Blog Tour | La Strega della Fonte + Giveawey
Buon Giovedi Lettori è benvenuti alla nuova tappa del blog tour dedicato alla strega della fonte oggi approfondiremo gli usi e i costumi di Adaesha ma prima una piccola infarinatura sul romanzo ^_^
"La magia è una compagna incostante, ci promette tanto e a volte ci soddisfa pienamente. Altre volte, invece, ci lascia a piedi nudi sulla terra fangosa: a quel punto, bisogna risalire alle origini della magia, all'arte e agli elementi."
“La Strega della Fonte” - Prima parte della saga di AlaisaAutrice: Sabrina GuaragnoEditore: Nativi Digitali EdizioniData di uscita: 22 novembre 2018Genere: Fantasy, RomanceLunghezza: 390 pagineDisponibile su: Amazon (Cartaceo), tutte le librerie online (Ebook)Prezzo: 3.99€ Ebook, 14€ cartaceoPagina sul sito NDE: bit.ly/stregafonteSito della saga: https://sabrinaguaragno.wixsite.com/lasagadialaisaPagina Facebook della saga: https://www.facebook.com/LaStregadellaFonteLaSagadiAlaisa/
Sinossi: Alaisa, una ragazza umile ma determinata, è pronta per partire per il viaggio più importante della sua vita, con l'obiettivo di raggiungere la dimora della famosa Strega della Fonte e diventare sua apprendista: il suo sogno fin da bambina!
Quello che Alaisa non sa, è che la magia conferisce grandi poteri, e per padroneggiarla al meglio è prima necessario fare i conti con le proprie aspirazioni e le proprie paure.
Il mondo segreto delle Streghe offre molte opportunità, ma anche molti rischi e ombre... tra tutti i nuovi intriganti personaggi che conoscerà, riuscirà a capire di chi potrà fidarsi, e da chi dovrà difendere tutto ciò che le è più caro?
L'autrice: Sabrina Guaragno nasce a Bari il 27 giugno del 1993, ma trascorre la sua infanzia e la sua adolescenza a Modugno. La sua vita cambia con il nascere dell’amore verso i romanzi di Harry Potter, che l'hanno iniziata a un vasto mondo di lettura e immaginazione. La sua passione per la scrittura inizia quando ha solo 14 anni, sulle orme di scrittrici quali J.K. Rowling e Licia Troisi. Il suo genere preferito è il fantasy e tutte le sue sfumature, ma ama leggere un po’ di tutto.
Sabrina nutre anche una passione viscerale per la mente umana: dopo il diploma come operatore turistico, ha conseguito la laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche e quella magistrale in Psicologia Clinica presso l’Università Aldo Moro di Bari. Attualmente, sta svolgendo il tirocinio post-laurea presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università Aldo Moro di Bari.
Da qualche anno gestisce il blog letterario Non servono le ali per volare, e fa parte della redazione di Leggendo a Bari, blog legato all’omonimo gruppo di lettura barese. Inoltre, fa parte dello staff di Psychondesk, blog di psicologia, come membro del Comitato Scientifico, autrice e correttrice di bozze.
Il suo sogno è quello di scrivere per vivere, anche se nella società attuale è sempre più difficile realizzarsi in questo campo. Ma insegue un desiderio, persevera nel suo obiettivo, e ogni rifiuto ricevuto e che riceverà, sarà solo l'ennesima spinta per non arrendersi.
Trama interessante non trovate ^_^ma adesso entriamo nel vivo della nostra tappa
Il popolo di Adaesha è molto vario, e questo purtroppo dipende molto anche dalla zona che si considera. Ogni regione, infatti, ha le sue peculiarità, e se quella del Palie è principalmente abitata da nobili e gente ricca, quella del Tioma e del Nelura sono più modeste e umili, mentre, ancora, quella del Dochala è famosa per la spietatezza e spigolosità dei suoi abitanti.
Sicuramente, quella di Adaesha è una popolazione che teme molto il mare, come tutto ciò che è estraneo a sé. Non è un popolo di viaggiatori, o di gente particolarmente coraggiosa.
Le barriere tra uomini e donne sono ancora alte e invalicabili, ma la magia è spesso fonte di cultura e di voglia di andare oltre, di raggiungere una parità tra i sessi, tra le classi sociali e una più accentuata giustizia sociale.
Avere un’istruzione è cosa difficile, ma vi è lavoro e pane più o meno per tutti, grazie all’agricoltura e all’artigianato. Pochi sono pescatori, per la paura del mare, e pochi si avventurano oltre una ventina di miglia dalla costa.
La cultura culinaria è spicciola e basilare, mentre quella che riguarda il vestiario cambia in base all’ambiente e all’estrazione sociale.
In linea di massima, il popolo di Adaesha si veste con uno stile a metà tra medievale e ottocentesco, un arabesco di tessuti e capi d’abbigliamento vari e ispirati ai fantasy più popolari.
Le donne utilizzano normalmente ampie gonne, e camicette e corpetti, ma non disdegnano un bel vestito nelle situazioni mondane o se si è particolarmente ricchi.
Gli uomini amano le armature, il cuoio e gli stivali.
Quando si viaggia, le cose si fanno più comode e pratiche, e anche le donne utilizzano pantaloni, sia pure sotto il biasimo del buon costume.
Le relazioni amorose, in Adaesha, sono molto tranquille. Il matrimonio è auspicabile, al più presto possibile, ma non è raro vedere donne sole o che non vogliono sposarsi fino a un’età avanzata. Le cerimonie matrimoniali sono scelte in base alla religione di appartenenza.
Il Giveaway:
Per guadagnare un biglietto per l'estrazione di una copia cartacea del romanzo, partecipa al Giveaway!
(se non si visualizza correttamente il giveaway qui sopra, si può partecipare visitando la pagina: http://www.rafflecopter.com/rafl/display/7ba4d8bd25/
Il Calendario
4 commenti
Ciao! Grazie di aver recuperato l'articolo! Attenzione che il format del giveaway è sbaglia (nel link, invece, è quello giusto!).
RispondiEliminaGrazie dell info sabry provvedo a modificare
RispondiEliminaTi ringrazio per il tuo contributo, mi è servito per avere un'idea più precisa dei personaggi e del libro stesso!
RispondiEliminaProprio bello questo blogtour :)
RispondiEliminaI commenti sono sempre graditi. E' bene ricordare però che i commenti offensivi o irrispettosi verranno immediatamente cancellati.
Grazie