Salotto Letterario

by - mercoledì, luglio 17, 2013

 


Buon Pomeriggio a tutti voi dolcissimi Ent! Sono felice oggi di poter ospitare qui per voi gli autori del libro "Tutto il cielo possibile". Conosciamo assieme Luigi e Benedetta che ci raccontano la loro avventura di scrivere un libro a quattro mani.

1. Benvenuti sul nostro blog. Sono contenta di potervi intervistare. Ho letto il vostro libro e come potrete notare dalla recensione mi è piaciuto tantissimo per questo vorrei permettere ai nostri lettori di farvi conoscere. Raccontateci di voi, chi sono Luigi e Benedetta nella vita di tutti i giorni?

Benedetta: io ho trentasette anni e alle spalle una formazione umanistica; insegno letteratura inglese al liceo e scrivo romanzi per adolescenti. Vivo a Correggio dove sono nata, amo i libri, l’odore del pane e il rumore della neve sull’ombrello.

Luigi: sono medico e psicoanalista, lavoro e vivo a Milano in compagnia di mia moglie e dei miei quattro figli. Ho molti amici con cui sto bene e adoro cucinare per loro delle belle cenette.

2. Come vi siete conosciuti? All’inizio anche Benedetta odiava Luigi come Adele con Lorenzo, oppure è nata da subito una grande amicizia?

Benedetta: ma no! Che dici?! Ci siamo conosciuti l’anno scorso a Rimini, alla premiazione del concorso Ciak! si legge!, eravamo entrambi in finale ed eravamo seduti di fianco. Ci siamo piaciuti subito, ma l’idea di scrivere insieme è stata di Luigi che mi ha contattato qualche settimana dopo. La cosa bella è che l’amicizia è arrivata insieme alla scrittura!

Luigi: Ha ragione Benedetta, prima abbiamo iniziato a scrivere insieme e poi siamo diventati amici. Ma non succede sempre così nella vita? Ho conosciuto Benedetta a Rimini e avevo già notato una certa sintonia con lei. Leggere il suo Pink Lady me la ha confermata. E’stato facile allora prendere il telefono e farle una proposta da matti: che ne dici se scriviamo un libro io e te?


3. Come, e a chi dei due è venuta l’ispirazione per questa meravigliosa storia?

Benedetta: la storia di Adele e Lorenzo è nata in un giorno di settembre in cui Luigi si è preso la briga di venire a Correggio: ci siamo seduti al tavolo della mia cucina e abbiamo lavorato insieme per ore sulla trama e sui personaggi; eravamo così presi che Luigi ha anche perso il treno del ritorno!

Luigi Ballerini
Luigi: saranno stati i pasticcini buonissimi che Benedetta mi aveva preparato, saranno stati i suoi bellissimi bambini che ogni tanto sfrecciavano accanto a noi, sarà stato che ci avevamo pensato bene, ma la storia è venuta fuori davvero da un lavoro comune. Ognuno si è messo a costruire sulle buone idee dell’altro.

4. Come si è svolta la stesura? Vi trovavate per scrivere oppure il vostro rapporto di collaborazione si svolgeva a distanza?

Benedetta: sempre a distanza, meno male che ci sono sms, internet e Skype, abbiamo deciso fin dall’inizio di scrivere un capitolo per uno, l’attesa dell’altro e del suo feedback è stata la cosa più bella!

Luigi: la distanza era solo fisica, in realtà io e Benedetta eravamo vicinissimi negli intenti e nel tempo, oltre che nella scrittura. E ci siamo sentiti spessissimo.

5. Parliamo adesso dei due protagonisti: Adele, riflessiva e un po’ associale, mentre Lorenzo è più espansivo. Tra voi due chi è Lorenzo e chi Adele? C’è qualcosa di voi nei protagonisti?

Benedetta: per quello che mi riguarda non c’è nulla di autobiografico, se non il folle desiderio di incontrare i miei genitori adolescenti ;)

Luigi: anch’io non ritrovo traccia evidente di me in questi personaggi. Anch’io però, come Agnese, ho dovuto riscoprire i miei genitori, per apprezzarli da grande.

6. Quali sono, secondo voi i punti fondamentali per una buona collaborazione fra scrittori?

Benedetta: rispetto reciproco, autoironia, avere un approccio simile alla vita e al pubblico cui ci si rivolge.

Luigi: anch’io metto il rispetto reciproco come prima cosa e poi direi abbandonare la gelosia sulla propria scrittura, così come avere la disponibilità a imparare dall’altro.

7. Ci sono stati dei momenti in cui avreste voluto mollare o momenti in cui uno dei due ha avuto un blocco?

Benedetta: assolutamente mai!

Luigi: proprio no, anzi più il lavoro procedeva e più andavamo spediti.

8. L’idea del viaggiare nel tempo è davvero innovativa a chi dei due è venuta questa strabiliante idea e perché?

Benedetta Bonfiglioli
Benedetta: non mi ricordo più di chi sia stata l’idea… entrambi abbiamo visto nel viaggio nel tempo la possibilità di evocare il passato in modo insolito.

Luigi: l’idea è davvero comune, sebbene ci siamo arrivati per strade diverse. A Benedetta piaceva molto Ritorno al futuro, a me Midnight in Paris di Woody Allen: in entrambi il viaggio nel tempo era il fattore chiave che permetteva la narrazione.

9. Potremmo leggere ancora di una vostra collaborazione? Vostri progetti futuri?

Benedetta: progetti tanti, chissà, magari ancora qualcosa a quattro mani? Vedremo…

Luigi: io ho un nuovo libro in uscita agli inizi del 2014 e così so Benedetta. A me piacerebbe scrivere ancora con lei, dovremo vedere se si ripresenta l’occasione. O magari crearla…

10. Cosa vi ha lasciato, dentro questa esperienza, dall’inizio della stesura del libro alla pubblicazione.

Benedetta: sentire nascere una storia e vederla crescere fino a incontrarla in libreria è un’emozione incredibile. Affrontare questa avventura insieme a un altro scrittore ha significato molto per me, mi ha dato tanto e, alla fine, mi lascia solo cose belle!

Luigi: è stata la mia prima esperienza di condivisione della scrittura, e invece di dimezzare la soddisfazione me l’ha raddoppiata. Meraviglioso!

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