La Nostra Ultima Canzone di S.K Falls - Recensione

by - mercoledì, novembre 04, 2015

Titolo: La nostra ultima canzone
Autore: S.K Falls
Data: 20 ottobre
Editore: Piemme
Genere: New adult

Avevo sette anni quando ho ingoiato il mio primo ago.
Mia madre andò fuori di testa e mi portò di corsa al pronto soccorso. 
E 'rimasta al mio fianco tutta la notte. Non ho mai voluto che finisse.
Quando passi tutta la vita sentendoti invisibile-quando i tuoi genitori si preoccupano di più di offerte e di scadenze rispetto a quanto non lo facciano per te- devi  trovare il modo di farti notare. Piccole cose all'inizio. Poi con cose un pò più grandi. Fa paura la velocità con cui le cose crescono. Poi un giorno succede qualcosa che ti fa venir voglia di smettere. Di migliorare. Per essere megliore. E per la prima volta, capisci che cosa vuol dire sentirsi intera, felice. . . amat. Per la prima volta, ami qualcuno che ti ricambi. Per me, quel qualcuno era Drew.


 Buona sera a tutti voi belli, 
quest' oggi, grazie all'omaggio della Piemme, vi parlerò del libro

 LA NOSTRA ULTIMA CANZONE

" Come è possibile che la tua canzone sia già la mia,
se ci siamo appena conosciuti" 

La cui protagonista è una giovane ragazza, affetta dalla sindrome di münchhausen ovvero un disturbo psichiatrico in cui le persone colpite, fingono o si procurano una malattia per attirare l' attenzione. 

 Saylor inizia ben presto ad auto infliggersi dolore, all' età di sette anni infatti ingoia un ago nella (speranza) di attirare l' attenzione della sua famiglia, una madre fredda e quasi disturbata dalla presenza della figlia  ed un padre molto ricco, preso solo dal suo lavoro e quasi sempre assente. (Dopo l'episodio) Della storia dell' ago Saylor studierà tutti i modi possibili ed immaginabili per procurarsi ogni tipo d' infezione (mai mortale). 

Un giorno, dopo l' ennesimo ricovero in ospedale, la madre decide di ritirarla dall' università, e mandarla da uno psichiatra che le consiglia di fare volontariato presso dei gruppi di sostegno dell'ospedale . (E quale posto migliore per procurarsi tutto ciò che le serve per ammalarsi?) . 

Qui conosce un gruppo di ragazzi malati terminali e/o affetti da malattie degenerative. Per un equivoco, essi credono che anche lei sia malata, cosi Saylor presa dalla voglia di conoscere la storia di ognuno di loro  e sopratutto di scoprire il dolore causato dalla loro malattia, dichiara di avere la sclerosi multipla. 

Inizia a frequentarli assiduamente, rendendosi conto di quanto siano forti nonostante la sorte che ha segnato la loro vita, si affeziona così tanto a loro che la bugia inizia ad essere un fardello troppo pesante, sopratutto quando si innamora di Drew, un ragazzo con l'attassia muscolare, ( malattia che colpisce i muscoli ) con la passione per la musica , per la chitarra e per la vita. 

 Un romanzo auto - conclusivo, che vi entrerà nel cuore, per la sensibilità usata dalla scrittrice nell'affrontare il tema delicato della malattie che costantemente ti ricordano che quello potrebbe essere  il tuo ultimo giorno, descrive questi ragazzi con una forza d' animo costante, li amerete da subito, mentre inizialmente, sarete contrariate/i da Saylor per ciò che fa a se stessa, non curandosi che altre persone farebbero di tutto pur di vivere un'ora, un giorno, qualche mese in più  ma capirete che tutto sara' guidato dalla malattia e dalla voglia di ricevere quell'amore che neanche una mamma è stata in grado di darle.

"Quando passi tutta la vita sentendoti invisibile, e ai tuoi genitori interessano più gli affari di te, trovi altre strade per fare in modo che ti notino.
Poi un giorno succede qualcosa che ti fa venir voglia di smetterla.

DI ESSERE MIGLIORE.

E per la prima volta capisci cosa significa sentirsi vive, felici... Amate.
Per la prima volta ami qualcuno.


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