Intervista a Jessica Sartori, autrice del libro Milva Punch

by - mercoledì, settembre 25, 2013


Ciao carissimi entucci! Oggi vi presento un'autrice davvero promettente e con la passione per la natura. Sono davvero felice di ospitare Jessica Sartori, autrice del libro Milva Punch e il giornottano d'acqua.

1. Benvenuta Jessica sul blog. Prima di iniziare a conoscere il tuo libro e la tua carriera da scrittrice vorremmo conoscere chi è Jessica nella vita di tutti i giorni. Come si svolgono le tue giornate?

Ciao a tutti e grazie a te per avermi accolta nel tuo blog!
Sono Sartori Jessica, ho trentaquattro anni e, dall’età di venti, lavoro a tempo pieno in uno studio di commercialisti, occupandomi di buste paga. Vivo con mio marito, tre gatti ed una cagnolina ma, se potessi, vivrei in una fattoria piena di animali. Mi piace fare shopping e ho una passione per i trucchi e le scarpe. Insomma, sono una ragazza normale, se si esclude il fatto che sono spesso persa nel mio mondo.



2. Dalla tua biografia si legge che hai una maturità scientifica, come è nata quindi in te la passione per la scrittura?

Mi è sempre piaciuto leggere e scrivere ma, dopo la terza media, non avendo le idee chiare su cosa avessi voluto fare da grande, ho seguito i consigli dei miei professori. Mi sono iscritta allo scientifico perché in matematica ero molto brava. Al liceo ho capito di preferire le materie umanistiche. Il latino e i temi erano il mio forte. Trovarmi davanti il foglio di protocollo bianco era una sfida ed era una bella avventura riempirlo. Mi sorprende sempre la nostra capacità di trasformare i pensieri in parole; per me è una vera magia.

3. La tua unica passione non è solo la scrittura, sei anche un abile disegnatrice e ti piace molto la musica, una vera artista a 360°. Quale di queste passioni ti sta più a cuore e perché?

Diciamo che ho provato un po’ tutto. Dai tre anni e mezzo agli undici anni ho fatto ballo liscio e latino americano. Ho iniziato a disegnare da quando ho imparato a tenere in mano una matita. Il disegno è stato il mio grande amore per anni; disegnavo per ore, rinunciando anche ad uscire il sabato sera con le amiche (si lo so, sono strana). La musica mi ha sempre accompagnato, da quando ero piccola ma non ho una grande cultura musicale. Ascolto solo band e cantanti che mi piacciono, spaziando dai Bon Jovi a Christina Aguilera, dai Meganoidi ai Muse e dai Radiohead a Raphael Gualazzi. Adoro cantare ma non in pubblico perché sono molto timida. Mi piace fare foto e vorrei imparare a recitare ma, poi, non riuscirei a farlo davanti ad un pubblico. Le passioni che più mi stanno a cuore sono la lettura e la scrittura, che sono inscindibili. Entrambe mi permettono di evadere, di entrare in un altro mondo, di vivere tante vite, di emozionarmi, di gioire e soffrire e rimanere senza fiato, di essere tante persone.

4. Ami le storie fantasy. Quale fra i tanti libri che hai letto ne hai una che porti dentro di te, che ti ha appassionato, fatto piangere e ti ha colpito?

I miei libri preferiti, in realtà, sono i polizieschi. Adoro tutti i romanzi di Fred Vargas ma il libro che più mi ha colpito è “Il Senso di Smilla per la neve” di Peter Hoeg perché mi catapulta in un mondo ovattato e senza tempo e mi lascia facilmente immedesimare con Smilla, amante della natura e profondamente legata ad essa, più che ai suoi stessi simili. Mi ha appassionato tutta la saga di Harry Potter. La Rowling è un genio ma mi piace pensare che sia una maga che ha descritto minuziosamente una realtà che noi non vediamo.

5. Ora parliamo del tuo libro, Milva Punch e il giornottano d’acqua. Il titolo è bellissimo e viene già una gran voglia di leggerlo. Ma parlaci di questa storia.

Milva vive nel mondo dei giornottani. Un mondo parallelo a quello degli umani, nel quale si può entrare in sogno. La protagonista è una ricercatrice che lavora in un centro segreto, situato in una riserva naturale, dove trovano rifugio specie animali e vegetali in via d’estinzione, dove si cercano soluzioni in grado di salvare il pianeta dall’inquinamento e dove vengono curati i giornottani che hanno perso la magia. Il centro, chiamato Asflofaunottario, è protetto dalla Pineappleplant, la pianta più potente al mondo, che porta pace e protezione e mantiene saldo l’equilibrio tra bene e male. Milva capisce subito di essere diversa dagli altri giornottani, infatti, può comunicare con lei e non solo con le parole. Mentre Milva, assieme al suo collega ed amico Efrem, lavora ad un progetto per isolare l’anidride carbonica presente nell’aria, per poi immetterla in un sistema di depurazione, la Pineappleplant viene violata, esponendo l’Asflofaunottario, i rieducandi e gli assistenti ad un fatale pericolo. Una minaccia incombe su tutti i giornottani ma Milva, grazie all’aiuto dei suoi amici Efrem e Charlene, del direttore Zefiro Lieto e della stessa Pineappleplant, scopre la realtà sul suo passato e capisce di essere l’unica in grado di sconfiggere il male.

6. Milva Punch è la protagonista. Parlaci di lei, chi è e quanto di te c’è in lei?

In realtà io sono un po’ Milva e un po’ Charlene. Milva è come vorrei essere. Vorrei, come lei, lavorare in un parco dove trovano rifugio animali in via d’estinzione, vorrei lavorare per salvare il nostro pianeta. Charlene è buffa e non ha paura a mostrarsi per quella che è, anche se questo significa fare figuracce ed essere diversa dagli altri.

7. Come ti è arrivata l’ispirazione per questa storia?

Quando lessi l’ultima parola dell’ultimo romanzo di Harry Potter sentii un gran senso di vuoto. Mi ero così affezionata ai personaggi del romanzo che mi sentii sola. Decisi che avrei creato dei personaggi miei, una mia storia ed un mio mondo che non mi avrebbero mai abbandonato. Cosa c’è di meglio che scriversi una storia fantastica tutta per sé? Nel mio mondo la natura, le piante e gli animali dovevano essere importanti e fondamentali, così creai un posto dove le piante sono magiche e hanno grandissimi poteri e dove i protagonisti combattono per salvare il pianeta dalla distruzione. Un mondo dove l’arma più potente è l’amore.

8. Ci sarà una continuazione? Puoi svelarci qualcosa?

Ho già scritto il secondo libro ed ora sto scrivendo il terzo. Quindi, quella di Milva Punch sarà una trilogia. Nel secondo libro ci saranno animali magici e bizzarri che vi faranno innamorare di sé e nuovi personaggi che vi porteranno a conoscere, in maniera più profonda, Milva, nella sua complessità interiore. Milva diventerà un personaggio a tutto tondo, con le sue forze, le sue debolezze e le sue contraddizioni, non un personaggio perfetto di un romanzo ma “umana”, esattamente come lo siamo tutti noi.

9. Ami la natura e hai scritto questo libro per insegnare il rispetto e l’amore per la natura. Come pensi che l’uomo possa salvare il nostro mondo?


Io non ho una soluzione scientifica o una risposta che abbia valenza universale. Tutti possiamo fare qualcosa, come evitare di buttare la carta della merendina o la sigaretta fuori dal finestrino della macchina. A molti sembra una sciocchezza, a me piange il cuore quando vedo queste cose e le vedo spesso.

La soluzione non è in mano ai potenti o agli scienziati ma ai bambini di oggi. L’educazione al rispetto per la natura è l’unica pozione in grado di salvare il nostro mondo. A scuola si dovrebbero insegnare materie come il rispetto della natura e l’amore per gli altri, il buon senso e l’educazione civile. Per questo, nel libro, ho inserito questi temi. Se i bambini fossero educati, sin da piccoli, alla salvaguardia dell’ambiente e degli animali, da grandi si prodigherebbero per salvarli. Userebbero il loro genio e la loro intelligenza non per meri scopi economici, ma per il bene di tutto il pianeta e dell’umanità. I grandi sono ormai deviati da una radicata e profonda educazione alla furbizia; abbiamo imparato fino troppo bene a fregare gli altri prima che gli altri possano fregarci, siamo troppo deviati per poter fare qualcosa senza un riscontro economico. I bambini, invece, hanno la mente ed il cuore aperti al cambiamento, alla bellezza dell’animo umano. Guardano con meraviglia anche gli animali che solitamente i grandi definiscono brutti o inutili, si stupiscono di fronte alle manifestazioni naturali che noi diamo per scontate, abbraccerebbero ogni essere vivente perché sono pieni d’amore. Poi, crescendo, vengono bene istruiti dai grandi che molte cose non si fanno, sono brutte o sono sconvenienti. “Milva Punch e il giornottano d’acqua” è adatto anche ai genitori dei ragazzi, in quanto sono i loro primi educatori. In questo libro non ci sono spargimenti di sangue o battaglie epiche, demoni o vampiri, le pagine di questo libro sono percorse dalla voglia di vivere in armonia e nel rispetto degli altri, dall’amore incondizionato verso il prossimo e verso tutte le creature viventi (che hanno diritto di vivere anche se vi hanno fatto la ragnatela in casa) e dal desiderio di infondere insegnamenti positivi. Ognuno recepirà questi insegnamenti nella misura nella quale sarà pronto per farlo.

10. Progetti futuri?

Finire il terzo libro. Il mio sogno sarebbe quello di vedere la trilogia pubblicata in un elegante cofanetto.


La recensione al libro di Jessica Sartori potrete trovarla a questo link

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