Salotto Letterario, Intervista a Serena Tristini

by - lunedì, ottobre 13, 2014

Carissimi entucci per me è un grande piacere ospitare nel nostro piccolo angolo la nostra cara Serena, compagna di blog, gemellina e amica formidabile.

Come ben saprete ho conosciuto Serena su facebook, come è successo con Consuelo e da quel giorno siamo diventate inseparabili. Non potevo conoscere persone migliori di loro.

In questi anni di amicizia ho potuto conoscere la splendida persona che è Serena, ma oggi voglio dare la possibilità anche a voi, quindi andiamo a intervistarla.


1. Carissima Serena, finalmente ho il piacere di poterti intervistare e poter far conoscere alle parsone che non sanno ancora chi sei, chi è Serena! Prima di tutto raccontaci qualcosa di te, passioni, hobby. Chi è Serena Tristini?

E io finalmente ho il piacere di essere intervistata da te! La tua prima domanda è la classica domanda da un milione di dollari. Chi è Serena non lo sa nemmeno lei. Almeno una volta nella vita penso che tutti noi arriviamo a chiederci “ma io chi sono?”.

Sono crisi d' identità che a volte attraversano la nostra vita quando subiamo cocenti delusioni o ci ritroviamo delusi delle nostre scelte e dei nostri errori. Forse non tutti abbiamo abbastanza consapevolezza da chiedercelo e forse pochi riescono davvero a rispondere alla domanda; questo perché il nostro essere cambia di minuto in minuto, non rimaniamo uguali e la risposta che poteva valere anche solo pochi giorni prima potrebbe non aver più senso poco tempo dopo.

In conclusione posso dirti che io sono tutto e il contrario di tutto e una definizione certa di chi sono, non ce l’ho.

2. Ora parliamo di una delle tue grandi passioni, la scrittura. Quando l’hai scoperta e come?

Da piccolina, quando mi regalarono il primo diario segreto. Dovevo avere all’incirca otto o nove anni.
Sono sempre stata una persona di poche parole ma con un miliardo di cose da dire. Solo che essendo molto timida e insicura, spesso evitavo, ed evito tutt’ora di parlare. 

Già alle scuole elementari mi sono resa conto che con un foglio e una penna potevo esprimere tutto quello che mi frullava nel mio cervellino troppo movimentato. Scrivendo riuscivo a mettere tutto in ordine e a darci quasi un senso.

3. Adesso parliamo del tuo grande amore, Robert Pattinson. Per te non è la classica cotta per il bell’attore, spiega dunque che cosa significa. Hai la possibilità finalmente di farlo capire alla gente!

Finalmente aggiungerei! Ho “conosciuto” Robert nel 2009. Non era un bel momento della mia vita, stavano succedendo tante cose.

Inconsciamente cercavo un appiglio, un qualcosa a cui aggrapparmi quando tutto sembrava volermi soffocare. E quando ho visto lui recitare nel primo film della mia Saga preferita, è scattato qualcosa. Nei suoi occhi, nei suoi modi di fare, ci ho trovato la tranquillità, la pace. Non saprei come altro spiegarmi. Lui ha qualcosa che gli altri non hanno. La sua anima, quella ho visto attraverso i suoi occhi.

Un’anima pura, semplice. E’ un ragazzo che si è fatto da solo. E’ ormai una cosa automatica: vedo lui e il resto sparisce. E’ stato come un balsamo per me e lo è tutt’ora.

4. Parliamo adesso del tuo romanzo d’ esordio, “My dream is you”. Sei riuscita ad unire la tua passione per la scrittura e l’amore per Robert. Spiegaci come ti è venuta l’idea, da dove hai tratto l’ispirazione per questa storia?

Come ho detto prima io scrivo da sempre tutto quello che mi passa per la testa, per fare un po’ d’ordine tra i miei pensieri. E Robert ne fa parte. Immaginavo spesso come sarebbe stato semmai lo avessi incontrato. Io amo pensare in grande e quindi ho iniziato a mettere su carta un mio ipotetico incontro molto, molto ravvicinato con lui. Ed ecco qui che piano piano ha preso vita l’intera storia.

5. Parlaci del tuo libro, raccontai chi è Aurora e quanto di te c’è in lei?

Aurora sono io al 99,9%. Quell’1% in più l’ho scritto per cercare di rendere la storia interessante e meno banale. Ho avuto la possibilità di trasferire su carta tutte le cose che avevo dentro per cercare di far capire alle persone che mi hanno sempre giudicata strana, che lo sono veramente e che ne vado fiera. Io sono un miscuglio di cose, molte senza un apparente senso e a parole non è per nulla facile spiegarlo.

6. Che cosa significa per te questo libro, quanto è importante la storia di Aurora? Qual è il messaggio celato in esso?

Per me questo libro è stato un sogno che si è avverato. Ho sempre voluto pubblicare qualcosa scritta da me ma non ne ho mai avuto il coraggio. E se adesso ho tra le mani la mia “creatura”, devo prima di tutto ringraziare una cara amica, una persona speciale che tu conosci meglio di chiunque altro e che ha creduto così tanto in me, da inviare il mio manoscritto a una casa editrice. La storia di Aurora non ha nulla di eccezionale. E’ la storia di una ragazza che voleva cambiare la sua vita, che non ha voluto arrendersi a una realtà soffocante e inutile.

Il messaggio che ho voluto trasmettere attraverso lei? Credere sempre nei propri sogni, lottare con tutte le forze per realizzarli e non farsi mai e poi mai abbattere dalle persone che non sanno far altro che criticare. La vita è nostra e nessuno può permettersi di decidere come dobbiamo viverla.

7. Parlaci adesso dei tuoi progetti futuri. Avremmo ancora il piacere di leggere qualche altra bella storia?

Ho così tante cose in mente! Di certo non smetterò mai di scrivere. Spunti per alcune storie ne ho e mi piacerebbe vedere anche loro pubblicate. Il mio primo romanzo ha ottenuto riscontri positivi che non mi aspettavo e questo mi sprona a continuare.

8. Se potessi parlare con Robert che cosa gli diresti e se lui leggesse il tuo libro, cosa vorresti che capisse?

Riuscire a parlare in sua presenza? E’ pura utopia! Niente urla, pianti disperati e altro, solo probabilmente, uno svenimento. Prima di incontrarlo, mi piacerebbe che lui leggesse il libro, perché sono certa che ne capirebbe il senso come poche altre persone. E poi forse riuscirei a parlarci. Tra silenziose lacrime di gioia, ovviamente.

9. La scrittura e Robert sono i tuoi sogni, come ti vedi fra dieci anni? Cosa vorresti nel tuo futuro?

Da qui a dieci anni? Vorrei solo essere felice. Risposta banale e scontata, direbbero in tanti. Una volta pensavo al mio futuro e mi vedevo sposata, con figli, proprietaria di un centro estetico, con una vita semplice e tranquilla. Adesso? Non ci penso più. Non mi importa cosa farò, dove sarò e con chi. Voglio solo essere felice anche con nulla, solo continuando a fare ciò che amo: scrivere, leggere e viaggiare.

10. Vuoi dire qualcosa di te che non ti ho chiesto e che vorresti dire?

Su di me no, ci sono così tante cose da dire che finirei per rispondere per ore. Però voglio condividere con te e con chi leggerà questa intervista, una cosa che mi ha fatto emozionare parecchio da quando il mio libro è stato pubblicato.

Molte persone si sono rispecchiate nella descrizione di Aurora, nella mia quindi, e mi hanno ringraziata per avergli fatto capire qualcosa in più del loro essere. Ho scoperto che ci sono molte anime affini alla mia e ti dirò, non mi sento più ne sola e ne pazza.

Ringrazio di cuore Serena per questa stupenda intervista e per le sue bellissime parole. Spero davvero che possa andare lontano e che possa essere sempre felice e fiera di sé, perché non ha alcun motivo per abbattersi.

Mi auguro che questa intervista vi sia piaciuta e se vorrete conoscerla meglio contattatela, intanto vi lascio il link per leggere la recensione del suo libro "My dream is you"

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2 commenti

  1. Grazie di cuore amorina mia, per la possibilità che mi hai dato e per le bellissime parole che ricambio, una per una sia per te che per Consuelo <3

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  2. Amorin sai che per noi è un piacere ^_^

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