804749066
Data di Uscita: 18 Ottobre 2022
Voto: ★★★★
TRAMA: Nelle oscure profondità del gigantesco Cratere che domina lo sperduto paese di Anerbe, si combatte la battaglia senza fine per il predominio della luce che salva il mondo sull'oscurità che tutto inghiotte. A intrecciare i fili di questa trama antichissima, personaggi distanti nel tempo e nello spazio. Ai giorni nostri, il commissario Verne tenta di riscattare la sua ingloriosa carriera indagando sull'affascinante Rina Monforte e sull'amante di lei, leader di una setta esoterica che vuole combattere i "figli del buio". E proprio nel buio di un monastero isolato da tutto e tutti, quarant'anni prima, cresce un orfano che, grazie agli insegnamenti alchemici del suo maestro gesuita, impara a trasformarsi in angelo vendicatore. Alla fine degli anni Cinquanta due bambine, le sorelle Klun, muoiono in un tragico incidente e sembra che si siano reincarnate in due gemelle dalle inquietanti capacità soprannaturali. Storie apparentemente senza legami che sono in realtà unite in un intreccio forsennato di vite e destini, ultimo atto di una vicenda che Manlio Castagna ci restituisce con il ritmo serrato di un montaggio cinematografico e l'intensità della sua scrittura.
Non venire ad Anerbe, se vuoi continuare a respirare
Sapevo per sentito dire di quanto fosse bravo Manlio Castagna, visto che di suo non avevo ancora letto nulla, ma non immaginavo così bravo. Un romanzo che si districa tra il genere horror e il thriller con un'aura di sovrannaturale che permea tutte le pagine, grazie alla magistrale scrittura dell'autore.
Sebbene il prologo e gli iniziali salti temporali e di POV mi abbiano confuso al primo approccio, dopo poco tutto mi è sembrato naturale, grazie ai toni incalzanti dell'intera vicenda.
Ci troviamo ad Anerbe, un paesino dell'Italia del Nord, dove ha inizio la storia delle sorelle Klun, Gorizia e Fiorenza e dei loro genitori Augusto e Dora, sul finire degli anni '50;
Poi ancora ad Anerbe, negli anni '60, ma le sorelle Klun adesso sono Gloria e Felicita;
Poi ci troviamo in un monastero, la Pieve dei Morti agli inizi degli anni '80, dove facciamo la conoscenza di Irin che in prima persona racconta la propria storia;
Poi nel 2017, dove una serie di omicidi vedono coinvolti un commisario di polizia (alla Winchester, ma con più sale in zucca), l'affascinante Rina Monforte e il suo amante Attila Mesmeri Tribolati.
Tre linee temporali, apparentemente tra loro distaccate e separate, ma che verso la fine della storia ci mostreranno tutta la potenza dell'intreccio che Manlio Castagna è riuscito a costruire.
Il personaggio di Irin, che all'inizio sembrava quasi fuori luogo rispetto al resto della vicenda, successivamente nell'affollato cast corale di questo romanzo, si è rivelato quello a cui mi sono appassionato di più. La sua storia travagliata, ma ricca di significato, piena di conoscenza, di infinito quasi, l'angelo della sorte, l'uomo invisibile, il monaco. Irin fa quasi tenerezza.
Grazie ai riferimenti biblici che fanno da accompagnamento a ciascun capitolo, la storia si dipana attraverso quasi un secolo di storia familiare, tra possibili reincarnazioni, una setta che venera una misteriosa santa, omicidi, sacrifici rituali e questa aria irrespirabile che permea ogni riga.
La stessa cortina che tiene Anerbe in una morsa, quella dei fumi d'amianto che fuoriescono dal misterioso Cratere, da cui Gloria Klun è tanto ossessionata.
La trama è così ben intrecciata che è difficile provare a raccontarvi qualcosa senza incorrere negli spoiler. Quello che posso dirvi è che abbiamo a che fare con una lettura anomala, tessuta con maestria, per i piccoli particolari che vanno a formare il puzzle che poco alla volta si delinea chiaro davanti ai nostri occhi.
Fino a una conclusione che lascia basiti, uno di quei finali alla Stephen King con tante domande che ti frullano per la testa e la sensazione di non sapere bene che tipo di storia si ha letto.
Immagino che il lavoro di ricerca alle spalle di questo romanzo sia stato lungo e minuzioso, per poterci regalare una vastità di tematiche che spaziano dalla religione, alla filosofia, all'esoterismo, ben finalizzate alla trama avvincente.
Un libro consigliatissimo per gli amanti dei thriller e della sana tensione, ma anche per gli amanti dell'horror e dell'inquietante.
Grazie per questo viaggio ad Anerbe, Manlio, non vedo l'ora di leggere altri tuoi romanzi!
A presto, Francesco
Autore: Emanuela A. Imineo
Casa Editrice: O.D.E. Edizioni
Data di Uscita: 26 Ottobre 2022
Pagine: 216
Ebook: 2.99 euro
ISBN-13: 979-1281052154
Voto: ★★★★★
Trama: Inanna è Dea della natura e della bellezza, regina dei Cieli e della Terra. È sorella di Ereshkigal che, invece, non è più nulla.
Inanna proverà a discendere negli Inferi per salvarla, perché Ereshkigal è diventata Dea oscura, relegata nel Kurnugi, il Paese del non ritorno.
Inanna dovrà lasciare sette cose di sé in ogni livello infernale che attraverserà per raggiungere la regina delle tenebre.
La disperazione senza fine dei dannati graffia via il meglio di chiunque la attraversi. Cosa resterà di lei?
Inanna è una rivisitazione in chiave horror del poema sumero “La Discesa di Inanna negli Inferi”.
Due sorelle, un'ombra e il dolore di dover vivere.
Mi presento all’Inferno per ciò che sono e dovrò essere. Innocente per quello che ero e Dannata per quello che ho fatto. Se proprio questa deve essere la mia punizione, voglio che venga messa da parte la vecchia me e ci sia spazio per la regina che l’Inferno richiede.
Non è il primo libro di Emanuela che leggo, per cui è stato bello tornare a immergersi nella poesia che solo lei riesce a ricreare con le sue parole.
Questo e molto di più è Inanna - Mitologia Sumera, edito da O.D.E. Edizioni.
Un romanzo che si presenta in veste orrorifica, ma che al suo interno si srotola sotto forma di fiaba oscura, con i toni tipici del mito e delle favole della buonanotte.
La storia riprende il mito sumero de La Discesa di Inanna agli Inferi, che racconta il misterioso viaggio della dea Inanna presso sua sorella Ereshkigal, dea della luna e poi regina dell'Oltretomba, che anziché accoglierla con tutti i riguardi che le spetterebbero, la dà in pasto ai suoi sacerdoti oscuri, che decidono di trattenerla nel Kurnugi perchè colpevole... di che? Non ci è dato di saperlo.
Qui Emanuela rivisita il mito delle due dee, facendo covare rabbia e risentimento alla regina Ereshkigal, che da sempre si è vista portare via l'affetto del padre da parte della sorella. Gelosia che la porta a compiere un atto di vendetta nei confronti del padre, che le costa l'esilio nel Kurnugi e la perdita del suo amato. Sarà la stessa Inanna a pronunciare la sentenza, rendendosi colpevole della trasformazione della sorella in una dea vendicativa e senza pietà alcuna.
Quando le tenebre cominciano a coprire la Mesopotamia, di cui Inanna è regina e protettrice, la dea decide di fare visita a Ereshkigal per poter scongiurare il pericolo e finalmente risolvere i dissapori con sua sorella.
Per farlo, Inanna dovrà rinunciare a parte di sè, parte della sua umanità , del suo amore, di se stessa.
Lascia la fedele Ninshubur, compie un sacrificio umano per poter accedere al Kurnugi e man mano che procede lungo i portoni infernali, dovrà consegnare alla creatura dell'oltretomba qualcosa di suo, fino a perdere completamente se stessa.
Se volessimo analizzare il tema portante dell'opera, è certamente l'amore.
Per Inanna, Ereshkigal e Ninshubur l'amore è ciò che muove le loro azioni, i loro gesti e le loro speranze, ma è anche la loro più grande sofferenza.
Per Inanna amare vuol dire rinunciare a se stessa e perdersi, sacrificarsi per coloro che ama;
per Ninshubur vuol dire dedicare la propria vita a un'altra persona, non importa quale sia il prezzo che gli altri pagheranno;
per Ereshkigal l'amore è tradimento, dolore, paura, sconfitta, ecco perchè diventa NULLA. Il dolore e le ferite provocatele dall'aver amato e perduto sono il suo tormento più grande.
L'inferno le regala la possibilità dell'oblio: rimuovere dal suo animo qualsiasi traccia di umanità rimasta, permettendole di nutrire ancora e ancora quel dolore con le anime dei dannati, i cui tormenti le fanno dimenticare il proprio, la rinvigoriscono, la cambiano, trasformandola in una belva.
By IrenHorrors on DeviantArt
Ma chi è Ereshkigal davvero?
Come si conclude il viaggio di Inanna?
Senza fare spoiler, posso solo dire che Emanuela tronca il mito al punto d'incontro tra le due sorelle, facendoci discendere nella follia di entrambe, di quella che ha dato tutto e si è persa e di quella che ha preso tutto per perdersi a sua volta, in un ciclo di eterno ritorno.
Un romanzo che a mio avviso ha poco di horror, per quanto ci siano diverse scene al limite dello splatter, ma le descrizioni di Emanuela permettono di non staccare gli occhi dalla pagina, anche quando si vorrebbe allontanare da sè quel dolore e anestetizzarlo.
Perchè forse la discesa di Inanna è la discesa di ognuno di noi nel suo buio, nel suo animo più profondo, è il percorso che ognuno di noi fa confrontandosi con l'oscurità che si porta dentro, quella che ci tiene svegli di notte, quella che nutriamo con le nostre ansie e le nostre paure, quella che ci rende folli e stupidi, quella che nonostante tutto ci dice che è possibile amare, ma che ci ricorda quale sia il prezzo di questo atto sconsiderato!
CONSIGLIATISSIMO!
Un grazie sentito a O.D.E. ed Emanuela per avermi invitato a partecipare a questo Review Party,
a presto, Francesco
Buon pomeriggio lettori qualche giorno il gruppo editoriale Fanucci mi ha omaggiata del romanzo la pietra di Talgan un romanzo Sci-Fi molto coinvolgente pensate che l'ho terminato in 2 giorni veramente bello e voglio il seguitoooo.
Serie: Unstoppable, Vol 1
Editore: Fanucci
Editore: Fanucci
Genere: Sci-Fi, LGBT
Data di uscita: 2 Settembre 2022
Data di uscita: 2 Settembre 2022
Il mio voto ★★★★☆
Tina Mains non è un'adolescente comune. Ha un lume di salvataggio interplanetario nel petto, e trascorre ogni giorno di vita sulla Terra in trepidante attesa che questo lume si attivi e che i suoi alleati alieni, che da piccola l'avevano nascosta sulla Terra per proteggerla, la vengano a prendere per riportarla nello spazio e permetterle di compiere il suo destino: sconfiggere un terribile nemico intergalattico e far trionfare la giustizia. In quest'ardua impresa spaziale, Tina potrà fare affidamento sulla sua migliore amica Rachael e su un equipaggio di alieni e terrestri determinato a portare a termine la missione, costi quel che costi. Riusciranno a salvare l'universo da ciò che lo minaccia e a ristabilirne l'equilibrio?
Da premettere io non sono amante dei romanzi di Fantascienza ma leggendo la trama ed essendo attratta da questa splendida copertina ho richiesto la copia alla casa editrice la quale ringrazio, e vi dirò me ne sono innamorata...
Tina e una ragazza apparentemente normale ma custodisce un segreto, lei è un aliena cresciuta sulla terra da una famiglia di umanoidi, questa famiglia dovrà proteggerla fino a quando il suo lume non si risveglierà (ciò non tarderà ad arrivare). Quando questo accadrà gli alieni verranno a riprenderla, per farle compiere il suo destino; un destino arduo e ricco di pericoli, che vedrà la nostra protagonisti alle prese con una battaglia al quale lei ha già fatto parte molti anni orsono, si perché Tina è il clone della Capitana Thaoh Argentina, colei che si sacrificò per salvare il suo equipaggio e molte altre vite, nella battaglia contro la Campionessa. Possiamo dire che è un eroina sotto certi aspetti. Chiarito questo particolare, la vita di Tina cambierà drasticamente dopo che il suo lume si attiverà , riotterrà i suoi ricordi, intraprenderà un viaggio con dei compagni bizzarri, e riavrà il posto di comandante dell'Indomita, ma al momento dell'azione non riuscirà a fare nulla si sentirà persa e il peso di tutta questa situazione alle spalle.
Mi è piaciuto tantissimo il fatto che la fotta interstellare dell'indomita sia composta da personaggi di diverse razze e la cosa più simpatica in assoluto è stato il loro presentarsi, nomi assurdi seguiti da nomignoli che si attribuivano, una cosa fuori dal comune. C'è da dire anche che nonostante il tema fantascientifico al interno vengono trattati temi sociali come il genocidio, abuso genitoriale, persone cacciate di casa e tanti altri temi che si fondono perfettamente con la storia.
Non conoscevo quest'autrice ma il suo modo di scrivere e micidiale, nonostante la gravità della situazione le loro freddure ironiche rendono il tutto piu piacevole, mi sono fatta un sacco di risate. Vogliamo poi parlare della storia d'amore tra Elza e Tina cioè un libro tutto da gustare pagina dopo pagina, una lettura bizzarra e mooolto caotica in senso buono ovvio 😋.
Grazie Fanucci editore per avermi dato la possibilità di conoscere la storia di Tina e avermi aperto un modo, quello della Anders spero che il secondo volume della seria esca in tempi brevi perché la rivelazione di Rachael mi ha lasciata di sasso. Consiglio la lettura a tutti coloro che amano il genere fantascientifico, con sfumature LGBT, colpi di scena e un po' d'ironia
Autore: Chiara Della Monica
Editore: Cherry Publishing
Pagine: 358
ISBN: 9781801163224
Genere: Romance
Ebook: 4,99 €
Cartaceo: 15,00 €
Il Mio Voto ★★★★☆
Trama: Luke Mason, dirigente di una multinazionale, ama le sfide, un atteggiamento vincente nel mondo del lavoro ma decisamente dannoso quando si confronta con un ufficiale di polizia. Risultato: la sospensione della patente e una condanna a prendere il treno per andare al lavoro.
Eppure quando vede su quel treno una donna incredibilmente attraente con il laptop perennemente sulle gambe, ne rimane folgorato. Deve essere sua e non indugia un secondo a origliare una sua conversazione per rubare il suo indirizzo mail e proporle il suo gioco: obbligo e verità .
Uno svago per adolescenti direbbero molti. La stessa Mary Proust lo trova un gioco puerile, lei che è sempre stata razionale soprattutto in amore. Si ricrede quando a proporglielo è un affascinante sconosciuto che gli rallegra le tediose giornate da pendolare.
L’interesse l’un per l’altro è palese e la necessità di vivere il momento è impellente. Quindi, perché non giocare?
Le regole del gioco, però, impongono di omettere il loro lavoro dalle conversazioni, una verità che, se rivelata, cambierebbe radicalmente le carte in tavola…
Il lato suggestivo dell'amore è l'impulsività ,
assecondare istinti primordiali ed essere disposti
a intraprendere l'avventura senza preavviso.
Si potrebbe dire che l'amore è questione di olfatto, o per lo meno lo è per Luke Mason, manager di una compagnia che si occupa tra le altre cose di profumi ed essenze, provenienti da piante e frutti rari. Ogni persona ha il proprio profumo e ogni profumo è in grado di catturare le attenzioni dell'altro sesso se utilizzato in modo opportuno.
Questa è sicuramente una delle prime cose che colpisce Mary Proust, la ragazza del treno, un'abile grafica per un'azienda di cui il socio di Luke, Jack, è il miglior cliente.
Ma nessuno di loro lo sa.
Quasi per caso Mary e Luke si notano e si incontrano a bordo di un treno che cambierà per sempre le loro vite e, ancora più per caso, Mary accetta la proposta di Luke di giocare a "Obbligo o Verità ", qualcosa di terribilmente adolescenziale o di assurdamente romantico?
Ti svelo un segreto: il momento giusto arriva quando meno te l'aspetti, e sarebbe un errore madornale lasciarlo andare, afferralo, finché sei in tempo.
Sullo sfondo di una Parigi incantevole, terra dell'amore per eccellenza, con il suo romanticismo, le sue luci sfavillanti, le sue strade affollate di turisti, i chioschetti bohemien e quell'aria surreale che si respira tra le sue strade, si snoda la trama del romanzo.
L'incontro fortuito di Mary e Luke si evolve in questa specie di gioco al gatto e al topo, in cui entrambi rimangono invischiati senza neanche sapere realmente come. Se Mary viene da una lunga serie di relazioni finite male (tutte col tradimento, tra l'altro, povera ragazza), Luke esce da poco da una relazione intensa in cui è stato solo usato per i suoi soldi e la sua posizione, eppure è pronto a fare quel passo decisivo per sistemarsi.
Per entrambi è un gioco, per entrambi si trasforma in qualcosa di più.
Ho apprezzato la caratterizzazione dei due protagonisti, forse più Luke che Mary in alcuni momenti e in alcuni atteggiamenti, ma avrei osato un po' di più sul suscitare empatia e contatto col lettore.
Di contro è molto bello il rapporto fraterno che lega Luke a Jack, capo e migliore amico (su questo rapporto secondo me bisognava rivedere delle cose in fase di editing perchè ci sono alcune contraddizioni temporali nel racconto del loro passato che non mi sono spiegato e che mi hanno tormentato per parte della lettura). Interessante il loro background, la loro storia, quella delle due famiglie, della loro infanzia a Londra, sarebbe stato bello saperne di più, meritava un approfondimento particolare.
Bello il viaggio a Londra, descritto con dovizia di particolari, soprattutto la serra (ovviamente), è sembrato di stare a Londra, tra le stradine di Camden Town e Notting Hill.
Tenerissimo anche il rapporto tra Mary e le sue coinquiline Erika e Annette che sono per la ragazza un punto fermo, la roccia a cui aggrapparsi quando tutto va male e vorrebbe solo sparire. Sono loro a fare da motore alla relazione tra Mary e Luke, loro a spingerla ad andare oltre i suoi limiti, le sue piccole fissazioni, le sue regole e la sua rigidità autoimposta.
Quanto vale una regola di fronte al vero amore, dopotutto?
Siamo tre ragazze in cerca dell'amore, di quello vero, ma puntualmente, scivola dal cuore frapponendosi tra noi e la brusca realtà . Ne usciamo distrutte. Dopo ogni medicazione, le ferite sembrano più profonde delle precedenti.
Un piccolo appunto sfavorevole per quanto riguarda i dialoghi... Ragazzi, nessuno parla così nella vita reale: certi botta e risposta mi hanno dato i brividi letteralmente, soprattutto nell'intimità tra Luke e Mary, sproloqui forzati e un po' surreali.
Una storia leggera che vi appassionerà dalla prima all'ultima pagina. Lo stile di Chiara è fresco e il libro si legge davvero velocemente, tenendoti incollato riga dopo riga. Ti domandi sempre "e ora cosa accadrà ?" fino ai piccoli colpi di scena finali, che vi faranno versare qualche lacrima per l'emozione.
Un romanzo sicuramente da leggere per tutti gli amanti del romance.
Titolo: La Schiava Ribelle
Genere: Romance Storico/Retelling
Autore: Eleonora Fasolino
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di Uscita: 30 Agosto 2022
Pagine: 288
Ebook: 4.99 euro
- ISBN-13 : 978-8822770943
Voto: ★★★★
Trama: Briseide, amante di Achille e custode dei suoi segreti. Troia è sotto assedio. Ogni giorno gli attacchi dei greci si abbattono implacabili contro le sue alte mura e nessuno sembra in grado di opporsi alla furia dei più valorosi tra loro, i micidiali guerrieri mirmidoni. Si dice che il loro re, il nobile Achille, sia il combattente più forte mai esistito. Il più veloce, il più impavido. E il più spietato. Quando viene privata della libertà e condotta al suo cospetto, Briseide sa di non essere più una principessa, ma una schiava. E, non aspettandosi clemenza, si aggrappa all’unica cosa che le resta: la sua dignità . Con il trascorrere delle giornate nell’accampamento di Achille, però, si accorge che la fama oscura che circonda il leggendario eroe non tiene conto dell’umanità che ogni tanto lascia trasparire, specialmente nei confronti dell’inseparabile Patroclo, il valoroso principe che lo affianca in ogni battaglia. E che il suo onore è pari alla sua abilità con la spada. Forse, nonostante il fato li abbia resi nemici, Achille e Briseide non sono poi così diversi. Forse uno spietato invasore e una principessa ridotta in schiavitù possono cambiare il corso della storia.
Schiava di un re. Padrona del proprio destino.
La storia mai raccontata di Briseide, Patroclo e Achille
Come succede ogni volta che si parla di mitologia greca, il mio cuore va in brodo di giuggiole e io potrei passare le ore a leggere e rileggere le storie e le avventure di uomini e donne immortali, le cui gesta ancora oggi fanno eco e sono entrate a far parte di una sorta di memoria collettiva, a cui tutti noi siamo legati, chi per un motivo e chi per un altro.
Ecco che La Schiava Ribelle si colloca perfettamente nel filone di retelling mitologici che ultimamente vanno molto di moda e che cerca di riadattare in chiave moderna vicende della storia antica, perchè diciamocelo, i topoi narrativi non sono mai veramente cambiati da quando esiste la capacità di inventare storie.
Stavolta, protagonista della vicenda è Briseide, la schiava passata alle cronache per essere stata il motivo dell'ira funesta di Achille. Tutti conosciamo gli immortali versi di Omero che nell'Iliade racconta la vicenda del più grande tra gli Achei durante la Guerra di Troia.
Ma pochi forse si sono domandati cosa davvero avvenne, perchè mai Achille fosse preda di questa ira selvaggia, come poteva una schiava suscitare a tal punto l'interesse di un re?
"Non temi la morte, re dei Mirmidoni?"
"Tu ne hai paura?" le domandò.
Briseide scrollò le spalle.
"Mi fa più paura sapere che questa vita non avrà più nulla da offrirmi.
A volte è come se non fossi nemmeno nata, come se fossi ancora... un pezzo d'idea.
Briseide, una donna, una moglie. E adesso una schiava.
Pezzi d'idee, lo vedi. Ma io? Io che idea sono?"
Briseide racconta la sua versione dei fatti, dalla morte del marito Minete, fino all'epica conclusione della storia, della loro storia, una storia immortale, costruita passo dopo passo da una donna e due uomini, i cui cuori non solo battevano l'uno per l'altro, ma anche per lei.
Quello che ho apprezzato nella scrittura di Eleonora è sicuramente il raccontare una vicenda particolare come l'amore tra Achille, Patroclo e Briseide con un respiro più moderno. Questo è sicuramente un grande vantaggio del romanzo che permette al lettore di accostarsi a questi personaggi senza esserne intimidito e senza sentirsi spaesato di fronte a un'ambientazione tutt'altro che attuale; al contempo, questo retelling più moderno, differentemente da quanto accade ne La Canzone di Achille della Miller (purtroppo il paragone nasce spontaneo), in qualche modo snatura leggermente i personaggi rispetto al mondo ellenico di cui sono parte.
Questo è un commento che mi sento di fare a fine lettura, perchè nel durante sono stato totalmente catturato dalla dinamica che si instaura prima tra Briseide e Patroclo e poi tra Briseide e Achille, nonostante tutto ciò che già lega i due eroi Achei.
Briseide è quel tassello in più che porta all'apice l'amore dei due ragazzi (e non so se riesco a spiegarmi, suppongo che dobbiate leggere il romanzo per capire di cosa sto parlando).
Patroclo è il personaggio che più mi ha colpito, per la sua delicatezza, ma per la sua forza d'animo, per la sua capacità empatica e comunicativa.
Patroclo è l'eroe senza macchia e senza paura, quello che decide di sacrificarsi per il bene di tutti, per Achille, per Briseide, per i Mirmidoni. Non cerca la gloria eterna, non cerca la fama, gli basta essere al posto giusto. Posto che occupa tra le braccia dei suoi amanti, Achille e Briseide.
Achille è invece il personaggio più particolare. Certo non è facile rendere moderno un eroe tutt'altro che ingentilito nella versione di Omero. Un uomo assetato di gloria, fama e potere, che combatte perchè il suo nome sia immortale, perchè la sua vita sia ricordata dai posteri. Achille è qualcuno che è pronto a sacrificare gli altri in nome del proprio egoismo e del proprio furore, quell'ira divina tanto temuta sul campo di battaglia. Del resto, Achille è più dio che uomo e da quando gli dei si preoccupano dei mortali?
Forse è Briseide a fargli cambiare idea, a fargli capire che un dio può interessarsi a qualcosa di più, che può esserci dell'umano in lui, qualcosa che solo Patroclo ha risvegliato fino a quel momento.
Ed è Briseide, donna forte, autentica, capace di far valere se stessa, dopo una vita intera a dipendere da altri, a vergognarsi di sè, del proprio status, del proprio aspetto, a cambiare per sempre il re dei Mirmidoni.
"Eri già allora una schiava, Briseide..." osservò Achille con tono incolore. "Una schiava del silenzio, una schiava tra gli uomini a cui tenevi. Eri schiava e prigioniera." Sospirò. "Magari è per questo che ti sei adattata presto a essere la mia, di schiava".
"Sono la tua schiava, lo so" convenne lei "Ma, Achille, con te riesco ancora a essere... Briseide, qualcosa di lei, almeno. Mi hai tenuta perchè Patroclo voleva tenermi ma..."
"Ma sono stato io... a vederti. A capirti".
Fossi stata in Briseide forse avrei lasciato Achille dopo la morte di Patroclo, sarei scappato, perchè lì esce fuori tutta la furia tossica dell'eroe accecato da ira e vendetta, sentimenti che si ripercuotono sulla sua schiava, anche in modo fisicamente violento.
Sì, Achille e Patroclo alla fine muoiono (non è uno spoiler!), perchè la storia è già stata scritta e raccontata, ma la loro eredità vive in quella donna che continua a raccontare di loro, della loro vita, nonostante ci risulti spontaneo domandarci perchè Eleonora non ha fatto uno strappo alla regola e ha permesso a questi tre personaggi di vivere la propria storia in modo diverso stavolta, sembra quasi che se lo meritino da queste pagine.
E si apprezza ciò perchè è Eleonora ad amarli per prima di un amore viscerale, raccontando la sua versione della storia, portando la sua voce insieme a quella di tanti altri che ci hanno restituito un'immagine della guerra di Troia.
Una storia assolutamente da leggere!
Grazie Eleonora e Newton Compton!
A prestissimo, Francesco
Salve a tutti amici, oggi parliamo del romanzo Exilium Katabasis scritto dal duo Andrea Piera Laguzzi e Hilary Sechi, primo romanzo di una dilogia, che si conclude con Exilium Anabasis, entrambi editi da IDEA Immagina Di Essere Altro, casa editrice italiana che tratta diversi generi dal fantasy alla narrativa e che vi consiglio di tenere d'occhio!
Genere: Urban Fantasy
Autore: Andrea Piera Laguzzi e Hilary Sechi
Casa Editrice: IDEA Immagina Di Essere Altro
Data di Uscita: 9 Aprile 2021
Pagine: 408
Ebook: 4.99 euro
ISBN-13 : 979-1280266033
Casa Editrice: IDEA Immagina Di Essere Altro
Data di Uscita: 9 Aprile 2021
Pagine: 408
Ebook: 4.99 euro
ISBN-13 : 979-1280266033
Voto: ★★★★★
Trama: A seguito della caduta dal paradiso, gli angeli ignavi hanno iniziato il loro esilio sulla Terra. Dopo millenni, solo due di loro sono sopravvissuti e hanno continuato il lavoro assegnatogli come punizione dal padre. Ma la loro visione del mondo, degli uomini e di sé stessi è lentamente cambiata. Vogliono tornare a casa e, per farlo, hanno bisogno di un rituale che fa gola anche all'inferno... In una Genova alternativa, oscura e decadente, il loro percorso si intreccerà con quello di due donne che, loro malgrado, si troveranno nel bel mezzo di una guerra soprannaturale a cui non potranno sottrarsi.
Parto col dire che avevo l'hype a mille per questo romanzo e che quando l'ho avvistato a Lucca Città di Carta non ho potuto fare altro che prenderlo di corsa.
Ci è voluto un po' prima che arrivasse il suo turno di lettura, ma non me ne sono assolutamente pentito. L'estate mi ha riservato belle sorprese dal punto di vista letterario ed Exilium entra di diritto nella top 10 dei libri più belli del mio 2022.
Ma perchè ne sono così entusiasta, vi chiederete?
Innanzitutto Exilium Katabasis è un urban fantasy tutto italiano, non solo perchè le sue autrici sono italiane, ma perchè è ambientato a Genova, dove le ragazze hanno scelto di collocare il luogo della caduta di Lucifero dal Paradiso. Sì, perchè in Exilium ci troviamo all'alba di una guerra sul punto di esplodere tra i demoni e gli angeli per la riconquista di quel Paradiso da cui furono scacciati. Ma se pensate di trovarvi di fronte all'ennesimo fantasy con protagonisti le creature della religione cristiana, non potete essere più lontani dalla verità ...
Assoluti protagonisti di questo romanzo sono i due angeli ignavi gemelli Af e Hemah (noti agli amici con i nomi di Gregorio e Bartolomeo), gli angeli della collera divina, che nel momento della Caduta decisero di non schierarsi nè con Dio, nè con Lucifero.
Af perchè era stato il braccio destro di Lucifero inizialmente, per poi tradirlo in un secondo momento; mentre Hemah a causa dell'amore nei confronti del fratello. Questo porta entrambi a vivere la propria punizione sulla terra, il primo come angelo sobillatore, il secondo con la condanna a guarire solo gli individui deplorevoli.
In un modo o in un altro, i due angeli si integrano con l'umanità , tanto che Bart (Hemah) arriva a innamorarsi e sposa un'umana, Lucrezia, da cui ha due figli, dei nephilim (destinati a vagare nel limbo dopo la morte).
Qui, di fatto, comincia la nostra storia.
Gregorio coinvolge Bartolomeo in un'impresa folle: utilizzare il piatto della bilancia del Bene e del Male dell'arcangelo Michele per aprire un portale verso il Paradiso in modo da ricevere il perdono del Padre.
Tutto bello, potremmo dire, fin qua, se non fosse che Greg ha sottratto il piatto ai demoni Abyzou e Pruslas; se non fosse che per aprire il portale è necessario un sacrificio; se non fosse che anche gli arcangeli sono sulle tracce del piatto; se non fosse che aprire quel portale significherebbe riversare le schiere demoniache sia sulla terra che in Paradiso.
Per evitare questo Michele lancia una maledizione sui due ignavi...
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Cattedrale di San Lorenzo, dove è possibile aprire il portale verso il Paradiso, luogo della caduta di Lucifero. |
Non mi dilungo oltre sulla trama per evitare grossi spoiler. Ho cercato di raccontare con meno dettagli possibili l'antefatto, in modo da fare una panoramica sui personaggi e sui punti di forza del romanzo.
Innanzitutto, direi che la carta vincente è stata la rappresentazione dei personaggi, dai demoni, agli angeli ignavi, agli arcangeli, alle due sorelle umane Lorena e Azzurra.
Tutti vengono descritti con tale chiarezza da permettere loro di prendere vita. Non solo perchè Andrea e Hilary sono state brave nel farlo, ma perchè sono riuscite a dare a loro delle sfaccettature così realistiche da lasciare di stucco.
Ho apprezzato molto, infatti, che angeli e demoni assumano le sembianze di esseri umani per vivere in mezzo a loro, che siano dotati di poteri straordinari, ma con limiti legati alla loro "forma mortale", che si lascino trasportare da emozioni di ogni genere, dalla rabbia, all'amore, all'empatia, all'apatia vera e propria.
Da questo punto di vista è peculiare la figura di Uriele, l'arcangelo di mezzo, che nel corso dei secoli deve aver dimenticato che gli angeli sono i "buoni" e invece tende sempre a strafare, a macchinare in segreto, ad agire di nascosto dai suoi fratelli, per raggiungere i propri scopi e obiettivi, che poi siano nobili è un altro discorso. Il fine non giustifica i mezzi!
Potremmo dire che Uriele rappresenta quegli uomini che passerebbero sui propri simili pur di realizzare se stessi, non importano le conseguenze, c'è un bene superiore! (tipico degli estremisti religiosi, per esempio).
Il mio preferito è invece Raffaele, che non ha paura di esprimere la propria debolezza e fragilità , la sua natura empatica e compassionevole, il suo desiderio di aiutare l'umanità in qualche modo. Di fatto è quello tra i tre che, sebbene sia costantemente bisfrattato, mostrerà maggior forza di tutti.
Discorso analogo si può fare per i demoni: Lucifero, Agaliarept, Abyzou e Pruslas.
Inutile dirvi che mi stanno abbondantemente sulle scatole, però fanno il loro lavoro e lo fanno più che bene e Lucifero ha quella punta di attrattiva dei cattivi tutti d'un pezzo.
Pruslas è il peggiore, rappresentato come questa massa di pece, pus, mosconi, vespe e tafani, una creatura ripugnante in tutto e pet tutto, persino tossico-dipendente.
Ma passiamo ai quattro protagonisti.
Lorena e Azzurra sono due sorelle che interferiranno non poco nella quest dei nostri due angeli ignavi. Sono due personaggi che fanno dell'umanità la propria forza e che, per questo, riescono a conquistare un posto di diritto nel cuore del lettore.
Entrambe le ragazze si portano sulle spalle il peso di un'infanzia difficile, fatta di abusi, violenze e privazioni ed è interessante vedere come entrambe reagiscano agli stessi eventi in modo diverso.
Lorena è una furia, tanto che Greg la soprannomina "iena" in modo affettuoso, ma è un personaggio cazzutissimo. Ha il fuoco nelle vene, di cui la cresta rossa che ha come acconciatura è conferma. Si nasconde sotto una corazza di spavalderia, per non mostrare la paura, la fragilità , il dolore. Tutto è relegato in un angolo così che lei appaia sempre forte e indomita, non importa la situazione.
Poi c'è Azzurra, su cui le violenze del nonno hanno avuto conseguenze devastanti non solo sull'anima e sulla mente, ma sul fisico. Azzurra che ho capito e compreso a fondo, che ha paura di essere abbandonata e che per questo si lega agli altri con tutta se stessa, comportandosi forse anche in modo subdolo in qualche caso pur di non perdere le persone a cui vuole bene (ma ehi, chi siamo noi per giudicare?). Azzurra che, alla fine, rimane con un pugno di mosche tra le mani, proprio a causa della sua paura di rimanere sola...
Una parabola assolutamente umana che ci permette di amare e apprezzare queste due ragazze, i cui POV sono tra i più interessanti in assoluto nella seconda parte del romanzo.
Per quanto riguarda invece Bartolomeo e Gregorio, ho fatto fatica all'inizio a comprenderli, a comprendere le reali dinamiche tra i due, a fare il tifo per loro. Forse all'inizio ero più tentato di tifare per Bart, mi sembrava l'eroe tormentato che per amore del fratello ha sacrificato tutto e ha perso tutto, ma che poi ha fatto buon viso a cattivo gioco, ricostruendosi poco alla volta (dinamica dei fratelli Salvatore più o menoXD). Greg dalle prime pagine sembra un malvivente, il ragazzaccio di turno e il fatto che ci venga mostrato il suo potere di controllare le menti degli umani per "sobillarle" e metterli gli uni contro gli altri, già ci fa fare una certa idea (sbagliata) di lui.
La seconda parte del romanzo rivoluziona le carte in tavola e il bad boy Gregorio si rivela quello quasi (e dico quasi) da coccolare, sia per il modo in cui sceglie di prendere le parti di Lorena e Azzurra, aiutandole, ma soprattutto per il forte affetto che lo lega al fratello e per la devozione che gli mostra, nonostante tutto.
Bart invece mi ha fatto scendere il cuore nelle calze, come si suol dire...
(Parentesi comica) Sì, fratè capisco che hai vissuto un'eternità di travagli, che hai perso prima l'amichetto in Paradiso, poi moglie e figli, però quando vedi che qualcuno cerca di impedirti di finire nella bocca del leone, un po' meno...
Il dissidio di Bart è evidente, così come è evidente la violenza che fa a se stesso per non assecondare i suoi istinti "benevoli" quanto piuttosto insistere nel perseguire ciecamente un obiettivo che, onestamente, credo non lo condurrà da nessuna parte, ma non voglio fare spoiler...
Cosa ne sarà di questi bellissimi personaggi? Per fortuna Hilary e Andrea mi hanno spedito oggi Exilium Anabasis e lo scoprirò prestissimo, perchè credetemi dopo aver letto questo romanzo ne vorrete sempre di più!
Grazie ragazze per questo bellissimo viaggio fatto insieme, non vedo l'ora di continuare a viaggiare e sognare con voi.