Recensione: La Pietà dell'acqua di Antonio Fusco

by - venerdì, agosto 26, 2016

Salve Entucci !!!! Com'è avete passato le vacanze? Io personalmente l'ho passata con amici e parenti e in compagnia di  bel libro. Quest'anno ho letto veramente pochissimo ma in compenso Anarel, Eruvè ed Isilme anno riempito i miei vuoti di lettura con le loro splendide recensioni. Ma nonostante tutto qualche recensione sono riuscita a farla anche io ^_^ e oggi ne aggiungerò un altra nel repertorio del 2016 XD

Titolo: La Pietà dell'Acqua
Autore: Antonio Fusco
Copertina flessibile: 224 pagine
Editore: Giunti Editore (3 giugno 2015)
Collana: M
Lingua: Italiano
Prezzo: € 10,97
Tascabile: € 6,90

Trama: È un ferragosto rovente e sulle colline toscane ai confini di Valdenza viene trovato il corpo di un uomo, ucciso con una revolverata alla nuca, sotto quello che in paese tutti chiamano "il castagno dell'impiccato". Non un omicidio qualunque, ma una vera e propria esecuzione, come risulta subito evidente all'occhio esperto del commissario Casabona, costretto a rientrare in tutta fretta dalle ferie, dopo un'accesa discussione con la moglie. Casabona non fa in tempo a dare inizio alle indagini, però, che il caso gli viene sottratto dalla direzione antimafia. Strano, molto strano. Come l'atmosfera di quei luoghi: dopo lo svuotamento della diga costruita nel dopoguerra, dalle acque del lago è riemerso il vecchio borgo fantasma di Torre Ghibellina, con le sue casupole di pietra, l'antico campanile e il piccolo cimitero. E fra le centinaia di turisti accorsi per l'evento, Casabona si imbatte in Monique, un'affascinante e indomita giornalista francese. O almeno, questo è ciò che dice di essere. Perché in realtà la donna sta indagando su un misterioso dossier che denuncia una strage nazista avvenuta proprio nel paesino sommerso. Un dossier scottante, passato di mano in mano come una sentenza di morte, portandosi dietro un'inspiegabile catena di omicidi. E tra una fuga a Parigi e un precipitoso rientro sui colli, Casabona sarà chiamato a scoprire che cosa nascondono da decenni le acque torbide del lago di Bali. Qual è il prezzo della verità? E può la giustizia aiutare a dimenticare?


Come avrete capito il libro di cui voglio parlarvi oggi è un giallo. Lo ammetto non è il genere di lettura che prediligo pero ho voluto dare una possibilità a questo romanzo e non è male...

Ci troviamo inizialmente sulle montagne di Valdenza dove il giorno di Ferragosto viene ritrovato sotto "Il Castagno Dell'Impiccato" il corpo di un uomo, ucciso da un colpo di pistola alla testa. Questo ritrovamento, costringe il commissario Casabona a rientrare dalle ferie per indagare su una vicenda che si dimostra sin da subito complessa ma lo diventa ancora di più quando, fa il suo ingresso la direzione antimafia bloccando e interrompendo le indagini. La cosa non va giu al nostro commissario e continua ad indagare a loro insaputa. Nel fra tempo, con la chiusura di una diga realizzata suun lago artificiale, riemerge il vecchio borgo di Torre Ghibellina (un paese fantasma sommerso da un lago che ogni tanto viene svuotato, permettendo cosi al paese di riemergere diventando un attrattiva per i turisti), li Casabona incontra una giornalista francese che si trova a li per indagare su un omicidio avvenuto nel lontano 1968 a Parigi. Riemerge cosi un fascicolo "Case 178" che sembra contenere informazioni top secret su un caso avvenuto in quel borgo tempo fa archiviato è irrisolto "il brutale omicidio di un'intera famiglia ad opera dei nazisti".

1944 - Strage di torre ghibellina.

<< la notte del 20 novembre del 1944 un intera famiglia di sette persone fu sterminata dalla SS a torre ghibellina. il giorno dopo arrivarono gli alleati e liberarono il paese. ci fu un inchiesta sulla strage. il fascicolo dell'indagine fu denominato  Case 178>>.

Casabona incuriosito confronta i due omicidi e scopre che entrambi sono correlati con l'omicidio avvenuto al Castagno, e questo potrebbe essere il filo conduttore che unisce i due assassini....

“Il tredici ottobre del ‘43 in un casolare del Monte Carmignano l’efferata strage: ventidue civili, uomini, donne e bambini trucidati dal boia nazista Wolfang Lehnigk Emden- stanato dopo mezzo secolo- con il reato caduto in prescrizione. Un giornalista americano inviò allo stato italiano documenti che avrebbero potuto inchiodare Emden- ma per ragioni di “opportunità politica” furono insabbiati.”

Riuscirà il nostro casa bona a risolvere il caso? Be questo spetta a voi scoprilo...

La trama è ben strutturata non ho mai letto nulla di questo autore, la storia mi è piaciuta tantissimo, vi dirò ero  molto titubante nel leggerlo, ripeto non son un amante del genere, ma nonostante tutto il romanzo mi ha sorpreso. Nonostante l'inizio un po a rilento è stato un susseguirsi di emozioni, pagina dopo pagina i pezzi del puzzle si incastrano perfettamente, incalzando il lettore ad andare avanti senza fermarsi. Un libro ben scritto, accattivante, e L'ambientazione è molto suggestiva. E la prima opera che leggo di questo autore MADE IN ITALY e credo che non mi fermerò a questa, ringrazio la Casa editrice per avermi omaggiata della copia del romanzo che io personalmente non avrei mai acquistato ripeto questione di gusti, mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti del genere Giallo / Noir a coloro che hanno voglio di qualcosa di misterioso è intenso è toccante.

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